Mazza e panella

Attento Amedeo, tra stalking e perizoma

Mazza e panella, #5

Beh, magari stalking è un po' forte, ma ci potrebbe pure stare. In linea con la famelica tensione alla poltrona, qualche elemento della maggioranza di governo nella nostra città, sta affilando denti e unghie in vista di un possibile rimpasto in giunta. Il sindaco lo aveva messo in preventivo già per giugno, poi lo ha rimandato a settembre, poi a ottobre. Ora vediamo che succede. Ricordo i film con Gloria Guida e Nadia Cassini in cui c'era sempre l'Alvaro Vitali di turno pronto a guardare dal buco della serratura mentre la bonazza si faceva la doccia. Una scena cult che potrebbe virtualmente ripetersi ora: Amedeo è sotto la doccia dei suoi pensieri e delle ipotesi che gli passano per la testa in vista del rimpasto possibile. Già trema al pensiero che gli ripresentino "rose" di nomi da Nightmare (da incubo ad occhi aperti). Acqua fredda, tiepida e bollente si alterna: rischia? Campa? Smotta? Tira dritto? Visti pure consiglieri appostati all'esterno del suo ufficio, pronti a braccarlo per convincerlo ad ottenere l'assessorato, tanto per farvi un'idea. Ad uno di questi qualche avventore di Palazzo avrebbe detto: "Uagliò ma ce stè a fe sempr' ret alla port' du sindaco?" E quello: "Agghie ste do' finchè nan me de' l'assessor!". Speriamo che dopo la Giunta delle Competenze non nasca quella delle "Flatulenze". A questo punto la nostra fervida immaginazione già ci fa vedere qualche consigliere pronto a spiare il sindaco anche dal buco della serratura, come facevano Alvaro o la buonanima di Renzo Montagnani, quando cercavano d'intravedere il culo di Gloria Guida. Consigliamo ad Amedeo di appendere un pezzo di stoffa, tipo asciugamani, dietro la sua porta. Certo un Amedeo sotto la doccia non lo vorremmo vedere, ma con questi famelici consiglieri non si sa mai. Meglio premunirsi.

E poi: 15 voti alle Provinciali, con una maggioranza di 21 consiglieri sono numeri "perizomali" per Amedeo (Capone, Nenna e Barresi erano assenti con giustifica alle votazioni); ma con un accordo pregresso per cui il nostro sindaco avrebbe dovuto essere uno dei due vice – presidenti di Giorgino, ci saremmo aspettati un appoggio più sostanzioso per il nostro AB. Insomma nudo dinanzi agli stolker da poltrona e con perizoma davanti alla platea politica delle Provinciali. E con sospetti di astenuti/e o votanti tranesi per altri sindaci, tipo La Salvia e Spina un classico ormai per la benemerita Trani politica. Stando ai ruomrs Bottaro avrebbe intercettato il voto di tre consiglieri non tranesi, per "vedere" meglio in "filigrana" il peso della sua maggioranza. Risultato da brividi, poiché il numero degli effettivi scenderebbe a 12 "tranesi": una vera e propria forma di sfiducia che avrebbe deluso moltissimo AB, che ora si preparerebbe ad una verifica della maggioranza, in quanto "se c'è qualcosa che non va bisogna dirlo in faccia e non con questi mezzucci". E stavolta la linea di AB non farebbe una piega. Ma quante volte chi scrive lo mise in guardia dalle pieghe di raffinata cattiveria e doppiogiochismo di alcuni elementi della sua maggioranza…

Situazione sempre fluida fra i partiti. Le traballate e gli stolker della maggioranza stanno convincendo sempre più quelli del "cantiere" del centro destra ad accelerare i lavori ed a smantellare le impalcature delle divisioni e dei "capriccetti" da quattro soldi. Anche COR sembra che sia il giunto il momento di cominciare a lavorare finalmente seriamente per tracciare un cammino che porti ad una costruzione politica alternativa: le nomine di Cozzoli e Scagliarini (Michele) nel coordinamento provinciale andrebbero in quest'ottica di riassetto e definizione di una strada un po' più asfaltata e meno sterrata di quanto non sia già stata fino ad ora, con una "supervisione" di un giovane come Andrea Ferri, partito ottimamente nei primi anni della sua carriera politica e poi un po' "risucchiato" dai "gorghi" d'un potere mal gestito nella destra, che ha finito per penalizzare elementi come lui. Il lavoro, ora sempre un po' sporco e da gregari, un po' dietro le quinte, un po' alla ricerca d'un dialogo tra le parti che bisogna farsi piacere per forza, è sempre quello e lo stesso Ferri, così come De Toma e Sotero in FI, sta agendo in tal senso: far sedere nuovamente intorno ad un tavolo le tre maggiori anime della destra (Forza Italia, Fratelli d'Italia – bene il battesimo d'un direttivo che permetterà loro di lavorare con maggiore serenità- e lo stesso COR). Anche qui c'è una chiave di lettura parallela che riguarda le Provinciali: l'exploit di Francesco De Feo sindaco targato COR di Trinitapoli, secondo più suffragato. Risultato che si spiega con un forte lavoro sul territorio. Situazione che mette a "disagio", almeno formalmente, proprio il nostro sindaco che avrebbe dovuto essere, lui, in quanto vice designato, -secondo accordo-, suffragato quanto quello. Il livello dell'acqua bollente sale, nella botola di governo del centro- sinistra – ed è fisiologico che i soldati della destra comincino ad agire in tal senso, in attesa di trovare il Generale, il vero leader che riunisca di nuovo le anime. Una donna? Rosa Uva si è fatta avanti. Tarantini? Gargiuolo? O un profilo nuovo, magari proveniente dal mondo delle professioni e dell'imprenditoria?

Nel centro – sinsitra, a margine delle beghe di governo, torna a far discutere il caso di Luca Scagliarini: parafrasando l'opera di Goethe, potremmo parlare de " I dolori del giovane Luca"; dopo le dimissioni dalla segreteria del PD, uno degli esponenti più in vista tra le nuove proposte di questa parte politica, avrebbe preso le distanze anche da Laboratorio Democratico, di cui è ancora segretario cittadino. Una lunga riflessione sugli scompensi della politica e sul dislivello tra parole e fatti, progetti e azione concreta che tarda ad arrivare, complici troppe chiacchiere e perdite di tempo, avrebbero spinto Scagliarini a prendere le distanze anche dal movimento fondato da Gianni Pittella; e insieme a lui anche molti "seguaci" che egli stesso aveva contribuito ad avvicinare; tale mossa sarebbe a questo punto "propedeutica" ossia preliminare, stando a voci di Palazzo, rispetto a possibili imminenti dimissioni di Luca S. anche dalla poltrona di segretario cittadino di Lab Dem. Un episodio di fatto secondario, rispetto a grandi problemi socio – politici come il nodo ambientale e la situazione economica della città, di cui comunque ci siamo sempre puntualmente occupati, ma che è emblematica di un messaggio ben preciso: questa politica così sbrecciata e rabberciata, così confusionaria e senza vedute in prospettiva, senza "nocchieri" in grado di motivare e mantenere costante l'apporto dei neofiti, ricchi di entusiasmo da preservare, porta i giovani ad allontanarsi da essa. Poi non ci chiediamo perché e per come succede e perché ci restano quelli che guardano dal buco della serratura, mentre il sindaco s'insapona.
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