Mazza e panella
La politica dei "crepati"
Mazza e panella di Giovanni Ronco
martedì 28 maggio 2019
6.32
La scorsa settimana ha tenuto banco la crepa della gradinata, con una cassa di risonanza da parte dei social, all'indomani della segnalazione della consigliera d'opposizione Barresi. Tutti a scrutare questa fessura nella muraglia una volta gloriosa, tutti a guardare questa più o meno ampia fessura, peggio che a Sharon Stone smutandata nella mitica scena clou di Basic Instinct. Altra vita, altri arrapati.
Il problema non è la crepa, ma le crepate offerte dalla politica negli ultimi tempi ad alcuni dei suoi protagonisti. E spesso le crepe si aprono nelle "case politiche" stesse degli attori del proscenio tranese.
Prendiamo il sindaco: girano voci all'interno del Pd da parte di suoi stessi componenti, che andrebbero ad indebolire la ricandidatura di Bottaro nel 2020, dopo la vicenda dell'inchiesta: uno degli iscritti al partito sfoga ai nostri taccuini le sue perplessita': " Penso che Bottaro, secondo il regolamento del PD, non possa ricandidarsi in quanto indagato per reati contro la Pubblica Amministrazione. Anzi- rincara la dose- come fece il M5S per Guadagnuolo, che ne chiese le dimissioni in quanto indagato, anche ora qualcuno dovrebbe alzarsi in piedi per chiedere le dimissioni di Bottaro in quanto il Consiglio Comunale ha approvato la Carta di Pisa che prevede dimissioni in caso d'indagini di quella natura.
Nel frattempo un'altra crepata potrebbe arrivare per uno degli assessori "soldatino" nel senso che hanno sempre svolto il loro compito senza fare storie e con abnegazione e fedeltà a Bottaro. Eppure le vie della politica sono tortuose, oltre che infinite: a giugno, c'informano fonti attendibili, ci potrebbe essere l'addio di Lignola, che col capitolo del Consuntivo avrebbe di fatto esaurito il suo compito. Dovrebbe far spazio all'ingresso in giunta del Consigliere del Pd Leo Amoruso, che non sarebbe rimasto soddisfatto per la sua esclusione dall'ultimo rimpasto, dopo l'ultima "infornata" di consiglieri. È entrato di tutto e lui no? "E chi sono l'unico fesso?" Immaginiamo si sia chiesto pensieroso, magari seduto sul suo water, all'indomani dell'ultimo esilarante rimpasto.
Un rappresentante del PD, sempre fuoco amico, ci parla di un Amoruso "molto deluso e che rivendicherebbe anche il pessimo trattamento riservato a suo padre Nicola", non riconfermato segretario ( e visto il successore di fatto è rimpianto) e snobbato per qualsiasi altro riconoscimento dopo il lavoro svolto. In effetti si parlò di lui come possibile presidente del partito. Ora Amoruso Leo, gia' possessore del "cartellino" in capo a lui del revisore dei conti Amiu, potrebbe anche incassare a giugno l'assessorato in prima persona, ai danni di "Beniamino" Lignola.
Traballa sempre su se stesso, nonostante il dimagrimento, il Cinese di Amet Mazzilli, sempre sprovvisto di copertura politica, ma con la speranza di rimanere al suo posto in quanto chi vorrebbe farlo fuori, una consigliera, dopo averlo fatto nominare a suo tempo, sta di fatto cercando un accordo col sindaco, con un eventuale piano B di accomodamento. Questo permetterebbe forse al sindaco stesso di non toccare il Cinese da Amet, dopo l'ingresso di Paolillo da semplice consigliere, che poi verrà eletto dallo stesso CdA come AD al posto di Danisi, come da Traniviva ampiamente anticipato.
Dopo questo pasaggio il sindaco era poco incline a stravolgere ulteriormente le carte. Quindi il Cinese potrebbe salvarsi ancora.
L'ultimo crepato è Pasquale De Toma: il circus della Provincia, il boicottaggio di alcuni ex consiglieri, convocati, sconvocati, riconvocati, non presentati e poi invitati " per garbo istituzionale" , involontaria boutade, e lo stesso impaccio da sabbia mobile che sta vivendo, subendo e dimostrando in quell'inutile meandro burocratico che é la Provincia, ci fanno pensare solo una cosa: il Sagrestano ha solo due opzioni: il morto in chiesa deve rimanere coperto o scoperto? Anche in ottica futura, come possibile candidatura a sindaco per il cdx tranese, il Tritacarne della Provincia inutile , può macellare le velleità del buon Pasquale. Infatti Gargiuolo, come raccontammo la settimana scorsa, proprio negli incroci di appoggi e di potere, che si sono ampiamente manifestati nelle " conte di voti" delle Europee, è pronto a gettarsi sul cadavere come una faina. La Lega toglie, la Lega dà, insomma, specie dopo l'ennesima crepata di Forza Italia, ormai ridotta al lumicino.
Un ultimissimo crepato è il PD di Trani: ormai su 10 riunioni convocate, almeno la metà vengono rinviate per indisponibilità a partecipare. Uno "svuotamento" di idee e persino di riunioni, che una volta erano almeno il piatto forte della casa, che sta facendo sempre più pensare ad un Commissariamento, anche in vista delle elezioni del 2020 in cui ci vorrà un partito più vivo ed un segretario reattivo e capace di condurre i giochi. Anche perché si profila, oltre alla già conclamata ma già osteggiata ( vedi sopra) ambizione bottariana, la possibile candidatura a sindaco di Debora Ciliento. E con questa bomba che ride vi saluto. Ps: v'informo che nei quartieri alti del partito non si sono ancora dimenticati dei 3 consiglieri 3, che non hanno votato il Bilancio. Altra anomalia che solo a Trani si poteva vedere. E con uno di questi promosso pure assessore per uccidere il già morto gruppo degli ex dissidenti. Così, giusto per dare un colpo di revolver ad un altro cadavere già freddo. Amedeo Savastano , prossimo personaggio in Gomorra 5.
Il problema non è la crepa, ma le crepate offerte dalla politica negli ultimi tempi ad alcuni dei suoi protagonisti. E spesso le crepe si aprono nelle "case politiche" stesse degli attori del proscenio tranese.
Prendiamo il sindaco: girano voci all'interno del Pd da parte di suoi stessi componenti, che andrebbero ad indebolire la ricandidatura di Bottaro nel 2020, dopo la vicenda dell'inchiesta: uno degli iscritti al partito sfoga ai nostri taccuini le sue perplessita': " Penso che Bottaro, secondo il regolamento del PD, non possa ricandidarsi in quanto indagato per reati contro la Pubblica Amministrazione. Anzi- rincara la dose- come fece il M5S per Guadagnuolo, che ne chiese le dimissioni in quanto indagato, anche ora qualcuno dovrebbe alzarsi in piedi per chiedere le dimissioni di Bottaro in quanto il Consiglio Comunale ha approvato la Carta di Pisa che prevede dimissioni in caso d'indagini di quella natura.
Nel frattempo un'altra crepata potrebbe arrivare per uno degli assessori "soldatino" nel senso che hanno sempre svolto il loro compito senza fare storie e con abnegazione e fedeltà a Bottaro. Eppure le vie della politica sono tortuose, oltre che infinite: a giugno, c'informano fonti attendibili, ci potrebbe essere l'addio di Lignola, che col capitolo del Consuntivo avrebbe di fatto esaurito il suo compito. Dovrebbe far spazio all'ingresso in giunta del Consigliere del Pd Leo Amoruso, che non sarebbe rimasto soddisfatto per la sua esclusione dall'ultimo rimpasto, dopo l'ultima "infornata" di consiglieri. È entrato di tutto e lui no? "E chi sono l'unico fesso?" Immaginiamo si sia chiesto pensieroso, magari seduto sul suo water, all'indomani dell'ultimo esilarante rimpasto.
Un rappresentante del PD, sempre fuoco amico, ci parla di un Amoruso "molto deluso e che rivendicherebbe anche il pessimo trattamento riservato a suo padre Nicola", non riconfermato segretario ( e visto il successore di fatto è rimpianto) e snobbato per qualsiasi altro riconoscimento dopo il lavoro svolto. In effetti si parlò di lui come possibile presidente del partito. Ora Amoruso Leo, gia' possessore del "cartellino" in capo a lui del revisore dei conti Amiu, potrebbe anche incassare a giugno l'assessorato in prima persona, ai danni di "Beniamino" Lignola.
Traballa sempre su se stesso, nonostante il dimagrimento, il Cinese di Amet Mazzilli, sempre sprovvisto di copertura politica, ma con la speranza di rimanere al suo posto in quanto chi vorrebbe farlo fuori, una consigliera, dopo averlo fatto nominare a suo tempo, sta di fatto cercando un accordo col sindaco, con un eventuale piano B di accomodamento. Questo permetterebbe forse al sindaco stesso di non toccare il Cinese da Amet, dopo l'ingresso di Paolillo da semplice consigliere, che poi verrà eletto dallo stesso CdA come AD al posto di Danisi, come da Traniviva ampiamente anticipato.
Dopo questo pasaggio il sindaco era poco incline a stravolgere ulteriormente le carte. Quindi il Cinese potrebbe salvarsi ancora.
L'ultimo crepato è Pasquale De Toma: il circus della Provincia, il boicottaggio di alcuni ex consiglieri, convocati, sconvocati, riconvocati, non presentati e poi invitati " per garbo istituzionale" , involontaria boutade, e lo stesso impaccio da sabbia mobile che sta vivendo, subendo e dimostrando in quell'inutile meandro burocratico che é la Provincia, ci fanno pensare solo una cosa: il Sagrestano ha solo due opzioni: il morto in chiesa deve rimanere coperto o scoperto? Anche in ottica futura, come possibile candidatura a sindaco per il cdx tranese, il Tritacarne della Provincia inutile , può macellare le velleità del buon Pasquale. Infatti Gargiuolo, come raccontammo la settimana scorsa, proprio negli incroci di appoggi e di potere, che si sono ampiamente manifestati nelle " conte di voti" delle Europee, è pronto a gettarsi sul cadavere come una faina. La Lega toglie, la Lega dà, insomma, specie dopo l'ennesima crepata di Forza Italia, ormai ridotta al lumicino.
Un ultimissimo crepato è il PD di Trani: ormai su 10 riunioni convocate, almeno la metà vengono rinviate per indisponibilità a partecipare. Uno "svuotamento" di idee e persino di riunioni, che una volta erano almeno il piatto forte della casa, che sta facendo sempre più pensare ad un Commissariamento, anche in vista delle elezioni del 2020 in cui ci vorrà un partito più vivo ed un segretario reattivo e capace di condurre i giochi. Anche perché si profila, oltre alla già conclamata ma già osteggiata ( vedi sopra) ambizione bottariana, la possibile candidatura a sindaco di Debora Ciliento. E con questa bomba che ride vi saluto. Ps: v'informo che nei quartieri alti del partito non si sono ancora dimenticati dei 3 consiglieri 3, che non hanno votato il Bilancio. Altra anomalia che solo a Trani si poteva vedere. E con uno di questi promosso pure assessore per uccidere il già morto gruppo degli ex dissidenti. Così, giusto per dare un colpo di revolver ad un altro cadavere già freddo. Amedeo Savastano , prossimo personaggio in Gomorra 5.