Mazza e panella
Allora chiamiamoli "Spaventapasseri 2.0"
Mazza e panella di Giovanni Ronco
martedì 25 giugno 2019
6.44
Mentre il campo di grano dell'Amet continua a non dare frutti (tutto rinviato a giovedi, con rottura tra il sindaco e colei che lo nome famoso avrebbe dovuto passare, ma la favella le si spense in bocca, poscia il diniego ultimo di Amedeo Malabolgia - ormai evochiamo anche Dante pur di alzare il livello della storiaccia), abbiamo scoperto che a Trani si è tornati agli spaventa passeri. Non è il sindaco, che pure spesso quando apre le braccia sconsolato, dopo i nomi che i consiglieri gli portano per le nomine, ne assumerebbe anche le fattezze. Ma parliamo dei velobox.
Come lo spaventapasseri aveva il compito di far spaventare gli uccelli che si avvicinavano ai campi, così i velobox dovevano solo far spaventare gli autisti, pronti a moderare la velocità appena intravvedevano la loro sagoma arancione un po' sbilenca ma sempre minacciosa. Con una variante ludica: come per i pacchi di Flavio Insinna avrebbero dovuto indovinare in quale dei contenitori - pacco, ci sarebbe stato, uno su tutti, l'autovelox implacabile. Un modo per unire l'osservanza del codice, alle vecchie tradizioni contadine, con gli spaventa passeri ed al gioco di società: I pacchi tuoi. Anzi: pacchi vostri.
Come lo spaventapasseri aveva il compito di far spaventare gli uccelli che si avvicinavano ai campi, così i velobox dovevano solo far spaventare gli autisti, pronti a moderare la velocità appena intravvedevano la loro sagoma arancione un po' sbilenca ma sempre minacciosa. Con una variante ludica: come per i pacchi di Flavio Insinna avrebbero dovuto indovinare in quale dei contenitori - pacco, ci sarebbe stato, uno su tutti, l'autovelox implacabile. Un modo per unire l'osservanza del codice, alle vecchie tradizioni contadine, con gli spaventa passeri ed al gioco di società: I pacchi tuoi. Anzi: pacchi vostri.