Mazza e panella
Nel modo in cui Amedeo annullò i nemici
Mazza e panella di Giovanni Ronco
martedì 10 settembre 2019
Come in un trattato storico classico, mi sembra possibile raffigurare una situazione etico politica molto chiara, verificatasi in questi anni a Trani.
Abbiamo notato infatti che il sindaco Amedeo, sprezzante nei confronti di un'opinione pubblica colta (in grado di cogliere certi aspetti) e confidando nell'opinione pubblica più "facilona" e grossolana, quella che non legge e s'informa solo dalla feccia social, ha portato a termine un obiettivo molto chiaro: l'eliminazione tramite discredito dei nemici, dissoltisi al primo incarico (o risoluzione di un problema) o solo ventilato, o assegnato effettivamente o promesso o ipotizzato.
Il nostro sindaco, rispetto e meglio dei predecessori, ha avuto l'abilità di annullare i suoi nemici, screditandoli e svuotandoli di ogni funzione politico sociale. Un po' la fortuna che lo ha accompagnato, con nemici che si sono fatti autogol degni del peggior Koulibaly, un po' quella faccia tosta di osare, concedendo sempre qualcosa al nemico di un tempo, lo hanno portato a fare piazza pulita.
Abbiamo visto tanti ex nemici passare sotto le insegne di Bottaro: un problema risolto di qua, un incarico promesso di là, un'ipotesi di candidatura (con poltrona a venire) e lui ci ha dimostrato come la mediocrità della classe politica tranese o gran parte di essa, viene subito smascherata ed evidenziata, come con le provette delle analisi dei laboratori, al primo segnale "radioattivo" tipico dell'ambiente: l'offerta di una poltrona, la sistemazione di un parente. Perché anche a Trani, ed AB l'ha capito benissimo, vige la regola del "tengo famiglia".
Abbiamo notato infatti che il sindaco Amedeo, sprezzante nei confronti di un'opinione pubblica colta (in grado di cogliere certi aspetti) e confidando nell'opinione pubblica più "facilona" e grossolana, quella che non legge e s'informa solo dalla feccia social, ha portato a termine un obiettivo molto chiaro: l'eliminazione tramite discredito dei nemici, dissoltisi al primo incarico (o risoluzione di un problema) o solo ventilato, o assegnato effettivamente o promesso o ipotizzato.
Il nostro sindaco, rispetto e meglio dei predecessori, ha avuto l'abilità di annullare i suoi nemici, screditandoli e svuotandoli di ogni funzione politico sociale. Un po' la fortuna che lo ha accompagnato, con nemici che si sono fatti autogol degni del peggior Koulibaly, un po' quella faccia tosta di osare, concedendo sempre qualcosa al nemico di un tempo, lo hanno portato a fare piazza pulita.
Abbiamo visto tanti ex nemici passare sotto le insegne di Bottaro: un problema risolto di qua, un incarico promesso di là, un'ipotesi di candidatura (con poltrona a venire) e lui ci ha dimostrato come la mediocrità della classe politica tranese o gran parte di essa, viene subito smascherata ed evidenziata, come con le provette delle analisi dei laboratori, al primo segnale "radioattivo" tipico dell'ambiente: l'offerta di una poltrona, la sistemazione di un parente. Perché anche a Trani, ed AB l'ha capito benissimo, vige la regola del "tengo famiglia".