Mazza e panella
Liste alla...Carbonara e voglia di fuga dai partiti
Mazza e panella di Giovanni Ronco
martedì 12 novembre 2019
Dunque Attilio Carbonara, come vi avevo anticipato in esclusiva circa un mese fa è ufficialmente candidato sindaco, rigorosamente con una lista civica. È un fenomeno, già visto in altre realtà locali e nazionali, anche di territori vicini a Trani. I partiti sono in crisi, il Movimento 5 Stelle che aveva fatto da momentanea valvola di sfogo a quella crisi, raccogliendo il voto di protesta, è in caduta libera e allora è di nuovo tempo di liste civiche, movimenti locali, sigle che rassicurino ancora una volta i cittadini: i partiti tradizionali, specie in ambito locale, non ispirano più fiducia: tranquillo cittadino, c'è il movimento civico, anche partito dall'ambito del quartiere, come nel caso di Carbonara, a tentare la raccolta del consenso. É un corso e ricorso storico: negli anni 90 la crisi dei partiti partori', a Trani, Cittaperta. Un'esperienza che spinse fino alla fine di quel decennio il piede sull'acceleratore del consenso fino a produrre un elezione di un sindaco: Carlo Avantario.
Ora i tempi sono cambiati e lo sfilacciamento ancor più forte del tessuto sociale e politico è ancor più accentuato. Resta da vedere fino a che punto il nuovo tentativo civico, non solo quello di Carbonara, ma almeno altri sei o sette tra quelli già dichiarati o a venire, restino immacolati rispetto ai maneggioni della politica. O meglio: restino lontani dalle tentazioni del Potere, che tanti bei progetti ha sempre ricondotto alla dura legge del compromesso e del poltronismo. In alcune realtà vicine esperienze analoghe si stanno rivelando alquanto deludenti. Trani farà eccezione? O confermerà Botraro? O tenterà ulteriori terze vie, tra un ritorno di fiamma col centro destra o altro ancora che il menù politico tranese potrebbe tirare fuori dalla sua esilarante cucina?
Ora i tempi sono cambiati e lo sfilacciamento ancor più forte del tessuto sociale e politico è ancor più accentuato. Resta da vedere fino a che punto il nuovo tentativo civico, non solo quello di Carbonara, ma almeno altri sei o sette tra quelli già dichiarati o a venire, restino immacolati rispetto ai maneggioni della politica. O meglio: restino lontani dalle tentazioni del Potere, che tanti bei progetti ha sempre ricondotto alla dura legge del compromesso e del poltronismo. In alcune realtà vicine esperienze analoghe si stanno rivelando alquanto deludenti. Trani farà eccezione? O confermerà Botraro? O tenterà ulteriori terze vie, tra un ritorno di fiamma col centro destra o altro ancora che il menù politico tranese potrebbe tirare fuori dalla sua esilarante cucina?