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Mazza e panella

Firma e controfirma, come pacco e contropacco?

Mazza e panella di Giovanni Ronco

La settimana scorsa vi anticipammo che vari consiglieri comunali, ricevuto l'ormai famoso Documento bottariano, si sono messi seduti alla loro bella scrivania, con penna, carta e calamaio, le maniche alzate e gli occhiali sul naso, per intervenire con integrazioni, postille, aggiunte, al già corposo scritto. Le notizie sulla "raccolta firme" pro documento, non sono però buone per Bottaro ed il suo entourage.

Dalla nostra tribuna con vista Palazzo c'è una visione un po' demoralizzante, rispetto ai proclami ed alle festanti speranze dello stesso per una ricandidatura, ma soprattutto per coloro i quali intravvedono possibilità di diventare vice – sindaco e/o futuro presidente del consiglio, nel 2020. Gente che può sperare solo nella magagne di un centro – destra lacerato, con schegge impazzite e che si fanno i conti in tasca, che potrebbero far confluire i loro voti sul candidato del centro – sinistra, pur di far saltare i piani dell'attuale gruppo che gestisce ufficialmente quella parte politica. Una magagna grande così che rischia di costituire un "conto senza oste" grande così: l'opinione pubblica, la gran maggioranza dei cittadini è nauseata dalla conduzione di quest'ultimo governo e di questo genere di accordi sottobanco tra gente che noi crediamo non abbia più nulla da dare e da dire per questa città, sia da destra che da sinistra.

E' un avvertimento che vi mando oggi, cari cittadini: ci stanno provando. Ieri, nel recente passato, l'intervento della Magistratura mandò a casa un governo; oggi e nel futuro prossimo, si profila il rafforzamento di un'altra istituzione che potrebbe spegnere i sogni di gloria e magagna di una classe dirigente mediocre e inconcludente. Che non ha portato frutto a questa città: la forza di un'istituzione da troppo tempo imbambolata e fatalista, pronta a subire ogni forma di prepotenza da parte di un potere pallido e chiuso nel proprio orticello.

Da questa tribuna abbiamo una visione dell'attuale amministrazione alquanto sconfortante: sembra che ogni settimana cerchino d'inventarsi qualcosa per rimanere a galla un altro po': prima un rimpasto al ribasso, non certo migliorativo, ma con funzione conservativa del pallido potere; poi una circolare mandata sul lungomare (per una città di mare in effetti un evento storico, da celebrare con video e sottofondo musicale in stile filmino da matrimonio); poi la storiaccia del documento; poi qualche tristo stalker, pure un po' dilettante, contro i giornalisti liberi (dilettante perché scrive talmente tanti post, che finisce pure per dimenticare quanto vergato due giorni prima e rotolando nella contraddizione, fra le risate del web); stalker che sperano nella ricandidatura bottariana, che porti qualche buon risultato, tipo una poltrona da vicesindaco e che per accreditarsi, sparano il loro "ruscelletto" d'insulti, che ovviamente non scompone chi è abituato ad essere un giornalista libero. Sullo sfondo, al di là di queste tristi storie, ecco lo stridore del primo intento bottariano: raccogliere le firme sul suo documento di tutti i consiglieri (19) per andare avanti. In verità al momento, fonti di partito ci segnalano che all'appello mancherebbero alcune firme, ben 7.

Sarebbe partito pure qualche sms da parte di responsabili di partito: "Se non firmate, il sindaco si dimette al prossimo consiglio". In effetti il sindaco potrebbe dimettersi come magari non farlo e limitarsi ad un azzeramento della Giunta. La situazione è liquida; sul documento sospeso tra chi ha firmato e chi no, si gioca anche la "faccia" del Sindaco. Proclama sfracelli se non firmano tutti, poi le firme non sono 19 e che fa? Ma io vorrei sapere una cosa che stavolta ignoro: ma chi è il genio spompato, che ha suggerito questa soluzione da "vicolo cieco" per il sindaco? Mettere sul piatto un documento, rimanendo per giorni in sospeso sulla "firma non firma" di questo o di quello … In politica ti dovresti sedere ad un tavolo e dire: signori voglio raggiungere questi tre obiettivi e me lo dimostrate in consiglio a carte scoperte, non con queste trovate- mezzuccio, con questa raccolta firme, che teoricamente potrebbe andare avanti all'infinito, se non si decide di soprassedere, salvarsi il sedere ancora una volta e far sparire il documento. Una raccolta firme che così potrebbe assomigliare alla raccolta punti della Esso o della Parmalat. Una ricerca di chiarezza che i mestieranti della politica possono sempre trasformare in un piccolo stillicidio. Prendiamo la questione delle "integrazioni": un consigliere qualche giorno fa già parlava così: "Ce cus è nu contratt, com è ditt' idd (il sindaco, nda) l'agghie firmè ie', ma l'ava firmè pur idd ( sempre il sindaco)".

Lo schietto brav'uomo si riferiva al fatto che oltre alle firme dei consiglieri, si vorrebbe la controfirma del sindaco sulle stesse integrazioni. Già è un documento zeppo di roba che non crediamo si possa realizzare in un anno e dieci mesi (cosa che disse anche il sindaco stesso nella famosa riunione di cui, in esclusiva, vi raccontammo) figuriamoci cosa diventerebbe con le integrazioni dei consiglieri. Siamo riusciti a sapere, ad esempio che, dopo il neo matrimonio tra Daniele Santoro e Luigi Cirillo, nel documento confluisce anche il regolamento sulla Ludopatia realizzato da Daniele di Trani Sociale. Detto questo chiudiamo dicendo che, da una fuga di notizie in seno alla maggioranza, potrebbe esserci un ennesimo segnale di disagio da parte di una fetta di consiglieri di maggioranza, che potrebbero non presentarsi in prima convocazione al prossimo consiglio, insomma, il solito atto simbolico, più che altro. Ieri infine parlammo della mozione dei 5 Stelle sulla questione Guadagnuolo Amiu codice etico, che a quanto ci risulta al momento non è stato ancora inserito fra i punti all' ordine del giorno.

Magari se si riesce invece, come fatto in passato per altri punti inseriti all'ultimo momento, a porre questa mozione nell'Odg, magari possiamo renderci conto di chi, fra i consiglieri, specie di maggioranza, ha intenzione coi fatti, e non solo a parole, come fatto da qualcuno, di mandare a casa lo stesso Guadagnuolo. Almeno in qualche occasione una prova di maturità, (tra documenti ed espedienti per campà, tra post in stile "Bagaglino di ritono", con qualche attricetta che cerca di nuovo la ribalta, in stile Milly D'Abbraccio, alla prima occasione utile, con testi scritti da Barbara D'Urso e Malgiolio) non farebbe poi male.
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