Le Pagelle
Pasquale De Toma, Vito Branà e baccano sul Porto: le pagelle
Tutti i voti della settimana di Giovanni Ronco
giovedì 9 maggio 2019
9.03
Pasquale De Toma, voto 5: per ora gli diamo un cinque ad honorem, non fosse altro per lo scranno di presidente della Provincia raggiunto grazie agli incredibili contorsionismi della politica andriese. Per il resto occupa un posto che gli dà anche visibilità, d'accordo, ma anche qualche rischio rogna in prospettiva. In attesa che sia ufficializzata la sua candidatura a sindaco per il centro-destra di cui si parla da due anni. Alla faccia del motto che chi entra papa esce cardinale. Ma il cardinal De Toma, dopo l'ingresso nella Lega del neo Doge Giorgino, suo cugino e padrino ( politico), librera' la sua chioma fluente verso la consacrazione definitiva o verso un precariato- gregariato ( politico) vita natural durante? Chi deciderà la sua sorte? Il neo doge, i tranesi o qualche capetto forzaitaliota reduce dal declino del regno berlusconiano?
Vito Brana', voto 6: è entrato in punta di piedi e con rispetto quasi referenziale per un consiglio comunale come quello tranese che non sappiamo fino a che punto lo meriti in tale grado. Ancora un po' timido e troppo rispettoso per essere un pentastellato. Detto questo che altro aggiungere? É nu brav' cristian'. Lo attendiamo per qualche attacco più audace. In prima salsa grillina. Se no mi ricorda il ministro D'Onofrio da giovane.
Baccano al Porto, voto 3: giusta la movida, giusto il sano caos dei ragazzi, giusti i locali pieni. Ma non si può sparare musica fino alle tre di notte. Le esigenze della movida devono pur sposarsi col rispetto per chi vive intorno. Bene le multe.
Giuseppe Paolillo, voto 5.5: una volta lo ribattezzai l'Ibraimovich della politica tranese perché stava cominciando a cambiare un po' troppe parrocchie politiche. Poi sparì dai radar. Ora il fato politico nei suoi giri e voleri inaspettati e provocatori, lo porta in pole position per la sostituzione di Danisi all'Amet. Volevano il tranese e lo hanno ( forse) avuto. Sarebbe un altro graziato del defunto centro destra tranese che, in quota Circolo Tobagi, rivede, come Lazzaro, la luce. Bottaro li sta riesumando tutti. Diavolo d'un killer. Ammazza i dissidenti, fa il cannibale con quelli del Pd, ridotto ad un concessionario della famiglia Bottaro e riesuma quelli del cdx. Servizio completo. Le pompe bottariane fanno affari alla grande. Si ringrazia anticipatamente. Non dissidenti ma opere di bene. Cioè assessorati e nomine in municipalizzate. Ribadisco: servizio completo.
Ufficio stampa Briguglio, senza voto: arrivano i comunicati dell'immarcescibile Mimmo Assessore con la firma di un non meglio identificato ufficio stampa facente capo al medesimo. Ma non c'era già Biagino? Mah!
Ps: giorni fa riferimmo di un suo passaggio nella Democrazia Cristiana, per giunta con promozione a vice presidente regionale del suddetto partito. Il dato risale al dicembre 2018 (notizia ricavata dall'edizione online del Popolo, glorioso organo di stampa della DC). Ciò che conta è l'uomo e non i partiti cambiati, penserà lui. Ma come vedete noi non riusciamo più manco a stargli dietro. Ci arrendiamo.
Vito Brana', voto 6: è entrato in punta di piedi e con rispetto quasi referenziale per un consiglio comunale come quello tranese che non sappiamo fino a che punto lo meriti in tale grado. Ancora un po' timido e troppo rispettoso per essere un pentastellato. Detto questo che altro aggiungere? É nu brav' cristian'. Lo attendiamo per qualche attacco più audace. In prima salsa grillina. Se no mi ricorda il ministro D'Onofrio da giovane.
Baccano al Porto, voto 3: giusta la movida, giusto il sano caos dei ragazzi, giusti i locali pieni. Ma non si può sparare musica fino alle tre di notte. Le esigenze della movida devono pur sposarsi col rispetto per chi vive intorno. Bene le multe.
Giuseppe Paolillo, voto 5.5: una volta lo ribattezzai l'Ibraimovich della politica tranese perché stava cominciando a cambiare un po' troppe parrocchie politiche. Poi sparì dai radar. Ora il fato politico nei suoi giri e voleri inaspettati e provocatori, lo porta in pole position per la sostituzione di Danisi all'Amet. Volevano il tranese e lo hanno ( forse) avuto. Sarebbe un altro graziato del defunto centro destra tranese che, in quota Circolo Tobagi, rivede, come Lazzaro, la luce. Bottaro li sta riesumando tutti. Diavolo d'un killer. Ammazza i dissidenti, fa il cannibale con quelli del Pd, ridotto ad un concessionario della famiglia Bottaro e riesuma quelli del cdx. Servizio completo. Le pompe bottariane fanno affari alla grande. Si ringrazia anticipatamente. Non dissidenti ma opere di bene. Cioè assessorati e nomine in municipalizzate. Ribadisco: servizio completo.
Ufficio stampa Briguglio, senza voto: arrivano i comunicati dell'immarcescibile Mimmo Assessore con la firma di un non meglio identificato ufficio stampa facente capo al medesimo. Ma non c'era già Biagino? Mah!
Ps: giorni fa riferimmo di un suo passaggio nella Democrazia Cristiana, per giunta con promozione a vice presidente regionale del suddetto partito. Il dato risale al dicembre 2018 (notizia ricavata dall'edizione online del Popolo, glorioso organo di stampa della DC). Ciò che conta è l'uomo e non i partiti cambiati, penserà lui. Ma come vedete noi non riusciamo più manco a stargli dietro. Ci arrendiamo.