Mazza e panella
Batticuore 17, tra scene di lotta di capre e defibrillatori umani
Mazza e panella, #24 - di Giovanni Ronco
martedì 14 febbraio 2017
Cosa pensereste, se già non vi siete fatti un'idea del modo di amministrare la Cosa Pubblica, se vi dicessimo che, a fronte di inenarrabili e mastodontici problemi, l'aspetto più importante da discutere per i politici è l'esternalizzazione dei tributi? O che nei giorni scorsi una consigliera comunale di maggioranza ha chiesto che nella discussione della sua commissione consiliare venisse inserito un punto "pesante", riguardo l'interessamento della Corte dei Conti circa le responsabilità effettive sulla "grande grana AMIU" tra socio unico (Comune, quindi Sindaco), Cda della municipalizzata, con relativo AD e Collegio dei Revisori dei Conti? E a questa domanda la consigliera si sia sentita rispondere dal collega consigliere cui rivolgeva l'istanza: "Ma perché dobbiamo inserire questa cosa? Ma lasciamo stare …" ?. E cosa pensereste se vi dicessimo che a chi ha dato questa risposta alla consigliera, da fonti di Palazzo, sappiamo che sarebbe stata fatta un'offerta di assessorato (Pubblica Istruzione o Polizia Municipale), con i buoni uffici di un altro consigliere "devoto" e che allo stesso soggetto è stato chiesto di farsi latore di una nuova proposta, in riunione di maggioranza, del provvedimento sull'esternalizzazione? Tutto torna? Ai lettori i pareri.
Nella stessa riunione di maggioranza, un gruppo di consiglieri della stessa ha già fatto sapere che si opporrà, se fosse portato in Consiglio, il provvedimento sull'esternalizzazione. E quindi, da quanto sappiamo dalle dichiarazioni di uno di loro: "Dovrete cercarvi chi ve lo vota tra qualcuno dell'opposizione …" . E riecco aleggiare l'immagine, già tante volte evocata, della salutare, fondamentale e terapeutica stampella.
A proposito di esternalizzazione ricordiamo che il provvedimento sarebbe illecito, in quanto è ancora in vigore una delibera n. 36 dell' annus Horribilis 2015, con la quale, il commissario Iaculli, rifacendosi ad un parere sfavorevole della Corte dei Conti sul ricorso all'esternalizzazione e memore delle non esaltanti performance "esternalizzanti" del recente passato (amministrazione Riserbato – annus 2013- con "affondamento" del provvedimento, sia per i grandi che per i piccoli tributi che si volevano inserire, il 26 novembre del 2014,- grazie ad un blitz di alcuni consiglieri- e scenate sull'orlo di una crisi di nervi (la nostra memoria storica non ha limiti).
Nel consiglio di venerdì 17 se ne dovrebbero vedere delle belle. E, da informazioni riguardanti l'ultima riunione di maggioranza, tornerà in ballo il famoso provvedimento su Palazzo Belrtani, già rinviato a suo tempo e non molto digeribile da parte di alcuni "stomaci" di consiglieri allergici sia al provvedimento in se, sia a chi lo estende, a seconda dei casi. Si boccia o promuove la professoressa Zitoli, o si boccia o si promuove la dottoressa Pastore. A riguardo già esprimeremmo il nostro parere: l'ipocrisia è latente e questo è un altro esempio di come l'ignoranza istituzionale porti le capre della politica a personalizzare e non a ragionare sui principi validi per il benessere della cittadinanza.
E mentre gli anni ed i mesi passano, i partiti, anche del centro- destra, cercano i loro centri di gravità permanenti, anche se la scadenza elettorale dista ancora circa tre anni: Emanuele Tomasicchio sbarca in Fratelli d'Italia: giusto che un politico con la sua storia abbia una collocazione partitica più nitida e che gli permetta di essere meglio inserito in un corpus istituzionale politico, visto che fino ad oggi era apparso alquanto isolato; un moto di appartenenza più stretto, per giunta ad una comunità già collaudata come quella di Lima, gioverà al Nostro. Ma anche quest'ultimo apporterà un briciolo d'esperienza alla truppa: magari con Tom, l'uscita al supermercato con cartello e mazziatone e senso del ridicolo per tutti, sarebbe stata sconsigliata, tanto per fare un esempio.
Ma non mancano anche le voci su possibili nuove candidature: a margine dell'ultima riunione di Forza Italia, che ha salutato il nuovo Defibrillatore Umano Mangione (dopo i "disordini" nel partito degli ultimi tempi) è circolata nei corridoi la voce che riguarderebbe Silvio Baldassarre, figlio d'arte (ossia di Nicola, sindaco di Trani tra gli anni 70 e 80) come possibile nome gradito per una candidatura a primo cittadino da parte di Forza Italia, se non dovessero avere esito le ambizioni dei componenti "politici" di lungo corso. Il centro di gravità permanente è sempre lì. Basta raggiungerlo.
Nella stessa riunione di maggioranza, un gruppo di consiglieri della stessa ha già fatto sapere che si opporrà, se fosse portato in Consiglio, il provvedimento sull'esternalizzazione. E quindi, da quanto sappiamo dalle dichiarazioni di uno di loro: "Dovrete cercarvi chi ve lo vota tra qualcuno dell'opposizione …" . E riecco aleggiare l'immagine, già tante volte evocata, della salutare, fondamentale e terapeutica stampella.
A proposito di esternalizzazione ricordiamo che il provvedimento sarebbe illecito, in quanto è ancora in vigore una delibera n. 36 dell' annus Horribilis 2015, con la quale, il commissario Iaculli, rifacendosi ad un parere sfavorevole della Corte dei Conti sul ricorso all'esternalizzazione e memore delle non esaltanti performance "esternalizzanti" del recente passato (amministrazione Riserbato – annus 2013- con "affondamento" del provvedimento, sia per i grandi che per i piccoli tributi che si volevano inserire, il 26 novembre del 2014,- grazie ad un blitz di alcuni consiglieri- e scenate sull'orlo di una crisi di nervi (la nostra memoria storica non ha limiti).
Nel consiglio di venerdì 17 se ne dovrebbero vedere delle belle. E, da informazioni riguardanti l'ultima riunione di maggioranza, tornerà in ballo il famoso provvedimento su Palazzo Belrtani, già rinviato a suo tempo e non molto digeribile da parte di alcuni "stomaci" di consiglieri allergici sia al provvedimento in se, sia a chi lo estende, a seconda dei casi. Si boccia o promuove la professoressa Zitoli, o si boccia o si promuove la dottoressa Pastore. A riguardo già esprimeremmo il nostro parere: l'ipocrisia è latente e questo è un altro esempio di come l'ignoranza istituzionale porti le capre della politica a personalizzare e non a ragionare sui principi validi per il benessere della cittadinanza.
E mentre gli anni ed i mesi passano, i partiti, anche del centro- destra, cercano i loro centri di gravità permanenti, anche se la scadenza elettorale dista ancora circa tre anni: Emanuele Tomasicchio sbarca in Fratelli d'Italia: giusto che un politico con la sua storia abbia una collocazione partitica più nitida e che gli permetta di essere meglio inserito in un corpus istituzionale politico, visto che fino ad oggi era apparso alquanto isolato; un moto di appartenenza più stretto, per giunta ad una comunità già collaudata come quella di Lima, gioverà al Nostro. Ma anche quest'ultimo apporterà un briciolo d'esperienza alla truppa: magari con Tom, l'uscita al supermercato con cartello e mazziatone e senso del ridicolo per tutti, sarebbe stata sconsigliata, tanto per fare un esempio.
Ma non mancano anche le voci su possibili nuove candidature: a margine dell'ultima riunione di Forza Italia, che ha salutato il nuovo Defibrillatore Umano Mangione (dopo i "disordini" nel partito degli ultimi tempi) è circolata nei corridoi la voce che riguarderebbe Silvio Baldassarre, figlio d'arte (ossia di Nicola, sindaco di Trani tra gli anni 70 e 80) come possibile nome gradito per una candidatura a primo cittadino da parte di Forza Italia, se non dovessero avere esito le ambizioni dei componenti "politici" di lungo corso. Il centro di gravità permanente è sempre lì. Basta raggiungerlo.