Mazza e panella
La farsa della discarica. La pummarola bottariana
Mazza e panella di Giovanni Ronco, puntata #19
martedì 17 gennaio 2017
C'è un solo termine che può ben descrivere la storia della discarica: farsa. Il dissequestro immediato concesso dalla magistratura, su richiesta urgente del sindaco, sarebbe stato propedeutico ad un inizio subitaneo dei lavori di bonifica. Io giudice ti dissequestro la discarica, perché tu Comune cominci i lavori. Di questi ultimi però non c'è traccia e, come abbiamo appreso dall'intervento della consigliera Cinquepalmi di "Trani a Capo", sembra che non sia stato consegnato nessun progetto scritto riguardante la pianificazione e le fasi dei lavori della bonifica stessa.
Un cittadino nostro lettore ci ha pure contattato per chiedere se la magistratura avrebbe potuto concedere il dissequestro, senza che ci fosse il succitato documento scritto inerente il progetto dei lavori. Quesiti che si sommano insieme alla forte ansia creata in città dagli ultimi dati che rivelano un innalzamento dei valori delle sostanze nocive alla salute dei cittadini. Sull'impegno dei soldi che sarebbero serviti già per la bonifica, soldi pubblici, come afferma la consigliera di Trani a Capo, rimando ancora all'intervento di Maria Grazia Cinquepalmi.
Ciò che ci turba è inoltre, al di là dell'ansia strisciante da web e ad di là delle uniche componenti socio politiche che realmente cercano di allertare la comunità (Movimento 5 Stelle, Trani a Capo, Comitato Bene Comune) è la poca reattività all'argomento della cittadinanza, della massa della popolazione, dinanzi al problema ecologico più grave di sempre nella storia di Trani. Non ci sono manifestazioni di piazza ed aspettiamo la protesta delle associazioni ambientaliste, anche di quelle governative, anche di quelle, come movimenti politici, che vedono nei loro gruppi rappresentanti istituzionali. L'assessore regionale Santorsola nella sua Lettera alla Befana ha scritto un pensiero che mi ha lasciato a dir poco perplesso. Santorsola scrive, testuale: " Non c'è stato consiglio comunale o articolo di giornale nel quale, in merito a questi problemi (fa un elenco in cui include la discarica, nda) non si alludesse ad una mia corresponsabilità nelle scelte che, ogni giorno, l'amministrazione comunale, a mia insaputa ( SIC !), operava". Non capiamo se questa sia un'accusa velata alla stessa amministrazione rea di non aver tenuto un contatto con lo stesso Santorsola o se dobbiamo veramente pensare che l'assessore regionale, competente di discariche e ambiente, non di caccia alla volpe, si ritrovi davanti provvedimenti presi "a sua insaputa", dall'amministrazione della sua città, proprio lei, proprio lui, in materia discarica, che è quella che ci sta più a cuore. Come è possibile che l'istituzione di base, locale, che ha la fortuna, grazie ai voti dei cittadini, di avere un interlocutore privilegiato, come un assessore regionale, di interfacciarsi con questo e dando un'accelerata alle soluzioni, operare all'insaputa di questo? E , viceversa, come è possibile che l'assessore, che da quel "seno" politico viene e che ha "munto" da quella parte (e non solo da quella) i voti per andare in Regione, scriva alla Befana e a noi cittadini e al Sindaco, che vengono presi provvedimenti a sua insaputa, senza che lui stesso cerchi un contatto con l'amministrazione?
I cittadini tranesi ora PRETENDONO che tutti gli amministratori, locali, provinciali, regionali, di condominio e di sottoscala, si attivino perché la discarica venga chiusa definitivamente e per davvero, anche secondo i termini burocratici di legge (vedi ancora Maria GC) e si proceda, SENZA continuare con questa snervante melina, alla bonifica del nostro disastrato territorio.
Finalmente è tornato Beppe Corrado, ormai ex Brascioletto, dopo il dimagrimento. Dopo aver spergiurato che, per la sua storia personale e politica, mai avrebbe potuto avere a che fare col PD, eccolo "pizzicato" durante il congresso "fantasma" o meglio "citt' e citt'" come si dice da queste parti, del PD provinciale e visto parlottare con vari esponenti. Escludendo che si fosse trovato lì per un aperitivo al volo, che ci faceva un componente dell'opposizione tranese, durante un congresso, seppur provinciale, del partito di maggioranza, sempre tranese? Era il fantasma di Corrado, nel congresso fantasma?
Centro destra tranese alle prove del ballo delle debuttanti. Si lavora già da un po' per unire tutti, si lavora per trovare una leadership futura: certi giorni sembra tutto più chiaro, altri giorni si brancola nel buio. Stabilito che ci sarebbe un'intesa di massima tra Lima , De Toma e Florio quindi tra Forza Italia , Fratelli d'Italia e Cor, stabilito che altre "anime" potrebbero convergere in un progetto serio ed unificante (Uva e la sua futura lista civica, a meno che non mantenga l'idea di correre da sola, quanto meno per assicurarsi un seggio in consiglio, Noi con Salvini – il segretario Gianni Biancofiore tenne a precisarci che si sarebbe seduto ad un tavolo di centro destra solo quando avrebbe visto unità d'intenti e serietà politica- e la stessa futura lista civica con Sotero e Loconte – a meno che non restino dell'idea di candidare, per conto loro, con due, tre liste a supporto, Domenico Tolomeo, come da noi già anticipato), non si capisce se a partire da Lima e De Toma soprattutto, si punti ad un futuro candidato sindaco proveniente dalla società civile (nei giorni scorsi sarebbe pure circolato il nome, ancora non confermato, di un noto avvocato tranese, sarebbe l'ennesimo, di cui per ora non sveliamo il nome) o ad un'organizzazione interna che, passando dalle primarie, mandi a fare il candidato uno di loro: Lima, De Toma, Uva. Questo qualora andassero bruciati, il che sotto sotto forse non dispiacerebbe in fin dei conti ai diretti interessati, "professionisti" della politica, vari nomi della suddetta società civile. Condizione, questa, più volte auspicata da colui che potrebbe essere il Padre Nobile del riassetto del centro- destra, con benedizione e appoggio dall'esterno, cioè Pinuccio Tarantini, fiero oppositore della commistione tra politica e società civile e deciso propugnatore della politica fatta dai professionisti della stessa. Quindi che fanno? Credo che il "popolo" del centro- destra, che a Trani è, di fatto, maggioranza, salvo sbandate temporanee, (Bottaro in fin dei conti è una personalità "di destra", diciamocelo) abbia diritto ad essere informato.
Ultim'ora: ancora prendendo spunto da una nota di Maria Grazia Cinqueplami (oggi è il Cinquepalmi day?) circa la questione ascensore rotta alla D'Annunzio, c'è una "complicanza" in vista. Due mesi fa, ci spiega un addetto ai lavori, un tecnico, durante manutenzione ordinaria aveva segnalato il problema l'ascensore tramite manutenzione ordinaria . L'iter per arrivare alla soluzione del problema partì, quindi vi era stata la previsione per un impegno di spesa, ma è rimasto bloccato a Palazzo di città. Dopo due mesi il problema è esploso impedendo all'alunna in questione di frequentare regolarmente le lezioni ed è successo quanto le cronache ci raccontano . Nel pomeriggio di ieri una nota FB di Fabrizio Ferrante, ripresa dai media locali, stigmatizzava l'accaduto e ricordava che " c'erano assurde lentezze burocratiche per cui si stava adoperando l'assessore Ciliento" e concludendo che "chi sbaglia deve pagare"; a tal proposito il segretario del PD Amoruso ha convocato per domani una riunione straordinaria per discutere sulla questione della scuola ( l'ascensore sarebbe funzionante ma ancora priva della chiamata d'emergenza) e di post e articoli da parte di componenti del partito, pubblicabili solo dopo il suo assenso (era una delle condizioni poste a suo tempo, giustamente, onde evitare il caos assoluto); alcuni componenti della maggioranza si sarebbero lamentati del fatto che lo stesso Ferrante sia intervenuto sulla questione, perché "non ne avrebbe avuto titolo"; altri componenti della maggioranza, come lo stesso Ferrante, hanno fatto sapere che "ritengono responsabili gli uffici di Palazzo e quindi chiedono che a pagare siano i responsabili del settore di competenza" e che "se si crea un disservizio tanto grande su una questione risolvibile in poco tempo, non osano immaginare cosa potrebbe accadere dinanzi a problemi più grandi e complessi". Sì ma su questo non è il "padrone di casa" ovvero il sindaco che deve fare tirate d'orecchie? Metaforizzando: se si rompe l'ascensore a casa mia interviene l'amministratore del condominio, non i portinai o il postino. Chiudiamo con un'annotazione sacrosanta di un componente della stessa maggioranza, che credo sia il sigillo confacente a tutta la storia: "Ma io la prossima volta farò il consigliere d'opposizione … Non è possibile che tutto questo putiferio sull'ascensore si scateni da parte della maggioranza, dopo la nota di una consigliera d'opposizione; siamo noi che avremmo dovuto monitorare prima situazioni come queste e cercare di risolverle, in quanto siamo al governo". Bravo, io a questo lo farei sindaco domani. Praticamente fa notare, il brav'uomo, che non si può "campare" politicamente, all'ombra degli interventi dell'opposizione, andando a rimorchio della Cinquepalmi di turno. Invece di "andare a comandar", loro vanno "a rimorchiar" (le soluzioni di governo). Avviso al marito di Maria Grazia, il signor Romanelli: rimorchiar in senso politico, intellettuale. Maria Grazia crea, la maggioranza conserva ( e attacca componenti della stessa). Come la Cirio d'un tempo. Pummarola in salsa bottariana.
Un cittadino nostro lettore ci ha pure contattato per chiedere se la magistratura avrebbe potuto concedere il dissequestro, senza che ci fosse il succitato documento scritto inerente il progetto dei lavori. Quesiti che si sommano insieme alla forte ansia creata in città dagli ultimi dati che rivelano un innalzamento dei valori delle sostanze nocive alla salute dei cittadini. Sull'impegno dei soldi che sarebbero serviti già per la bonifica, soldi pubblici, come afferma la consigliera di Trani a Capo, rimando ancora all'intervento di Maria Grazia Cinquepalmi.
Ciò che ci turba è inoltre, al di là dell'ansia strisciante da web e ad di là delle uniche componenti socio politiche che realmente cercano di allertare la comunità (Movimento 5 Stelle, Trani a Capo, Comitato Bene Comune) è la poca reattività all'argomento della cittadinanza, della massa della popolazione, dinanzi al problema ecologico più grave di sempre nella storia di Trani. Non ci sono manifestazioni di piazza ed aspettiamo la protesta delle associazioni ambientaliste, anche di quelle governative, anche di quelle, come movimenti politici, che vedono nei loro gruppi rappresentanti istituzionali. L'assessore regionale Santorsola nella sua Lettera alla Befana ha scritto un pensiero che mi ha lasciato a dir poco perplesso. Santorsola scrive, testuale: " Non c'è stato consiglio comunale o articolo di giornale nel quale, in merito a questi problemi (fa un elenco in cui include la discarica, nda) non si alludesse ad una mia corresponsabilità nelle scelte che, ogni giorno, l'amministrazione comunale, a mia insaputa ( SIC !), operava". Non capiamo se questa sia un'accusa velata alla stessa amministrazione rea di non aver tenuto un contatto con lo stesso Santorsola o se dobbiamo veramente pensare che l'assessore regionale, competente di discariche e ambiente, non di caccia alla volpe, si ritrovi davanti provvedimenti presi "a sua insaputa", dall'amministrazione della sua città, proprio lei, proprio lui, in materia discarica, che è quella che ci sta più a cuore. Come è possibile che l'istituzione di base, locale, che ha la fortuna, grazie ai voti dei cittadini, di avere un interlocutore privilegiato, come un assessore regionale, di interfacciarsi con questo e dando un'accelerata alle soluzioni, operare all'insaputa di questo? E , viceversa, come è possibile che l'assessore, che da quel "seno" politico viene e che ha "munto" da quella parte (e non solo da quella) i voti per andare in Regione, scriva alla Befana e a noi cittadini e al Sindaco, che vengono presi provvedimenti a sua insaputa, senza che lui stesso cerchi un contatto con l'amministrazione?
I cittadini tranesi ora PRETENDONO che tutti gli amministratori, locali, provinciali, regionali, di condominio e di sottoscala, si attivino perché la discarica venga chiusa definitivamente e per davvero, anche secondo i termini burocratici di legge (vedi ancora Maria GC) e si proceda, SENZA continuare con questa snervante melina, alla bonifica del nostro disastrato territorio.
Finalmente è tornato Beppe Corrado, ormai ex Brascioletto, dopo il dimagrimento. Dopo aver spergiurato che, per la sua storia personale e politica, mai avrebbe potuto avere a che fare col PD, eccolo "pizzicato" durante il congresso "fantasma" o meglio "citt' e citt'" come si dice da queste parti, del PD provinciale e visto parlottare con vari esponenti. Escludendo che si fosse trovato lì per un aperitivo al volo, che ci faceva un componente dell'opposizione tranese, durante un congresso, seppur provinciale, del partito di maggioranza, sempre tranese? Era il fantasma di Corrado, nel congresso fantasma?
Centro destra tranese alle prove del ballo delle debuttanti. Si lavora già da un po' per unire tutti, si lavora per trovare una leadership futura: certi giorni sembra tutto più chiaro, altri giorni si brancola nel buio. Stabilito che ci sarebbe un'intesa di massima tra Lima , De Toma e Florio quindi tra Forza Italia , Fratelli d'Italia e Cor, stabilito che altre "anime" potrebbero convergere in un progetto serio ed unificante (Uva e la sua futura lista civica, a meno che non mantenga l'idea di correre da sola, quanto meno per assicurarsi un seggio in consiglio, Noi con Salvini – il segretario Gianni Biancofiore tenne a precisarci che si sarebbe seduto ad un tavolo di centro destra solo quando avrebbe visto unità d'intenti e serietà politica- e la stessa futura lista civica con Sotero e Loconte – a meno che non restino dell'idea di candidare, per conto loro, con due, tre liste a supporto, Domenico Tolomeo, come da noi già anticipato), non si capisce se a partire da Lima e De Toma soprattutto, si punti ad un futuro candidato sindaco proveniente dalla società civile (nei giorni scorsi sarebbe pure circolato il nome, ancora non confermato, di un noto avvocato tranese, sarebbe l'ennesimo, di cui per ora non sveliamo il nome) o ad un'organizzazione interna che, passando dalle primarie, mandi a fare il candidato uno di loro: Lima, De Toma, Uva. Questo qualora andassero bruciati, il che sotto sotto forse non dispiacerebbe in fin dei conti ai diretti interessati, "professionisti" della politica, vari nomi della suddetta società civile. Condizione, questa, più volte auspicata da colui che potrebbe essere il Padre Nobile del riassetto del centro- destra, con benedizione e appoggio dall'esterno, cioè Pinuccio Tarantini, fiero oppositore della commistione tra politica e società civile e deciso propugnatore della politica fatta dai professionisti della stessa. Quindi che fanno? Credo che il "popolo" del centro- destra, che a Trani è, di fatto, maggioranza, salvo sbandate temporanee, (Bottaro in fin dei conti è una personalità "di destra", diciamocelo) abbia diritto ad essere informato.
Ultim'ora: ancora prendendo spunto da una nota di Maria Grazia Cinqueplami (oggi è il Cinquepalmi day?) circa la questione ascensore rotta alla D'Annunzio, c'è una "complicanza" in vista. Due mesi fa, ci spiega un addetto ai lavori, un tecnico, durante manutenzione ordinaria aveva segnalato il problema l'ascensore tramite manutenzione ordinaria . L'iter per arrivare alla soluzione del problema partì, quindi vi era stata la previsione per un impegno di spesa, ma è rimasto bloccato a Palazzo di città. Dopo due mesi il problema è esploso impedendo all'alunna in questione di frequentare regolarmente le lezioni ed è successo quanto le cronache ci raccontano . Nel pomeriggio di ieri una nota FB di Fabrizio Ferrante, ripresa dai media locali, stigmatizzava l'accaduto e ricordava che " c'erano assurde lentezze burocratiche per cui si stava adoperando l'assessore Ciliento" e concludendo che "chi sbaglia deve pagare"; a tal proposito il segretario del PD Amoruso ha convocato per domani una riunione straordinaria per discutere sulla questione della scuola ( l'ascensore sarebbe funzionante ma ancora priva della chiamata d'emergenza) e di post e articoli da parte di componenti del partito, pubblicabili solo dopo il suo assenso (era una delle condizioni poste a suo tempo, giustamente, onde evitare il caos assoluto); alcuni componenti della maggioranza si sarebbero lamentati del fatto che lo stesso Ferrante sia intervenuto sulla questione, perché "non ne avrebbe avuto titolo"; altri componenti della maggioranza, come lo stesso Ferrante, hanno fatto sapere che "ritengono responsabili gli uffici di Palazzo e quindi chiedono che a pagare siano i responsabili del settore di competenza" e che "se si crea un disservizio tanto grande su una questione risolvibile in poco tempo, non osano immaginare cosa potrebbe accadere dinanzi a problemi più grandi e complessi". Sì ma su questo non è il "padrone di casa" ovvero il sindaco che deve fare tirate d'orecchie? Metaforizzando: se si rompe l'ascensore a casa mia interviene l'amministratore del condominio, non i portinai o il postino. Chiudiamo con un'annotazione sacrosanta di un componente della stessa maggioranza, che credo sia il sigillo confacente a tutta la storia: "Ma io la prossima volta farò il consigliere d'opposizione … Non è possibile che tutto questo putiferio sull'ascensore si scateni da parte della maggioranza, dopo la nota di una consigliera d'opposizione; siamo noi che avremmo dovuto monitorare prima situazioni come queste e cercare di risolverle, in quanto siamo al governo". Bravo, io a questo lo farei sindaco domani. Praticamente fa notare, il brav'uomo, che non si può "campare" politicamente, all'ombra degli interventi dell'opposizione, andando a rimorchio della Cinquepalmi di turno. Invece di "andare a comandar", loro vanno "a rimorchiar" (le soluzioni di governo). Avviso al marito di Maria Grazia, il signor Romanelli: rimorchiar in senso politico, intellettuale. Maria Grazia crea, la maggioranza conserva ( e attacca componenti della stessa). Come la Cirio d'un tempo. Pummarola in salsa bottariana.