Mazza e panella
Esternalizzo o non esternalizzo? I dilemmi di Amleto B e della sua "corte"
Villa Turrisana insegna. Sull’ambiente continua il silenzio indecente
martedì 24 gennaio 2017
Questa settimana apriamo con una notizia – lezione di educazione civica importante, anche perché potrebbe costituire un "precedente" decisivo per altri casi analoghi, nella nostra città. La questione di Villa Turrisana, che a suo tempo fece discutere non poco e aprì un dibattito fra l'opinione pubblica, giunge al capolinea della giustizia, in un iter che si chiude con il pronunciamento del Consiglio di Stato. Il caso si aprì nel lontano 2011 col Comune di Trani che contestò, alla società proprietaria della villa, il fatto di aver realizzato lavori di ristrutturazione e non di restauro, in conformità col vincolo architettonico cui la villa era sottoposta, secondo il Pug dello stesso Comune. Aggiunte, demolizioni di parti del sito, come leggiamo dalla sentenza, furono i nodi decisivi che, con la segnalazione del Comune, attirarono l'attenzione della magistratura. Nei giorni scorsi è arrivato dunque il pronunciamento in favore del Comune di Trani, difeso dall'avvocato Domenico Colella. Quella villa storica fu sottoposta a lavori diciamo eccedenti rispetto alla sua natura storica ed architettonica e abbiamo voluto aprire così la puntata di questa settimana, perché questa nota, questa vicenda, suonino come "educative" nei confronti di tutti coloro che spesso e volentieri hanno "azzerato" la storia e la dimensione artistica di vari siti, in un percorso di rimozione dell'arte ottocentesca o dei primi del 900 di vari edifici o ville storiche. Tra abbandono o abusi, venendo ai giorni nostri, non mancherebbero casi di rimozione d'un passato che crediamo richieda rispetto e attenzione. Già qualche settimana fa aprimmo un dibattito coi nostri lettori sull'accostamento tra antico e moderno: citammo il caso dei palazzoni la cui costruzione fu autorizzata negli anni 70/80 accanto alle palazzine ottocentesche. Qualche lettore giustamente ci fece notare che l'accostamento tra antico e moderno, se disciplinato e ben integrato, potrebbe offrire una dimensione accettabile ed artisticamente valida. Noi continuiamo a ritenere che l'accostamento tra quell'antico e quel moderno, a Trani, sia stata assolutamente folle ed antiestetica, un vero pugno nell'occhio che nessuna teoria "modernista" o progressista potrà mai giustificare. La storia di villa Turrisana, lunga nel tempo come ogni vicenda consegnata nelle mani di una magistratura che deve vagliare tutti gli elementi, ci ricorda che il passato, indifeso il più delle volte, ogni tanto trova qualche "baluardo" ancora pronto a tutelarlo. Avanti così.
Tonando alle storie di ordinaria amministrazione politica: nell'ultima riunione di maggioranza ha tenuto banco l'intervento del Dirigente della Ragioneria, dott. Pedone. Al di là delle osservazioni riguardanti la difficoltà di un settore che deve fare sempre i conti, in tutti i sensi, col passato recente e remoto, il cuore dell'intervento del dirigente si è soffermato sulla sua proposta di istituire "l' esternalizzazione" del servizio di raccolta tributi (almeno, avrebbe sostenuto Pedone, "per i piccoli tributi", da quanto riferisce una fonte presente all'incontro). La proposta fu già avanzata in una precedente riunione da specifici rappresentanti politici. Allora fu Tommaso Laurora che giustamente ricordò - a colui che secondo voci di Palazzo sarebbe stato il "proponente", cioè Fabrizio Ferrante - che la loro parte politica, il centro – sinistra, durante il governo Riserbato, aveva votato contro il provvedimento. Un'esperienza pregressa che non avrebbe insegnato nulla a questo centro – sinistra ondeggiante. Stavolta nessuno avrebbe avuto il coraggio di opporsi apertamente al Dirigente mentre parlava, ma fonti ben informate ci riferiscono d'un forte malumore verso la proposta, con mugugni sottobanco, che potrebbero comunque sfociare in una "bocciatura" in consiglio, qualora l'input all'esternalizzazione arrivi in quella sede.
La vita di Palazzo, della politica coi rappresentanti votati dai cittadini, continua ad essere slegata dalla vita reale, da problemi pesantissimi, come quello ambientale: il disastro incombe e s'impiega quasi un'ora di una riunione di maggioranza (poi s'è discusso anche di parametri per concorsi, assunzione e stabilizzazione futura dei vigili) per parlare d'un problema secondario per i cittadini come l'esternalizzazione dei tributi. In via eccezionale questa settimana Mazza e panella avrà una doppia uscita: quindi vi aspetto domani per una seconda puntata (le chicche sono talmente tante che tutte insieme non ci andavano…)
Tonando alle storie di ordinaria amministrazione politica: nell'ultima riunione di maggioranza ha tenuto banco l'intervento del Dirigente della Ragioneria, dott. Pedone. Al di là delle osservazioni riguardanti la difficoltà di un settore che deve fare sempre i conti, in tutti i sensi, col passato recente e remoto, il cuore dell'intervento del dirigente si è soffermato sulla sua proposta di istituire "l' esternalizzazione" del servizio di raccolta tributi (almeno, avrebbe sostenuto Pedone, "per i piccoli tributi", da quanto riferisce una fonte presente all'incontro). La proposta fu già avanzata in una precedente riunione da specifici rappresentanti politici. Allora fu Tommaso Laurora che giustamente ricordò - a colui che secondo voci di Palazzo sarebbe stato il "proponente", cioè Fabrizio Ferrante - che la loro parte politica, il centro – sinistra, durante il governo Riserbato, aveva votato contro il provvedimento. Un'esperienza pregressa che non avrebbe insegnato nulla a questo centro – sinistra ondeggiante. Stavolta nessuno avrebbe avuto il coraggio di opporsi apertamente al Dirigente mentre parlava, ma fonti ben informate ci riferiscono d'un forte malumore verso la proposta, con mugugni sottobanco, che potrebbero comunque sfociare in una "bocciatura" in consiglio, qualora l'input all'esternalizzazione arrivi in quella sede.
La vita di Palazzo, della politica coi rappresentanti votati dai cittadini, continua ad essere slegata dalla vita reale, da problemi pesantissimi, come quello ambientale: il disastro incombe e s'impiega quasi un'ora di una riunione di maggioranza (poi s'è discusso anche di parametri per concorsi, assunzione e stabilizzazione futura dei vigili) per parlare d'un problema secondario per i cittadini come l'esternalizzazione dei tributi. In via eccezionale questa settimana Mazza e panella avrà una doppia uscita: quindi vi aspetto domani per una seconda puntata (le chicche sono talmente tante che tutte insieme non ci andavano…)