Mazza e panella
Amedeo (Grande Fratello) da gattaro a sceriffo a blattaro
E Ferrante condurrà la rubrica “Per saperne di più”
martedì 8 novembre 2016
Certo che nel giro di pochi giorni il nostro sindaco AB ha fatto un bel salto: da "gattaro" impegnato a distribuire bocconcini ai consiglieri (il giro è ormai partito) tutti acquattati come gatti sotto le auto o dietro gli alberi o nella penombra dell'imbrunire. Tutti pronti a farsi avanti. Li vedo spesso, i gatti veri, quando vado a correre e mi scambiano per il gattaro e si fanno incontro appena arrivo. Mi divertono ed io quasi sono costretto a scansarli perché ci credono (che porti loro i bocconcini). "Na ste nient!". Poi al secondo giro, quando ripasso, il vero gattaro è arrivato con i piatti e le scodelle ed eccoli tutti felici a mangiare. Alcuni, furbi, già scappano alla seconda postazione, laddove il gattaro si recherà successivamente, all'isolato successivo. E' una scena che mi diverte sempre e penso che calzi a pennello per descrivere ed evocare il proscenio politico cui andiamo incontro.
Il sindaco ha cominciato da un po' a concedere nomine di assessori ad personam, cioè riconducibili a singoli consiglieri. In una riunione tra consiglieri del PD, non sappiamo se ufficialmente convocata o estemporanea, ancora una volta, l'accento acuto l'ha posto Mimmo De Laurentis: a differenza di un sentimento diffuso all'interno del PD, per cui si vorrebbe contestare al sindaco una mancata condivisione rispetto alle ultime scelte (vedi nomina dell'assessore Di Gifico), il capogruppo PD avrebbe rilevato, stando a fonti ben informate, che il vero problema non sono le scelte non condivise, ma il "metodo" cui si sta affidando Bottaro. In campagna elettorale tutti furono rassicurati sul fatto che le scelte legate alle nomine, assessorili in particolare, avrebbero privilegiato le competenze ed il curriculum – secondo MDL- e non le "appartenenze" politiche ed i riferimenti a singoli consiglieri. La nomina della Di Staso, tanto per fare un esempio, se non ci sbagliamo, andava incontro a questa prerogativa. Ora quei parametri starebbero venendo evidentemente meno. Da quanto trapela da fonti di Palazzo, diversi consiglieri starebbero facendo pressioni per ottenere una rappresentanza (assessori, ma vedremo che c'è anche altro) "per meglio incidere sull'azione di governo". Queste erano esattamente le parole che usò Raimondo Lima per "giustificare" la richiesta di un assessore all'allora Sindaco Riserbato. Infatti poi sarebbe stato nominato Paco Annacondia allo sport. In questa dimensione nuova dunque, se il sindaco deciderà di accontentare questa tensione da "azione di governo saltami addosso", da quanto trapela, come detto, entro gennaio potrebbero essere sostituiti anche altri assessori, gli ultimi pezzi della "cucina componibile abitabile" di Amedeo, quelli della Giunta delle Competenze lanciati ai tempi dei fasti del Fortino: a rischio sarebbero dunque Bologna e De Michele, come da noi ampiamente anticipato nei mesi scorsi, ed un po' a sorpresa anche Di Lernia (paga i cattivi rapporti col duo consiliare Capone Loconte?) Il nome di Mazzilli nuovo presidente Amet in capo a questi ultimi, s'incastrerebbe alla perfezione con un contentino (alla faccia del contentino) per i due ed una possibile "defenestrazione" politica per Di Lernia, pur fresco di nuova delega alla cultura, ma che non ci sembra tanto entusiasta della situazione (bastava vedere la sua faccia alla conferenza stampa con la Di Gifico; mi permetto stavolta un'interpretazione somatica che mi rendo conto potrebbe essere poco attendibile, ma ci sembrava davvero nero nero).
L'Huffington Post edizione online ci regala una serie d'interviste ai partecipanti della Leopolda. Scopriamo un'ignoranza diffusa su CNEL, caratteri cari delle riforme (vedi video in questione). Peccato che tra gli intervistati ci fosse anche il nostro Fabrizio Ferrante, presidente del Consiglio in carica, che risponde a tre domande: bene la prima sul numero dei senatori; scivoloni sulle altre due: "Quali disegni di legge il Senato può scegliere di esaminare?" E il nostro FF: "Quelli che riguardano la stabilità … la legge di stabilità …" (stabilità o legge di stabilità? Boh! nda). Semaforo rosso, come alla Corrida di Corrado per lui in quanto il Senato, secondo la riforma, potrà esaminare ogni DDL approvato dalla Camera su richiesta di almeno un terzo dei Senatori. Bandiera bianca, alla fine, pure con forte accento pugliese che ben risaltava tra gli intervistati settentrionali e romani per lo più: "Su questo argomento non ho approfondito, non saprei …" alla domanda che richiedeva a quanto ammontasse la variazione del numero di firme per le leggi d'iniziativa popolare (passa da 50 mila a 150 mila). Ora sembra che Bottaro voglia concedere una chance per rifarsi al nostro Fabrizio, facendogli condurre una rubrica, direttamente sul sito del Comune (dopo un veloce sondaggio tra i portali cittadini, sembra che siano arrivati solo dinieghi): "Per saperne di più. Il gusto della scoperta delle riforme renziane". Stavolta però, Fabrizio, "Stuuudie".
Ma torniamo ad AB che da Gattaro princeps (poi ci sono i gattari minori del suo cerchio magico) si trasforma in sceriffo in stile Rudolfh Giuliani, ex sindaco di New York. La sua fortuna nello scovare il cittadino che abbandona rifiuti, si incrocia col maxi sfiga del poveretto, che da quanto denuncia il nostro ottimo concittadino Nunzio Di Lauro,sempre vigile sulle questioni ambientali, sembra che fosse stato "respinto" dall'isola ecologica. Il reietto avrebbe ripiegato per via Duchessa d'Andria, comunque sbagliando, ma beccandosi ( "Il culo e l'onore", nuova fiction interpretata da AB) il video sputtanatorio del sindaco stesso. Bel colpo. Però visto che c'era, il primo cittadino avrebbe potuto regalarci pure un video da pubblicare su FB prima del "Consigliere dietro la porta" e poi della zuffa verbale e quasi corporale tra i due consiglieri nell'ultima riunione di maggioranza. Sarebbe stato un cult movie alla Sorrentino, altro che il poveraccio che butta i rifiuti.
Dopo i consigli degli acquisti di Costanzo, ecco i consigli per le blatte di AB: in un'ordinanza fiume, appaiono decine d'indicazioni per debellare la città dalle blatte; dalla mole di consigli sembra che si debba ripulire la città dopo lo scoppio d'un reattore nucleare. Tra i consigli, quelli di non accumulare scorte di cibo in cantine, scantinati e affini (infatti lì di solito ci mettiamo l'argenteria ed il tovagliato) col motto "Non aprite quella porta"; stuccare le parti afflitte da crepe (ma in caso di palazzi storici se stucchiamo poi che facciamo? Viene Sgarbi che ci chiama "capre e coglioni"?; elaborare una mappa per segnalare i luoghi dove sono avvistate blatte (mappa concettuale mi raccomando ed uso di satellitare sputtanatorio, per le blatte) e "accertarsi che gli scarichi siano corredati di sifone", manco fossimo in Burundi. Per le fessure grandi così tra una basola e l'altra che facciamo? Andiamo noi con lo stucco o interviene il Comune, riparando e sanificando? No perché da lì ne escono a decine, di blattone fameliche. Ed un po' di veleno dato ai cittadini dal Comune, no? Morale della settimana: un uomo multiuso ci guarda: gattaro, sceriffo, blattaro. Dopo Via Duchessa, il tour continua la settimana prossima? Il percorso è segreto. Attento cittadino: il sindaco, nuovo Grande Fratello, ti guarda. E ti riprende. Col telefonino. E ti mette su FB. Tiè.
Il sindaco ha cominciato da un po' a concedere nomine di assessori ad personam, cioè riconducibili a singoli consiglieri. In una riunione tra consiglieri del PD, non sappiamo se ufficialmente convocata o estemporanea, ancora una volta, l'accento acuto l'ha posto Mimmo De Laurentis: a differenza di un sentimento diffuso all'interno del PD, per cui si vorrebbe contestare al sindaco una mancata condivisione rispetto alle ultime scelte (vedi nomina dell'assessore Di Gifico), il capogruppo PD avrebbe rilevato, stando a fonti ben informate, che il vero problema non sono le scelte non condivise, ma il "metodo" cui si sta affidando Bottaro. In campagna elettorale tutti furono rassicurati sul fatto che le scelte legate alle nomine, assessorili in particolare, avrebbero privilegiato le competenze ed il curriculum – secondo MDL- e non le "appartenenze" politiche ed i riferimenti a singoli consiglieri. La nomina della Di Staso, tanto per fare un esempio, se non ci sbagliamo, andava incontro a questa prerogativa. Ora quei parametri starebbero venendo evidentemente meno. Da quanto trapela da fonti di Palazzo, diversi consiglieri starebbero facendo pressioni per ottenere una rappresentanza (assessori, ma vedremo che c'è anche altro) "per meglio incidere sull'azione di governo". Queste erano esattamente le parole che usò Raimondo Lima per "giustificare" la richiesta di un assessore all'allora Sindaco Riserbato. Infatti poi sarebbe stato nominato Paco Annacondia allo sport. In questa dimensione nuova dunque, se il sindaco deciderà di accontentare questa tensione da "azione di governo saltami addosso", da quanto trapela, come detto, entro gennaio potrebbero essere sostituiti anche altri assessori, gli ultimi pezzi della "cucina componibile abitabile" di Amedeo, quelli della Giunta delle Competenze lanciati ai tempi dei fasti del Fortino: a rischio sarebbero dunque Bologna e De Michele, come da noi ampiamente anticipato nei mesi scorsi, ed un po' a sorpresa anche Di Lernia (paga i cattivi rapporti col duo consiliare Capone Loconte?) Il nome di Mazzilli nuovo presidente Amet in capo a questi ultimi, s'incastrerebbe alla perfezione con un contentino (alla faccia del contentino) per i due ed una possibile "defenestrazione" politica per Di Lernia, pur fresco di nuova delega alla cultura, ma che non ci sembra tanto entusiasta della situazione (bastava vedere la sua faccia alla conferenza stampa con la Di Gifico; mi permetto stavolta un'interpretazione somatica che mi rendo conto potrebbe essere poco attendibile, ma ci sembrava davvero nero nero).
L'Huffington Post edizione online ci regala una serie d'interviste ai partecipanti della Leopolda. Scopriamo un'ignoranza diffusa su CNEL, caratteri cari delle riforme (vedi video in questione). Peccato che tra gli intervistati ci fosse anche il nostro Fabrizio Ferrante, presidente del Consiglio in carica, che risponde a tre domande: bene la prima sul numero dei senatori; scivoloni sulle altre due: "Quali disegni di legge il Senato può scegliere di esaminare?" E il nostro FF: "Quelli che riguardano la stabilità … la legge di stabilità …" (stabilità o legge di stabilità? Boh! nda). Semaforo rosso, come alla Corrida di Corrado per lui in quanto il Senato, secondo la riforma, potrà esaminare ogni DDL approvato dalla Camera su richiesta di almeno un terzo dei Senatori. Bandiera bianca, alla fine, pure con forte accento pugliese che ben risaltava tra gli intervistati settentrionali e romani per lo più: "Su questo argomento non ho approfondito, non saprei …" alla domanda che richiedeva a quanto ammontasse la variazione del numero di firme per le leggi d'iniziativa popolare (passa da 50 mila a 150 mila). Ora sembra che Bottaro voglia concedere una chance per rifarsi al nostro Fabrizio, facendogli condurre una rubrica, direttamente sul sito del Comune (dopo un veloce sondaggio tra i portali cittadini, sembra che siano arrivati solo dinieghi): "Per saperne di più. Il gusto della scoperta delle riforme renziane". Stavolta però, Fabrizio, "Stuuudie".
Ma torniamo ad AB che da Gattaro princeps (poi ci sono i gattari minori del suo cerchio magico) si trasforma in sceriffo in stile Rudolfh Giuliani, ex sindaco di New York. La sua fortuna nello scovare il cittadino che abbandona rifiuti, si incrocia col maxi sfiga del poveretto, che da quanto denuncia il nostro ottimo concittadino Nunzio Di Lauro,sempre vigile sulle questioni ambientali, sembra che fosse stato "respinto" dall'isola ecologica. Il reietto avrebbe ripiegato per via Duchessa d'Andria, comunque sbagliando, ma beccandosi ( "Il culo e l'onore", nuova fiction interpretata da AB) il video sputtanatorio del sindaco stesso. Bel colpo. Però visto che c'era, il primo cittadino avrebbe potuto regalarci pure un video da pubblicare su FB prima del "Consigliere dietro la porta" e poi della zuffa verbale e quasi corporale tra i due consiglieri nell'ultima riunione di maggioranza. Sarebbe stato un cult movie alla Sorrentino, altro che il poveraccio che butta i rifiuti.
Dopo i consigli degli acquisti di Costanzo, ecco i consigli per le blatte di AB: in un'ordinanza fiume, appaiono decine d'indicazioni per debellare la città dalle blatte; dalla mole di consigli sembra che si debba ripulire la città dopo lo scoppio d'un reattore nucleare. Tra i consigli, quelli di non accumulare scorte di cibo in cantine, scantinati e affini (infatti lì di solito ci mettiamo l'argenteria ed il tovagliato) col motto "Non aprite quella porta"; stuccare le parti afflitte da crepe (ma in caso di palazzi storici se stucchiamo poi che facciamo? Viene Sgarbi che ci chiama "capre e coglioni"?; elaborare una mappa per segnalare i luoghi dove sono avvistate blatte (mappa concettuale mi raccomando ed uso di satellitare sputtanatorio, per le blatte) e "accertarsi che gli scarichi siano corredati di sifone", manco fossimo in Burundi. Per le fessure grandi così tra una basola e l'altra che facciamo? Andiamo noi con lo stucco o interviene il Comune, riparando e sanificando? No perché da lì ne escono a decine, di blattone fameliche. Ed un po' di veleno dato ai cittadini dal Comune, no? Morale della settimana: un uomo multiuso ci guarda: gattaro, sceriffo, blattaro. Dopo Via Duchessa, il tour continua la settimana prossima? Il percorso è segreto. Attento cittadino: il sindaco, nuovo Grande Fratello, ti guarda. E ti riprende. Col telefonino. E ti mette su FB. Tiè.