Le Pagelle
Referendum costituzionale, 3 al "comitato per il sì" e 7 ai Cinquestelle
Le Pagelle di Giovanni Ronco
giovedì 8 dicembre 2016
COMITATO PER IL SI' TRANI, voto 3: al di là della scoppola, riconosciamogli la passione e l'attaccamento alla causa. Forse hanno rovinato tutto le ultime foto in piazza Plebiscito coi foglietti in mano, con scritto SI'o il gazebino da spiaggia (ultima) a Margherita. Dovevano saperlo che i tranesi hanno un debole per l'estetica. PALLIDI.
Tonino Florio, voto 4: nelle ultime due settimane non ne ha azzeccata una. Non era lui che dai palchi dell'ultima campagna elettorale aveva detto: "Mai più ad un tavolo con gente dell'ultima amministrazione!" ? Eccolo infatti al tavolo pro referendum del centro – destra per il no, con Pasquale De Toma e Raimondo Lima. Poi non ha fatto in tempo a dire: "COR è unita. Sia contro il modo di fare politica di certa gente e sia contro certa stampa che non verifica le notizie", ed ecco nei giorni scorsi una Raffaella Merra che avrebbe sbattuto la porta e avrebbe litigato con lui e l'altro consigliere (basta a citarlo, lo abbiamo fatto già troppo ultimamente) perché sarebbe stufa di "posizioni poco chiare", non da opposizione tosta, insomma, ma molto soft. ULTIME PAROLE.
FRANCO LAURORA, voto 3: non pensavamo che l'assegnazione di un assessorato ai Verdi (Di Gregorio) avesse l'effetto di un boccalone di bromuro e di far sparire dalle mappe politiche questo consigliere che tanto sanguigno s'era mostrato durante l'opposizione all'amministrazione Riserbato. Non una parola in pubblico, non un comunicato, per giunta in una fase in cui la questione ambientale della nostra città è all'allarme rosso. Un segnale di vita (politico) è auspicabile da uno per il quale una volta s'era scomodato persino il sindaco di allora, Riserbato, per arrivare fino al suo scranno e abbracciandolo, sussurrare qualcosa alle sue orecchie. E certo che doveva essere un gran rompipalle e ne sapeva qualcosa Giggino. OMBRA COME TANTE.
MOVIMENTO 5 Stelle Trani, voto 7: il no che vince a Trani è anche merito di un gruppo impegnatosi molto e spesosi per dare un senso ad un percorso politico che finisse come è finito, ossia con il segnale forte del no trionfante. Antonella Papagni è una che ci sta credendo. Tra messaggi mirati e Travaglio portato a Trani è stato fatto tutto a puntino. Ora devono preparare una proposta convincente in vista delle prossime amministrative. VIVAIO.
Tonino Florio, voto 4: nelle ultime due settimane non ne ha azzeccata una. Non era lui che dai palchi dell'ultima campagna elettorale aveva detto: "Mai più ad un tavolo con gente dell'ultima amministrazione!" ? Eccolo infatti al tavolo pro referendum del centro – destra per il no, con Pasquale De Toma e Raimondo Lima. Poi non ha fatto in tempo a dire: "COR è unita. Sia contro il modo di fare politica di certa gente e sia contro certa stampa che non verifica le notizie", ed ecco nei giorni scorsi una Raffaella Merra che avrebbe sbattuto la porta e avrebbe litigato con lui e l'altro consigliere (basta a citarlo, lo abbiamo fatto già troppo ultimamente) perché sarebbe stufa di "posizioni poco chiare", non da opposizione tosta, insomma, ma molto soft. ULTIME PAROLE.
FRANCO LAURORA, voto 3: non pensavamo che l'assegnazione di un assessorato ai Verdi (Di Gregorio) avesse l'effetto di un boccalone di bromuro e di far sparire dalle mappe politiche questo consigliere che tanto sanguigno s'era mostrato durante l'opposizione all'amministrazione Riserbato. Non una parola in pubblico, non un comunicato, per giunta in una fase in cui la questione ambientale della nostra città è all'allarme rosso. Un segnale di vita (politico) è auspicabile da uno per il quale una volta s'era scomodato persino il sindaco di allora, Riserbato, per arrivare fino al suo scranno e abbracciandolo, sussurrare qualcosa alle sue orecchie. E certo che doveva essere un gran rompipalle e ne sapeva qualcosa Giggino. OMBRA COME TANTE.
MOVIMENTO 5 Stelle Trani, voto 7: il no che vince a Trani è anche merito di un gruppo impegnatosi molto e spesosi per dare un senso ad un percorso politico che finisse come è finito, ossia con il segnale forte del no trionfante. Antonella Papagni è una che ci sta credendo. Tra messaggi mirati e Travaglio portato a Trani è stato fatto tutto a puntino. Ora devono preparare una proposta convincente in vista delle prossime amministrative. VIVAIO.