Le Pagelle
Segnali nel centro-destra, delude la sinistra ma si salva Di Staso. Alza la "media" Angelo Guariello
Le "pagelle" di Giovanni Ronco
giovedì 6 ottobre 2016
21.35
Assessore Di Gregorio, voto 4.5: archiviato l'atto positivo dell'abbattimento della cabina abusiva, l'assessore è stato come risucchiato da problemi molto più grandi di lui: la mostruosità burocratica ed ambientale del capitolo discarica da una parte e il grande inghippo dei lidi sfumati, con annessi accessi a mare da portare in dote alla città (la questione degli accessi a mare era stata una sua vecchia battaglia); sulle questioni procedurali abbiamo però già dato un voto alla sua collega Bologna; ma sembra, come già detto, che ogni questione sia troppo grande per lui. Anche le offese alla Papagni, quella volta in consiglio, non giocano a suo favore Non ci sembra un uomo di governo. Lui è stato e rimarrà un ambientalista d'opposizione. VERDE STONATO.
Pasquale De Toma, voto 4: i rapporti con i componenti indigeni, nel senso di locali, del suo partito, Forza Italia, sarebbero, ora più che mai, ai minimi storici. Sembra che, da consigliere comunale, non si riconosca nella base locale e nei responsabili cittadini ed intenderebbe – lo sappiamo da fonti a lui vicine – confrontarsi solo coi vertici provinciali e regionali. Lo avevano anche invitato al "pizza party" con varie personalità del partito tranese, freschi di nomine fatte da Faber Soter, in verità una riunione di partito, ma il nostro non ha risposto alla convocazione. In sintesi da quanto trapela da ambienti vicini al consigliere, De Toma non avrebbe gradito la mancata condivisione (eccone un altro dopo il caso di Fratelli d'Italia – a proposito di mugugni da mancata condivisione-) da parte di Sotero stesso, riguardo ad una serie di nomine per deleghe interne al partito. Tutto questo, da parte di Pasquale nostro, oltre a non condividere un certo modo di fare politica, tutta selfie, post e social, specialmente da parte di Luca Fox, col quale sembra non scorra affatto buon sangue tra l'altro. CHI NON SALTA LUCA VOLPE (E SOTERO) E'!
Assessore Di Staso, voto 7: un assessore che ha dovuto lottare sin dall'inizio contro tutti e tutto e contro la mancanza di liquidità per tanti progetti che si sarebbero potuti attuare, a cominciare da una città come Trani, nel campo culturale. Alla fine resta l'unico assessore che negli ultimi anni è riuscito a far partire in tempi non biblici, anzi in tempo, come invece avvenuto in passato, servizi fondamentali come la mensa scolastica ed ha garantito presenza e cura verso le problematiche dei dirigenti scolastici. Quando lascerà la sua poltrona, che sia fra un mese, fra un anno o tre, sarà arduo trovare un degno sostituto per il sindaco; soprattutto un sostituto che non abbia, come nel caso dell'interessata, appartenenze politiche e quindi "padrini" (vedi associazioni e compagnia bella) cui dare conto (complicazione non da poco, anche per il sindaco, specialmente nella gestione delle cose culturali, e non aggiungo altro). PERLA AI PORCI.
Angelo Guarriello, voto 7: la sua associazione Orizzonti, esempio di generosità e costanza, ha guadagnato un'importante riconoscimento negli scorsi giorni, in merito alla Trasparenza. Un modo di fare Politica, nel senso di cura verso la comunità, senza sporcarsi le mani. E faccia in modo che la politica non gliele sporchi, le mani. Mai. VERGINELLO.
Luigi Cirillo, senza voto: questo consigliere di maggioranza nei mesi scorsi ha avuto dal sindaco una delega al Centro storico. Sinceramente prima di dargli un voto vorrei che vada in consiglio comunale ed esponga in un'apposita relazione scritta tutto quello che ha fatto per lo stesso centro storico. Aspettiamo che venga volontario all'interrogazione e può scegliere pure argomenti a piacere, sempre sul centro storico. Un po' per informare i cittadini, un po' per guadagnarsi la sufficienza in questa rubrica. E non scherziamo e non intendiamo divertirci. Per noi il Centro storico è una cosa maledettamente seria, data la natura della nostra città. SUL REGISTRO (degli interrogati).
Sotero junior, voto 5: non è facile tra l'incudine (la base del suo partito) e il martello (vedi De Toma sopra) fare politica con serenità e rilanciare un partito con tutta la buona volontà che pure ci mette. Ha avviato, dopo le tempeste del governo Riserbato di cui è stato tra gli assessori di spicco, un' "Operazione simpatia" volta prima di tutto a riconoscere gli errori fatti in passato e poi a ricostruirsi l'immagine di giovane politico sorridente e spensierato, pronto a chiudere col recente passato e teso ad aprire un nuovo capitolo, di nuovo più vicino alla gente comune, piuttosto che agli uomini di partito (il biscegliese Silvestris fu il suo mentore, ma le incertezze nazionali e locali del suo partito, sempre Forza Italia, e gli scontri interni, lo costringono a correre, come si dice in gergo, con "una mano dietro e l'altra avanti". STIFFATO. QUASI DEPURATO.
Pasquale De Toma, voto 4: i rapporti con i componenti indigeni, nel senso di locali, del suo partito, Forza Italia, sarebbero, ora più che mai, ai minimi storici. Sembra che, da consigliere comunale, non si riconosca nella base locale e nei responsabili cittadini ed intenderebbe – lo sappiamo da fonti a lui vicine – confrontarsi solo coi vertici provinciali e regionali. Lo avevano anche invitato al "pizza party" con varie personalità del partito tranese, freschi di nomine fatte da Faber Soter, in verità una riunione di partito, ma il nostro non ha risposto alla convocazione. In sintesi da quanto trapela da ambienti vicini al consigliere, De Toma non avrebbe gradito la mancata condivisione (eccone un altro dopo il caso di Fratelli d'Italia – a proposito di mugugni da mancata condivisione-) da parte di Sotero stesso, riguardo ad una serie di nomine per deleghe interne al partito. Tutto questo, da parte di Pasquale nostro, oltre a non condividere un certo modo di fare politica, tutta selfie, post e social, specialmente da parte di Luca Fox, col quale sembra non scorra affatto buon sangue tra l'altro. CHI NON SALTA LUCA VOLPE (E SOTERO) E'!
Assessore Di Staso, voto 7: un assessore che ha dovuto lottare sin dall'inizio contro tutti e tutto e contro la mancanza di liquidità per tanti progetti che si sarebbero potuti attuare, a cominciare da una città come Trani, nel campo culturale. Alla fine resta l'unico assessore che negli ultimi anni è riuscito a far partire in tempi non biblici, anzi in tempo, come invece avvenuto in passato, servizi fondamentali come la mensa scolastica ed ha garantito presenza e cura verso le problematiche dei dirigenti scolastici. Quando lascerà la sua poltrona, che sia fra un mese, fra un anno o tre, sarà arduo trovare un degno sostituto per il sindaco; soprattutto un sostituto che non abbia, come nel caso dell'interessata, appartenenze politiche e quindi "padrini" (vedi associazioni e compagnia bella) cui dare conto (complicazione non da poco, anche per il sindaco, specialmente nella gestione delle cose culturali, e non aggiungo altro). PERLA AI PORCI.
Angelo Guarriello, voto 7: la sua associazione Orizzonti, esempio di generosità e costanza, ha guadagnato un'importante riconoscimento negli scorsi giorni, in merito alla Trasparenza. Un modo di fare Politica, nel senso di cura verso la comunità, senza sporcarsi le mani. E faccia in modo che la politica non gliele sporchi, le mani. Mai. VERGINELLO.
Luigi Cirillo, senza voto: questo consigliere di maggioranza nei mesi scorsi ha avuto dal sindaco una delega al Centro storico. Sinceramente prima di dargli un voto vorrei che vada in consiglio comunale ed esponga in un'apposita relazione scritta tutto quello che ha fatto per lo stesso centro storico. Aspettiamo che venga volontario all'interrogazione e può scegliere pure argomenti a piacere, sempre sul centro storico. Un po' per informare i cittadini, un po' per guadagnarsi la sufficienza in questa rubrica. E non scherziamo e non intendiamo divertirci. Per noi il Centro storico è una cosa maledettamente seria, data la natura della nostra città. SUL REGISTRO (degli interrogati).
Sotero junior, voto 5: non è facile tra l'incudine (la base del suo partito) e il martello (vedi De Toma sopra) fare politica con serenità e rilanciare un partito con tutta la buona volontà che pure ci mette. Ha avviato, dopo le tempeste del governo Riserbato di cui è stato tra gli assessori di spicco, un' "Operazione simpatia" volta prima di tutto a riconoscere gli errori fatti in passato e poi a ricostruirsi l'immagine di giovane politico sorridente e spensierato, pronto a chiudere col recente passato e teso ad aprire un nuovo capitolo, di nuovo più vicino alla gente comune, piuttosto che agli uomini di partito (il biscegliese Silvestris fu il suo mentore, ma le incertezze nazionali e locali del suo partito, sempre Forza Italia, e gli scontri interni, lo costringono a correre, come si dice in gergo, con "una mano dietro e l'altra avanti". STIFFATO. QUASI DEPURATO.