Mazza e panella
La dura vita del portavoce ai tempi dell'ultimo Bottaro
Mazza e panella di Giovanni Ronco
martedì 4 giugno 2019
7.13
Ho letto del bando indetto per un nuovo portavoce a nome dell'Amministrazione, nell'ultimo tratto di mandato. È vero che il professionista che verrà nominato farà capo direttamente al sindaco, ma sinceramente non vorrei essere nei panni del collega o presumibilmente tale, che occuperà quel posto delicato.
Nel tratto finale di cammino da raccontare da parte del futuro portavoce c'è il "chiancone" dell'inchiesta giudiziaria di cui sappiamo, i ricci acuminati, mezzi pieni e mezzi vacanti, delle lotte intestine permanenti nella maggioranza stessa; le bomboniere tarocche di consiglieri che chiedono teste di presidenti; le scimmie sulla spalla degli ex assessori sul piede di guerra ( ora possiamo dire che, una volta fuori dalla Giunta, la loro posizione d'opposizione è legittima, pensiamo a Tommaso Laurora, che va a comporre il variegato ed inedito mosaico di schegge e tessere d'opposizione a Bottaro); e ancora le divagazioni "felliniane" degli assessori con l'addetto stampa personale, tipo gadget personalizzato, tascabile; i neo supporter più o meno occulti, che vengono dal centro destra che costituiscono un'ulteriore anomalia, una parte teatrale nella perfomance surreale di questo fine mandato.
Ditemi come deve sentirsi, in questo "Circus", a cui nemmeno l'Inter ai tempi Cuper, nemmeno le antologie di Stanlio e Ollio possono tener testa, il futuro portavoce di questa amministrazione. Solidarietà incondizionata a colui che dovrà cantare le gesta dell'armi, delle donne e dei cavalieri, dell'ultima cavalcata di Botraro e dei suoi "cavallini" da luna park.
Nel tratto finale di cammino da raccontare da parte del futuro portavoce c'è il "chiancone" dell'inchiesta giudiziaria di cui sappiamo, i ricci acuminati, mezzi pieni e mezzi vacanti, delle lotte intestine permanenti nella maggioranza stessa; le bomboniere tarocche di consiglieri che chiedono teste di presidenti; le scimmie sulla spalla degli ex assessori sul piede di guerra ( ora possiamo dire che, una volta fuori dalla Giunta, la loro posizione d'opposizione è legittima, pensiamo a Tommaso Laurora, che va a comporre il variegato ed inedito mosaico di schegge e tessere d'opposizione a Bottaro); e ancora le divagazioni "felliniane" degli assessori con l'addetto stampa personale, tipo gadget personalizzato, tascabile; i neo supporter più o meno occulti, che vengono dal centro destra che costituiscono un'ulteriore anomalia, una parte teatrale nella perfomance surreale di questo fine mandato.
Ditemi come deve sentirsi, in questo "Circus", a cui nemmeno l'Inter ai tempi Cuper, nemmeno le antologie di Stanlio e Ollio possono tener testa, il futuro portavoce di questa amministrazione. Solidarietà incondizionata a colui che dovrà cantare le gesta dell'armi, delle donne e dei cavalieri, dell'ultima cavalcata di Botraro e dei suoi "cavallini" da luna park.