Le Pagelle
Tanti rimandati e solo due promossi, ecco i voti di questa settimana
Zagaria e Cirillo (padre) salvi con le "pagelle" di Giovanni Ronco
giovedì 13 aprile 2017
9.12
FRANCESCO ZAGARIA, voto 7: è da un po' che seguo questo simpatico collega dell'emittente Amica 9, canale 91, che in settimana ha deciso, a suo rischio e pericolo, di dedicare un'intera puntata del suo programma "In Video Veritas" (8 al nome) alle questioni politiche sempre più nebulose e patetiche della nostra Trani. Lui, il Zagaria, è quello del video virale tratto da una conduzione di qualche anno fa di un tg, in cui, sprezzante del sentimento antianimalista, dava della "puttana", in rigoroso gergo barlettano, ad una mosca che lo disturbava. Per il successo del programma non vi erano problemi, data la materia trattata (Trani e le sue beghe, un must per tutto il comprensorio della Bat): in molti momenti tutti, i 4 ospiti tranesi di cui parliamo di seguito, parlavano insieme e qui il conduttore avrebbe potuto tenerli più a freno. Un po' più di cattiveria nelle domande? Sì, ma va bene così; in fondo, che volevi sparare sulla Croce Rossa? Ah , si parlava di crisi della maggioranza a Trani. La puntata è finita così come era cominciata: i dissidenti non esistono. E te credo! Chi li rivota codesti figuri se vanno via al primo "bau" d'un (finto) dissidente carognone. IN VINO VERITAS VA BENE UGUALE.
CARLO AVANTARIO, voto 5: sempre nello stesso programma, è chiamato ad un compito arduo: difendere l'indifendibile, cioè un governo tranese molto al di sotto delle aspettative e afflitto da scontento diffuso da parte di cittadini e varie parti tra le sue stesse componenti. Alla fine è tutto un ricamare sottovoce di "vedremo, faremo, troveremo" , nel senso di accordi, soldi per proseguire e per quadrare il bilancio – falla- palla. Pensiamo che lo faccia pure a malincuore dopo le delusioni che già gli ha rifilato questa amministrazione. Ma lui, da uomo mite non lo dirà mai. Ammette le difficoltà di codesto mediocre governo, ma, alla fine, la cosa più attraente è la maglia della salute bianca ed un po' ospedaliera che fa capolino tra la camicia ed il microfono. PACATO (TROPPO).
TOMMASO LAURORA, voto 5: come in ogni ospitata dà spettacolo facendo ammuina spaziando a tutto campo, tra le tematiche, alzando la voce, interrompendo spesso gli altri, facendo commenti in sottofondo e controscena. Alla fine la cosa più naif è la frase: "Sono il San Tommaso della politica tranese". Se non vede non crede. Ma non ha già visto abbastanza? Contento lui … EFFETTO SPECIALE VIVENTE.
PASQUALE DE TOMA, voto 5,5: si vede che si prepara meglio di prima, visto che pure lui vorrebbe fare il sindaco in futuro e, rinunciando alle solite pappardelle precotte, cerca qualche spunto un po' più pepato. Ma la sua natura è quella e nulla si può fare: un democristiano in salsa 2017, con molta buona volontà ma poco carisma. Sembra che viva di rendita in base alla lunga esperienza maturata come consigliere, in vent'anni, ma quel "quid" in grado di farlo sbracare nel club dei leader, deve ancora costruirlo. La sua almeno non sarà una pacatezza da abbiocco, ma è quella tipica del dc che non vuole litigare con nessuno, manco coi suoi dirimpettai di programma. Unico guizzo: l'ipotesi di sfiducia di un suo parente acquisito, ma quella è un'altra triste storia. CAFFE' CORRETTO.
RAIMONDO LIMA, voto 5: l'unica volta in cui il giornalista "Zaga e Mosca" affonda il colpo è su di lui: insiste per avere una risposta che il Nostro non stava dando sulla proposta alternativa alle beghe AMIU. Dopo richiesta reiterata e affondo del solito Tommaso ("Forse non ha capito la domanda"), visto che tergiversava apparentemente, ecco arrivare la soluzione, agognata, originale, poco conosciuta al grande pubblico, bisognoso di lumi e indicazioni per il futuro dallo stratega Raimond Lim: "Incrementare la raccolta differenziata". Meno male che c'è lui a ricordarcelo. La barba folta e filosofica lo invecchia, meglio una sfoltita. Lui, che invece vorrebbe diventare parlamentare e non sindaco, è ancora nella fase del copione già scritto: Bottaro a casa, titoli di coda, da due anni non si è fatto nulla. PANINO IN AUTOGRILL.
ANTONIO CIRILLO, voto 6,5: inaugura la nuova sede del Circolo Tobagi con l'entusiasmo d'un bambino. Rivendica la sua schiettezza ed il fatto di aver visto passare tante generazioni di cittadini iscritti al circolo, tra cui alcuni che poi hanno ricoperto ruoli nelle istituzioni. Un riconoscimento va al suo impegno e alla sua passione. Rivendica anche la sua "calabresità" ed è giusto che sia così: ma che non ci sia il suo zampino dietro l'emigrazione in Calabria di tranesi in cerca di gloria e riconoscimento, chè forse qui non riescono ad avere? Ma signor Cirillo, non potrebbe adoperarsi per spedire sempre in Calabria, magari in Aspromonte, qualche altro nostro politico bisognoso di peperoncino ed emozioni forti? CANJANU I SONATURI, MA 'A MUSICA E' SEMPRE 'A STESSA.
CARLO AVANTARIO, voto 5: sempre nello stesso programma, è chiamato ad un compito arduo: difendere l'indifendibile, cioè un governo tranese molto al di sotto delle aspettative e afflitto da scontento diffuso da parte di cittadini e varie parti tra le sue stesse componenti. Alla fine è tutto un ricamare sottovoce di "vedremo, faremo, troveremo" , nel senso di accordi, soldi per proseguire e per quadrare il bilancio – falla- palla. Pensiamo che lo faccia pure a malincuore dopo le delusioni che già gli ha rifilato questa amministrazione. Ma lui, da uomo mite non lo dirà mai. Ammette le difficoltà di codesto mediocre governo, ma, alla fine, la cosa più attraente è la maglia della salute bianca ed un po' ospedaliera che fa capolino tra la camicia ed il microfono. PACATO (TROPPO).
TOMMASO LAURORA, voto 5: come in ogni ospitata dà spettacolo facendo ammuina spaziando a tutto campo, tra le tematiche, alzando la voce, interrompendo spesso gli altri, facendo commenti in sottofondo e controscena. Alla fine la cosa più naif è la frase: "Sono il San Tommaso della politica tranese". Se non vede non crede. Ma non ha già visto abbastanza? Contento lui … EFFETTO SPECIALE VIVENTE.
PASQUALE DE TOMA, voto 5,5: si vede che si prepara meglio di prima, visto che pure lui vorrebbe fare il sindaco in futuro e, rinunciando alle solite pappardelle precotte, cerca qualche spunto un po' più pepato. Ma la sua natura è quella e nulla si può fare: un democristiano in salsa 2017, con molta buona volontà ma poco carisma. Sembra che viva di rendita in base alla lunga esperienza maturata come consigliere, in vent'anni, ma quel "quid" in grado di farlo sbracare nel club dei leader, deve ancora costruirlo. La sua almeno non sarà una pacatezza da abbiocco, ma è quella tipica del dc che non vuole litigare con nessuno, manco coi suoi dirimpettai di programma. Unico guizzo: l'ipotesi di sfiducia di un suo parente acquisito, ma quella è un'altra triste storia. CAFFE' CORRETTO.
RAIMONDO LIMA, voto 5: l'unica volta in cui il giornalista "Zaga e Mosca" affonda il colpo è su di lui: insiste per avere una risposta che il Nostro non stava dando sulla proposta alternativa alle beghe AMIU. Dopo richiesta reiterata e affondo del solito Tommaso ("Forse non ha capito la domanda"), visto che tergiversava apparentemente, ecco arrivare la soluzione, agognata, originale, poco conosciuta al grande pubblico, bisognoso di lumi e indicazioni per il futuro dallo stratega Raimond Lim: "Incrementare la raccolta differenziata". Meno male che c'è lui a ricordarcelo. La barba folta e filosofica lo invecchia, meglio una sfoltita. Lui, che invece vorrebbe diventare parlamentare e non sindaco, è ancora nella fase del copione già scritto: Bottaro a casa, titoli di coda, da due anni non si è fatto nulla. PANINO IN AUTOGRILL.
ANTONIO CIRILLO, voto 6,5: inaugura la nuova sede del Circolo Tobagi con l'entusiasmo d'un bambino. Rivendica la sua schiettezza ed il fatto di aver visto passare tante generazioni di cittadini iscritti al circolo, tra cui alcuni che poi hanno ricoperto ruoli nelle istituzioni. Un riconoscimento va al suo impegno e alla sua passione. Rivendica anche la sua "calabresità" ed è giusto che sia così: ma che non ci sia il suo zampino dietro l'emigrazione in Calabria di tranesi in cerca di gloria e riconoscimento, chè forse qui non riescono ad avere? Ma signor Cirillo, non potrebbe adoperarsi per spedire sempre in Calabria, magari in Aspromonte, qualche altro nostro politico bisognoso di peperoncino ed emozioni forti? CANJANU I SONATURI, MA 'A MUSICA E' SEMPRE 'A STESSA.