Mazza e panella
Il collante dell'estate
MAZZA E PANELLA di Giovanni Ronco
mercoledì 16 agosto 2017
Tu non rompi me. Io non rompo te. Tu fai un favore a me. Lui fa un favore a te. Lui viene e vota e poi becca incarico. Lei viene pure in consiglio e si astiene. Tu non rompi e se eri dissidente avrai il tuo ritorno, sotto forma di poltroncina (e magari, come successo due settimane fa, senza nemmeno avvisare i consiglieri interessati, che vennero a sapere del "premio" da un articolo del sottoscritto: la Mazza e Panella edizione straordinaria che svelò l'accordone ad ampio spettro e ad ampio culo -dei poltronisti-, per tenere tutti buoni ed andare avanti, in muto e religioso silenzio, come nella processione della Festa di san Nicola di più basso profilo degli ultimi 30 anni. C'è un circolo vizioso che si sta creando nella politica tranese.
Un misto di silenzi dinanzi a problemi urgenti (ambiente, decoro della città e di un centro storico "insultato" e non protetto – ricordiamo che fu nominato anche un consigliere comunale con delega specifica, ossia Luigi Cirillo) e grande attivismo per cercare di accontentare le pulsioni da poltrona. Il collante dell'estate è quello. Non fa niente che c'è il silenzio sull'ennesima sfida: il tendone sul balcone della casa di Bovio; non fa niente che non s'è ancora capito cosa si voglia fare della discarica (quindi della salute dei cittadini) e dei vertici delle aziende municipalizzate; non fa niente che abbiamo assessori che nelle loro attività personali commerciali dichiarano fallimento (poi ci pensa la politica a risarcirli); non fa niente che si sia abbandonato il percorso primigenio di una Giunta tecnica e fatta di persone competenti, volte a non farsi condizionare dalle pressioni politiche, per una spartizione da Manuale Cencelli (che non si è nemmeno tanto buoni ad usare, visto l'analfabetismo istituzionale di molte componenti sul tristo proscenio).
L'importante è che si vada avanti. Con una cremina per l'estate di sicura efficacia; un dopo sole che poi è il collante per tenere tutti uniti quando bisogna votare i provvedimenti. Ancora fino a due settimane fa, sappiamo di un consigliere che minacciava di non votare gli equilibri di bilancio, se non fosse stata esaudita la sua richiesta da AmeAladino: naturalmente l'assessore. E pensare che un giorno il futuro primo cittadino, fresco di vittoria alle Primarie sussurrava: "Al primo ricatto mi dimetterò, denunciando i ricattatori in piazza". Cosa ci siamo persi? Ah, niente, poi è uscito sul mercato questo collante miracoloso, questa cremina inebriante, profumata ed arrapante.
PS: ricordo ad alcune componenti dell'ex centrodestra al governo, specie l'ultimo "squadrone", che non consento loro di esaltarsi dinanzi ad articoli come questo: ricordiamo che anche nella loro ultima esperienza di governo fioccarono le consulenze ad amici, incarichi a mogli di consiglieri, ricatti ed appostamenti nei confronti del sindaco, litanie e preci per ottenere assessorati, più varie ed eventuali che risparmiamo per carità di patria, a cominciare dai famosi accordi per incroci di poltrone. Quelli errarono e lo ricordiamo ai cittadini. Ma questi hanno perseverato, dopo aver promesso cambiamento. E la cremina così usata è diabolicamente urticante.
Un misto di silenzi dinanzi a problemi urgenti (ambiente, decoro della città e di un centro storico "insultato" e non protetto – ricordiamo che fu nominato anche un consigliere comunale con delega specifica, ossia Luigi Cirillo) e grande attivismo per cercare di accontentare le pulsioni da poltrona. Il collante dell'estate è quello. Non fa niente che c'è il silenzio sull'ennesima sfida: il tendone sul balcone della casa di Bovio; non fa niente che non s'è ancora capito cosa si voglia fare della discarica (quindi della salute dei cittadini) e dei vertici delle aziende municipalizzate; non fa niente che abbiamo assessori che nelle loro attività personali commerciali dichiarano fallimento (poi ci pensa la politica a risarcirli); non fa niente che si sia abbandonato il percorso primigenio di una Giunta tecnica e fatta di persone competenti, volte a non farsi condizionare dalle pressioni politiche, per una spartizione da Manuale Cencelli (che non si è nemmeno tanto buoni ad usare, visto l'analfabetismo istituzionale di molte componenti sul tristo proscenio).
L'importante è che si vada avanti. Con una cremina per l'estate di sicura efficacia; un dopo sole che poi è il collante per tenere tutti uniti quando bisogna votare i provvedimenti. Ancora fino a due settimane fa, sappiamo di un consigliere che minacciava di non votare gli equilibri di bilancio, se non fosse stata esaudita la sua richiesta da AmeAladino: naturalmente l'assessore. E pensare che un giorno il futuro primo cittadino, fresco di vittoria alle Primarie sussurrava: "Al primo ricatto mi dimetterò, denunciando i ricattatori in piazza". Cosa ci siamo persi? Ah, niente, poi è uscito sul mercato questo collante miracoloso, questa cremina inebriante, profumata ed arrapante.
PS: ricordo ad alcune componenti dell'ex centrodestra al governo, specie l'ultimo "squadrone", che non consento loro di esaltarsi dinanzi ad articoli come questo: ricordiamo che anche nella loro ultima esperienza di governo fioccarono le consulenze ad amici, incarichi a mogli di consiglieri, ricatti ed appostamenti nei confronti del sindaco, litanie e preci per ottenere assessorati, più varie ed eventuali che risparmiamo per carità di patria, a cominciare dai famosi accordi per incroci di poltrone. Quelli errarono e lo ricordiamo ai cittadini. Ma questi hanno perseverato, dopo aver promesso cambiamento. E la cremina così usata è diabolicamente urticante.