Mazza e panella
A quando la "Cittadella della Giustizia" a Trani?
Mazza e panella di Giovanni Ronco
martedì 8 ottobre 2019
Qualche settimana fa mi occupai della situazione non agevole riguardo al Tribunale di Trani. Descrissi infatti le condizioni di lavoro difficili per gran parte del personale e dell'utenza. Qualche giorno fa un avvocato nostro lettore ha sollecitato un mio "ritorno" sull'argomento ed in Tribunale, per verificare che la situazione fatta di disagi, allora descritta, per mancanza di spazi e difficoltà varie, non fosse cambiata, a suo dire, con la ripresa delle attività a settembre.
Credo al lettore-avvocato sulla parola, anzi lo acquisisco come mia fonte per l'occasione, ma non é mia abitudine realizzare articoli doppione. Ribadisco dunque quanto raccontato in quel pezzo, in quanto visto di persona e piuttosto sfrutto l'occasione per porre il vero problema a cui si vuole arrivare. Come sempre il racconto di un fatto, per quanto mi riguarda, vuole portare ad offrire una chiave di lettura, un'analisi di approfondimento, una riflessione finale.
Mi chiedo dunque perché si accetti di tenere il Tribunale in quella situazione di caos e disagio per chi ci lavora e per chi è coinvolto in azioni giudiziarie tra i cittadini. Perché non mettere finalmente mano ad un progetto già esistente riguardante l'edilizia giudiziaria, con la realizzazione di nuovi uffici, una piccola seppur efficiente " cittadella della Giustizia"? Magari, butto lì un suggerimento, accendendo un mutuo per realizzare quel progetto, piuttosto che pagare affitti per decine di migliaia di euro ogni anno, per tutti gli altri uffici " a supporto" ( ambienti ex Angeliche tanto per fare uno degli esempi).
Che sarà di palazzo Carcano, "barattato" dal sindaco nei confronti dello Stato, quando c'era il ministro Orlando, come "garanzia" , mi si passino i termini politicamente scorretti, per la futura "intoccabilità'" del Tribunale stesso? Che poi già si dovrebbe presentare "intoccabile" a prescindere, al di là di tutto ed in tutti i sensi.
La mia descrizione della mattinata in Tribunale, sarebbe stato dunque un pretesto per arrivare a porre all'opinione pubblica ed all'Amministrazione, questi pochi ma significativi interrogativi, uno su tutti: quale tabù blocca a Trani un normale sviluppo e progresso dell'edilizia giudiziaria? Alla futura Amministrazione l'ardua sentenza. Questa attuale è oggettivamente fuori tempo massimo.
Credo al lettore-avvocato sulla parola, anzi lo acquisisco come mia fonte per l'occasione, ma non é mia abitudine realizzare articoli doppione. Ribadisco dunque quanto raccontato in quel pezzo, in quanto visto di persona e piuttosto sfrutto l'occasione per porre il vero problema a cui si vuole arrivare. Come sempre il racconto di un fatto, per quanto mi riguarda, vuole portare ad offrire una chiave di lettura, un'analisi di approfondimento, una riflessione finale.
Mi chiedo dunque perché si accetti di tenere il Tribunale in quella situazione di caos e disagio per chi ci lavora e per chi è coinvolto in azioni giudiziarie tra i cittadini. Perché non mettere finalmente mano ad un progetto già esistente riguardante l'edilizia giudiziaria, con la realizzazione di nuovi uffici, una piccola seppur efficiente " cittadella della Giustizia"? Magari, butto lì un suggerimento, accendendo un mutuo per realizzare quel progetto, piuttosto che pagare affitti per decine di migliaia di euro ogni anno, per tutti gli altri uffici " a supporto" ( ambienti ex Angeliche tanto per fare uno degli esempi).
Che sarà di palazzo Carcano, "barattato" dal sindaco nei confronti dello Stato, quando c'era il ministro Orlando, come "garanzia" , mi si passino i termini politicamente scorretti, per la futura "intoccabilità'" del Tribunale stesso? Che poi già si dovrebbe presentare "intoccabile" a prescindere, al di là di tutto ed in tutti i sensi.
La mia descrizione della mattinata in Tribunale, sarebbe stato dunque un pretesto per arrivare a porre all'opinione pubblica ed all'Amministrazione, questi pochi ma significativi interrogativi, uno su tutti: quale tabù blocca a Trani un normale sviluppo e progresso dell'edilizia giudiziaria? Alla futura Amministrazione l'ardua sentenza. Questa attuale è oggettivamente fuori tempo massimo.