Mazza e panella
Cantava Jannacci: "Se me lo dicevi prima...". E Raffaella ci manda in tilt!
Mazza e panella di Giovanni Ronco
martedì 23 aprile 2019
Ma se questa benedetta amministrazione di centro sinistra tranese è tanto incapace, da portare bilanci inaffidabili, anzi "ottimistici" quindi irreali nella sostanza; se gli stessi consiglieri che si sono fatti votare dai cittadini a nome di questa amministrazione la ritengono tanto indegna, perché non l'hanno fatta cadere prima? Quale meccanismo è scattato nella testa di queste persone perché il tanto contestato Bottaro rimanesse in sella per oltre 4 anni?
Perché non ci hanno dato la possibilità di andare a votare prima per evitarci un altro passaggio a vuoto, con un anno di vuoto e danno per l'economia cittadina, con la conseguente nomina di un commissario prefettizio? E l'ultima esperienza con un commissario prefettizio ce la ricordiamo molto bene. Perché si arriva a questo snodo senza ritorno e con un'estate alle porte, con le concessioni da concedere ai lidi ( un commissario nella visione dell'ordinaria amministrazione potrebbe pure ritenerle superflue) con le manifestazioni estive che portano soldi all'economia ed ai commercianti, che sempre in quell'ottica potrebbero saltare.
Perché arrivare ad un punto in cui la caduta di un'amministrazione può far male ad una citta, quando gli oppositori veri o taroccati, avrebbero potuto organizzarsi meglio e prima, consentendo ai cittadini di votare e scegliersi una nuova amministrazione con o senza Bottaro, con o senza le zavorre che si è legato ai fianchi fin dall'inizio.
Sono anni che il sottoscritto elabora articoli contro questa amministrazione e la critica in svariati modi e come hanno risposto molti dei suoi componenti che poi sono gli stessi che oggi tentano di far cadere Bottaro, usando la foglia di fico di turno ( le osservazioni sul bilancio?): risate in faccia, minacce di querela, insulti e disprezzo. Chi scrive faceva rilievi in tempo utile per far cadere questa amministrazione e quelli non solo insultavano, ma nel frattempo invece di darsi da fare come ora per far saltare il banco, rimanevano tranquilli sui loro scranni a prendere gettoni e mantenere visibilità.
Ma in mezzo a queste ondate di contraddizioni e paradossi c'è un personaggio che ormai ci manda in confusione, si fa per dire, perché in verità ci rivela una stategia da mettere in rilievo: Raffaella Merra solo il 2 aprile scriveva di aver partecipato ad elezioni con liste civiche di centro, non accettando di essere associata al centro destra, all'indomani dell'appoggio indiretto a questa amministrazione: restò in aula con Corrado e Laurora. Ieri scrive che lei è stata eletta in un centro destra che ora vede come fallimentare l'esperienza Bottaro e vuole costruire un'alternativa. Come diceva un ex consigliere di destra, qualche anno fa a chiusura dei suoi interventi: " Ce ve credet' , ca do stann l'strunz?".
Il vero obiettivo per la fronda interna bottariana è quello di non far arrivare AB alle elezioni da una posizione di privilegio e visibilità che gli consenta anche in questi mesi di pubblicizzare lo sblocco di nuove opere e servizi. La sostanza è questa. Ma mentre il suo disarcionamento in tempi utili ci poteva stare e lasciava libertà di movimento ai cittadini, ora suona come sgambetto sì a Bottaro, ma con l'aggravante di un calcio in culo alla città. Se me lo dicevi prima , cantava Jannacci... ci organizzavamo diversamente, aggiungo io.
Perché non ci hanno dato la possibilità di andare a votare prima per evitarci un altro passaggio a vuoto, con un anno di vuoto e danno per l'economia cittadina, con la conseguente nomina di un commissario prefettizio? E l'ultima esperienza con un commissario prefettizio ce la ricordiamo molto bene. Perché si arriva a questo snodo senza ritorno e con un'estate alle porte, con le concessioni da concedere ai lidi ( un commissario nella visione dell'ordinaria amministrazione potrebbe pure ritenerle superflue) con le manifestazioni estive che portano soldi all'economia ed ai commercianti, che sempre in quell'ottica potrebbero saltare.
Perché arrivare ad un punto in cui la caduta di un'amministrazione può far male ad una citta, quando gli oppositori veri o taroccati, avrebbero potuto organizzarsi meglio e prima, consentendo ai cittadini di votare e scegliersi una nuova amministrazione con o senza Bottaro, con o senza le zavorre che si è legato ai fianchi fin dall'inizio.
Sono anni che il sottoscritto elabora articoli contro questa amministrazione e la critica in svariati modi e come hanno risposto molti dei suoi componenti che poi sono gli stessi che oggi tentano di far cadere Bottaro, usando la foglia di fico di turno ( le osservazioni sul bilancio?): risate in faccia, minacce di querela, insulti e disprezzo. Chi scrive faceva rilievi in tempo utile per far cadere questa amministrazione e quelli non solo insultavano, ma nel frattempo invece di darsi da fare come ora per far saltare il banco, rimanevano tranquilli sui loro scranni a prendere gettoni e mantenere visibilità.
Ma in mezzo a queste ondate di contraddizioni e paradossi c'è un personaggio che ormai ci manda in confusione, si fa per dire, perché in verità ci rivela una stategia da mettere in rilievo: Raffaella Merra solo il 2 aprile scriveva di aver partecipato ad elezioni con liste civiche di centro, non accettando di essere associata al centro destra, all'indomani dell'appoggio indiretto a questa amministrazione: restò in aula con Corrado e Laurora. Ieri scrive che lei è stata eletta in un centro destra che ora vede come fallimentare l'esperienza Bottaro e vuole costruire un'alternativa. Come diceva un ex consigliere di destra, qualche anno fa a chiusura dei suoi interventi: " Ce ve credet' , ca do stann l'strunz?".
Il vero obiettivo per la fronda interna bottariana è quello di non far arrivare AB alle elezioni da una posizione di privilegio e visibilità che gli consenta anche in questi mesi di pubblicizzare lo sblocco di nuove opere e servizi. La sostanza è questa. Ma mentre il suo disarcionamento in tempi utili ci poteva stare e lasciava libertà di movimento ai cittadini, ora suona come sgambetto sì a Bottaro, ma con l'aggravante di un calcio in culo alla città. Se me lo dicevi prima , cantava Jannacci... ci organizzavamo diversamente, aggiungo io.