Mazza e panella
Il record dell'estate tranese? La raccolta differenziata al 23%
Mazza e panella di Giovanni Ronco
martedì 21 agosto 2018
0.23
Non riusciamo ad uscirne. Non si scioglie un nodo che ci trasciniamo da anni. Una battaglia contro l'incivilta'? Contro la pigrizia? Non sappiamo più come classificarla.
Se da un lato le istituzioni non fanno nulla per incentivare questa "macchina", che tutti dovremmo contribuire a far girare, i cittadini dal canto loro arrivano al record di questa estate da "strombazzare" sui media e sui social: il 23 per cento di raccolta differenziata. Un dato di cui andare fieri? Con la Tari tra le più alte d' Italia, con nemmeno uno straccio d'incentivo per invogliare (sui social ammiriamo le varie trovate che girano per l'Europa civilizzata, a cominciare dalle evolute macchinette mangia plastica) con quella pigrizia auto distruttiva, quel fatalismo che sembra uscito da un romanzo verghiano, continuiamo a restare una città arretrata, a cominciare, e non solo, dalla sfera ambientale.
Il 23 per cento é dato in verità sconfortante e la parola " record" suona in verità come ennesimo triste sberleffo di fine estate. Dopo tre anni di un governo che aveva puntato su raccolta differenziata spinta, approvato la strategia di Rifiuti Zero, assicurato una svolta anche e soprattutto per la tutela ambientale, quel numero ancora tanto basso, l'inesistenza d'incentivi, unico modo per smuovere i tranesi, resta embelma di sconforto per noi e soprattutto per il nostro portafoglio: con la raccolta differenziata a questi livelli non abbiamo speranze di pagare meno la famigerata Tari in futuro.
Si lascino perdere bidoni e bidoncini e si faccia una raccolta porta a porta con ogni giorno dedicato ad un elemento e gli addetti che ogni notte raccolgono di portone in portone. Con tutto il personale che si sta assumendo in Amiu , le braccia non mancano.
Se da un lato le istituzioni non fanno nulla per incentivare questa "macchina", che tutti dovremmo contribuire a far girare, i cittadini dal canto loro arrivano al record di questa estate da "strombazzare" sui media e sui social: il 23 per cento di raccolta differenziata. Un dato di cui andare fieri? Con la Tari tra le più alte d' Italia, con nemmeno uno straccio d'incentivo per invogliare (sui social ammiriamo le varie trovate che girano per l'Europa civilizzata, a cominciare dalle evolute macchinette mangia plastica) con quella pigrizia auto distruttiva, quel fatalismo che sembra uscito da un romanzo verghiano, continuiamo a restare una città arretrata, a cominciare, e non solo, dalla sfera ambientale.
Il 23 per cento é dato in verità sconfortante e la parola " record" suona in verità come ennesimo triste sberleffo di fine estate. Dopo tre anni di un governo che aveva puntato su raccolta differenziata spinta, approvato la strategia di Rifiuti Zero, assicurato una svolta anche e soprattutto per la tutela ambientale, quel numero ancora tanto basso, l'inesistenza d'incentivi, unico modo per smuovere i tranesi, resta embelma di sconforto per noi e soprattutto per il nostro portafoglio: con la raccolta differenziata a questi livelli non abbiamo speranze di pagare meno la famigerata Tari in futuro.
Si lascino perdere bidoni e bidoncini e si faccia una raccolta porta a porta con ogni giorno dedicato ad un elemento e gli addetti che ogni notte raccolgono di portone in portone. Con tutto il personale che si sta assumendo in Amiu , le braccia non mancano.