Mazza e panella
Disabili e malati dimenticati, le istituzioni che fanno?
MAZZA E PANELLA di Giovanni Ronco
martedì 20 marzo 2018
6.55
La questione era stata già sollevata nei giorni scorsi, con apposito manifesto, dalle consigliere comunali tranesi Annamaria Barresi e Raffaella Merra, le uniche ad aver dimostrato sensibilità nei confronti dell'argomento.
Il nodo riguarda il contributo alle famiglie per il cosiddetto "affido in carico" dei disabili e ammalati gravi. Ieri è andata in scena a Bari, una rabbiosa manifestazione di protesta davanti alla sede della Regione, da parte di tanti parenti di disabili, con questi ultimi al seguito in molti casi.
Una protesta straziante, documentata per l'occasione dall'emittente Telebari, con protagoniste persone esasperate che chiedevano come fare ad acquistare almeno qualche pacco di fazzolettini; gente che quasi piangeva nel dimostrare tutta la propria rabbia.
Ora è chiaro che tanti di questi casi persistono anche nella nostra Trani, con decine e decine di persone che, già allo stremo delle forze fisiche e morali, nell'accudire un parente malato e/o disabile, in gravi condizioni, devono anche vivere quella sensazione di abbandono da parte delle istituzioni. Invitiamo dunque il gruppetto di seguaci tranesi di Emiliano, e comunque anche il sindaco, che "emilinaeo" politicamente nasce in ogni caso, a fare anch'essi pressioni perché la questione si risolva ed i soldi arrivino in fretta a beneficio di queste famiglie disagiate.
Tra le altre cose, chi protestava, in un primo incontro con l'assessore regionale al ramo, si è anche sentito rispondere che "stava strumentalizzando la questione", una autentica gaffe che al danno, come suol dirsi, aggiungeva la beffa. La risposta di Emiliano, richiamato a gran voce dalle decine di manifestanti, è stata che il provvedimento ha dovuto rallentare per la morte dell'assessore al ramo precedente e per la candidatura alle elezioni della stessa Dirigente al ramo. Sì però, ci vien da rispondere ad Emiliano, quando i cittadini hanno un inconveniente o un problema, continuano a pagare regolarmente le tasse? Perché la Regione, dinanzi ad un ostacolo, rifila ad un'utenza già tanto vessata, un disservizio del genere?
Ribadiamo dunque l'invito agli strateghi, ai vecchi e neo assessori e consiglieri "emilinaei" tranesi a fare meno selfie col Governatore e farsi latori, andandolo a marcare stretto come suol dirsi, per la risoluzione di una questione che si trascina da tanto, troppo tempo. Perché tante di queste famiglie non debbano essere alla fine "cornute e mazziate".
Il nodo riguarda il contributo alle famiglie per il cosiddetto "affido in carico" dei disabili e ammalati gravi. Ieri è andata in scena a Bari, una rabbiosa manifestazione di protesta davanti alla sede della Regione, da parte di tanti parenti di disabili, con questi ultimi al seguito in molti casi.
Una protesta straziante, documentata per l'occasione dall'emittente Telebari, con protagoniste persone esasperate che chiedevano come fare ad acquistare almeno qualche pacco di fazzolettini; gente che quasi piangeva nel dimostrare tutta la propria rabbia.
Ora è chiaro che tanti di questi casi persistono anche nella nostra Trani, con decine e decine di persone che, già allo stremo delle forze fisiche e morali, nell'accudire un parente malato e/o disabile, in gravi condizioni, devono anche vivere quella sensazione di abbandono da parte delle istituzioni. Invitiamo dunque il gruppetto di seguaci tranesi di Emiliano, e comunque anche il sindaco, che "emilinaeo" politicamente nasce in ogni caso, a fare anch'essi pressioni perché la questione si risolva ed i soldi arrivino in fretta a beneficio di queste famiglie disagiate.
Tra le altre cose, chi protestava, in un primo incontro con l'assessore regionale al ramo, si è anche sentito rispondere che "stava strumentalizzando la questione", una autentica gaffe che al danno, come suol dirsi, aggiungeva la beffa. La risposta di Emiliano, richiamato a gran voce dalle decine di manifestanti, è stata che il provvedimento ha dovuto rallentare per la morte dell'assessore al ramo precedente e per la candidatura alle elezioni della stessa Dirigente al ramo. Sì però, ci vien da rispondere ad Emiliano, quando i cittadini hanno un inconveniente o un problema, continuano a pagare regolarmente le tasse? Perché la Regione, dinanzi ad un ostacolo, rifila ad un'utenza già tanto vessata, un disservizio del genere?
Ribadiamo dunque l'invito agli strateghi, ai vecchi e neo assessori e consiglieri "emilinaei" tranesi a fare meno selfie col Governatore e farsi latori, andandolo a marcare stretto come suol dirsi, per la risoluzione di una questione che si trascina da tanto, troppo tempo. Perché tante di queste famiglie non debbano essere alla fine "cornute e mazziate".