Mazza e panella
Ambulatorio medico solidale e comitati, la politica che volevamo
Mazza e panella, #11
martedì 15 novembre 2016
Quando si uniscono due forze civiche e solidali come quella di un'associazione da anni attenta ai bisogni dei più deboli e quando si seguono le azioni di più comitati cittadini (nei giorni scorsi ne è nato uno nuovo – Capirro Turrisana- e ieri è stato protagonista un altro – contro la strettoia di Pozzopiano), vien da pensare che finalmente questa città stia cominciando a maturare, a responsabilizzarsi, che ci sia qualche gemma in fiore da curare, coltivare e cogliere. La tensione dell'associazione Orizzonti, della parrocchia di Spirito Santo verso i poveri malati da aiutare gratuitamente, nel nome di San Giuseppe Moscati, è la risposta fattiva a chi, quando si criticano politici e istituzioni, Palazzi di potere e burocrazia, dice: "E tu che fai per migliorare le cose?". E noi, responsabili dell'informazione, cogliamo proprio questi momenti per far capire ai cittadini ed ai lettori che non esiste solo una critica distruttiva (cosa di cui spesso siamo accusati dai politici arraffoni ed arruffoni che non accettano critiche o le travisano come attacchi personali) ma ve n'è anche una propositiva che risponde coi fatti.
E allora possiamo proprio in questo punto, mettere un paletto, una targa, un post, quello che volete e dire: "Questi cittadini noi li lodiamo e li benediciamo, ce li teniamo stretti e non chiediamo loro nulla di più. E non vogliamo che, -se non vogliono- gli chiedano nulla di più, come per esempio entrare ufficialmente in politica, quella in cui devi accaparrarti un assessore più dell'altro o devi convincere il sindaco a piazzarti di qua o di là. Il Comitato Pozzo Piano ha fatto già molto, ha fatto quello che poteva fare. Se un'istituzione non riesce ad espropriare un terreno, uno stabile, per convertire subito dopo questo atto, in un vantaggio pubblico, in una sicurezza da condividere, penso che debba fare un passo indietro, senza se e senza ma. Se per vedere dei poveri ammalati assistiti come si deve, non dobbiamo votare un governo di sinistra, da sempre dalla parte degli oppressi (ormai più un luogo comune, un distintivo, che un dato di fatto) ma la buona volontà di un uomo come Angelo Guarriello, coi suoi collaboratori, la disponibilità d'un parroco giovane e forte come don Mimmo Gramegna, vulcano d'idee ed emblema d'una chiesa non bigotta ma dotata di senso pratico, d'un prete coraggioso e da sempre in trincea come don Raffaele Sarno (lui è responsabile Caritas e questa è coinvolta nel progetto dell'ambulatorio solidale), allora credo che, nel frattempo che tornino a studiare, a formarsi, a maturare, è giusto che le istituzioni facciano un passo indietro. Poi, quando saranno pronte per ripresentarsi degnamente ai cittadini, tornino ad affiancare e supportare concretamente, realtà vivide come l'associazione Orizzonti ed i Comitati di Quartiere. Perché della politica ci sarà sempre bisogno, siamo i primi, "lavorando" indirettamente con questa, a riconoscerlo. Ma dev'essere una politica seria, preparata e, il che non guasta, con un minimo di attributi. Non troppi, almeno un terzo della media comune.
E allora possiamo proprio in questo punto, mettere un paletto, una targa, un post, quello che volete e dire: "Questi cittadini noi li lodiamo e li benediciamo, ce li teniamo stretti e non chiediamo loro nulla di più. E non vogliamo che, -se non vogliono- gli chiedano nulla di più, come per esempio entrare ufficialmente in politica, quella in cui devi accaparrarti un assessore più dell'altro o devi convincere il sindaco a piazzarti di qua o di là. Il Comitato Pozzo Piano ha fatto già molto, ha fatto quello che poteva fare. Se un'istituzione non riesce ad espropriare un terreno, uno stabile, per convertire subito dopo questo atto, in un vantaggio pubblico, in una sicurezza da condividere, penso che debba fare un passo indietro, senza se e senza ma. Se per vedere dei poveri ammalati assistiti come si deve, non dobbiamo votare un governo di sinistra, da sempre dalla parte degli oppressi (ormai più un luogo comune, un distintivo, che un dato di fatto) ma la buona volontà di un uomo come Angelo Guarriello, coi suoi collaboratori, la disponibilità d'un parroco giovane e forte come don Mimmo Gramegna, vulcano d'idee ed emblema d'una chiesa non bigotta ma dotata di senso pratico, d'un prete coraggioso e da sempre in trincea come don Raffaele Sarno (lui è responsabile Caritas e questa è coinvolta nel progetto dell'ambulatorio solidale), allora credo che, nel frattempo che tornino a studiare, a formarsi, a maturare, è giusto che le istituzioni facciano un passo indietro. Poi, quando saranno pronte per ripresentarsi degnamente ai cittadini, tornino ad affiancare e supportare concretamente, realtà vivide come l'associazione Orizzonti ed i Comitati di Quartiere. Perché della politica ci sarà sempre bisogno, siamo i primi, "lavorando" indirettamente con questa, a riconoscerlo. Ma dev'essere una politica seria, preparata e, il che non guasta, con un minimo di attributi. Non troppi, almeno un terzo della media comune.