Mazza e panella
Ora si ingoia tutto?
Il patto del "pdc", le sostituzioni in Consiglio, scontro totale nel Pd. Ma anche spazio a "destra"
martedì 9 maggio 2017
9.28
Il neo segretario del Pd Renzi è un leader inascoltato. Almeno a Trani. Nemmeno il tempo di richiamare all'unità che nella nostra città ricomincia la "faida" dei fratelli coltelli. Tommaso Laurora, come già anticipato nei giorni scorsi, sta cercando di mandare segnali di fumo sotto forma di post sui social a Fabrizio Ferrante e di riflesso al sindaco. Essi ricordano sostanzialmente che bisognerebbe mantenere l'impegno preso fra "gentiluomini" di dividere il mandato della presidenza del consiglio in due tronconi, se non in tre: Ferrante, Laurora stesso, ma anche Avantario (se fosse diventato vicesindaco, come sperava, il ginecologo non sarebbe rientrato nella giostra della poltrona del pdc). Post allusivi comparsi nella giornata di ieri, fanno capire che il patto, sulla parola e sulla stretta di mano, non sarà mantenuto. Sostanzialmente sappiamo che Ferrante non ha nessuna intenzione di dimettersi, anche per il motivo che ho esposto nelle Pagelle di giovedì scorso.
Renzi è un leader inascoltato. Sempre a Trani. Mi è capitato di assistere ad una diatriba dialettica tra un sostenitore della mozione Emiliano-(Caracciolo) ed uno ricollegabile a quella Orlando (Bottaro): le due parti contendevano sulla questione dei finanziamenti per la costa: il "caracciolano" rivendicava l'impegno di quest'ultimo a far arrivare soldi anche a Trani, il "bottariano" a sua volta rilanciava che il gruzzolo riservato a Trani era inferiore a tutte le altre città, Margherita di Savoia compresa, ed era grazie alla sonora incazzatura di Bottaro che si era riusciti a passare dal milioncino e mezzo riservato da Caracciolo, ai tre milioni strappati dal "suo" sindaco. Un PD unitissimo dunque direi…
Renzi è un leader inascoltato. Pure il vecchio gruppetto che all'inizio dell'avventura amministrativa, faceva capo, politicamente, al cosentino d'adozione, ha raffreddato parecchio i suoi ardori per il cugino calabrese. Come Oronzo Canà toglieva a malincuore dal campo Aristoteles e faceva entrare Crisantemo, così pure il nostro mister Calabria, dopo "l'uscita" di MaNeCo, sembra che abbia fatto entrare dalla panchina la consigliera indipendente, libera dunque di seguire qualsiasi Direzione voglia in campo, miss maglietta Trani, Cosenza, Bari, a seconda della partita … A proposito, tanto per gradire e per la cronaca: in direzione nazionale PD non ci vanno i sedicenti renziani tranesi della prima ora, ma gli ultimi saliti sul bus, vedi Mennea. Vabbè era chiaro, con il ducetto di Rignano non si scherza, mica siamo su "Trani a parte", pardon "Scherzi a parte".
Quindi come recitava Frank Underwood nella famosa serie "House of Cards" in uno degli episodi memorabili: "Ribellione su tutti i fronti". Altro che unità. Peccato che però, come ad uno schioccare di dita, l'incubo finisca. Si minaccia di tutto, si fa opposizione su Fb, da ottimi leoni da tastiera, ma quando si va in consiglio, si vota tutti a favore, tutti più o meno compatti. I leoni e le iene da post, in consiglio, o si astengono o votano a favore, con l'appoggio pure immancabile, di qualche oppositore all'acqua di rose, pronto ad un finto attacco, che poi si tramuta subito in innocua melina, floscio tiki taka, che si estrinseca in qualche astensione o qualche innocuo discorso d'opposizione in stile commedia dell'arte. "Oppositori apicaaaali", come avrebbe detto il vecchio Giggino.
Fabrizio Sotero vice coordinatore provinciale del movimento di Quagliarello, Idea. Il nome mi ricorda Enrico Beruschi che al Drive in, quando s'imbatteva in Carmen Russo, allora icona sexy con grandi tette, sussurrava al pubblico: "Carmen Russo … mi piacciono le sue idee"- e per idee si capiva a cosa si riferisse. Ma Quagliarello io lo avevo lasciato tra le braccia di Beppe Conrad, ormai personaggio letterario e non più politico, spesso evocato con nomignoli poco simpatici non più dal sottoscritto (quelli erano bei tempi) ma da cosiddetti ex riserbatiani. Ora me lo ritrovo, il Quaglia, a concedere nomine a Fabrizio "Sotterro", che stavolta, appunto, sotterra, metaforicamente, il vecchio Corrado. Lima e Todisco invitati e presenti alla performance di Idea ma con il commissario Raimondo Basettone che, stando alle sue parole, non può allearsi con chi, non eletto in consiglio, continua a sparare a zero sugli attuali consiglieri del centro – destra (cfr riferimenti, già più volte esplicitati, contro lo stesso Sotterro e Antonio Loconte – a proposito Antò, ma che "sfaccimm" di fine ha fatto Riva Destra?) L'utilitaria, con ambizioni di trasformarsi in fuori serie, messa su dalla coppia Loconte – Sotero dovrebbe tentare nel prossimo futuro elettorale un doppio colpo: Tolomeo candidato sindaco e Pinuccio Tarantini al Parlamento, chicche a metà tra il sogno e la realtà, sempre meglio comunque di un nome al mese tirato fuori dagli ambienti stessi del centro – destra, come futuro candidato sindaco. In un gioco al massacro interno che fa bene solo alle lunghe leve bottarine.
Meteo assessori: se Tommaso L. dovesse continuare a sbattere i piedi sulla balera bottariana, non solo rischierebbe di non avere la metà della poltrona di PdC, segata a metà, ma potrebbe pure perdere l'assessore di riferimento. In un rimpasto largo, che potrebbe finire nel tunnel dell'azzeramento totale e reset integrale, si andrebbe verso i 5 assessori al Pd (tutti a rischio di non riconferma gli attuali) – Di Lernia e De Michele premono da un po' per lasciare di propria volontà, causa impegni professionali- uno ai verdi (si parla di un possibile avvicendamento tra Di Gregorio e Barbara Ricci – ottima nell'ultima performance elettorale-) uno a Centro Democratico, uno a PIU' Trani, uno a Prima di tutto Trani (continuerebbe a sponsorizzare Anna Curci). Possibile non riconferma come già detto, per Bologna (sto Piano Coste aspetta a te), Ciliento, D'Agostino. Su Di Gifico, posizione interlocutoria: il nome di Curci non convincerebbe, ma al momento dovrebbe essere "rimossa" anche l'assessora dal sorriso orientaleggiante. Ottime possibilità per Vito Santoro di diventare assessore alla Cultura. Tutto dopo il consuntivo però … Nel frattempo continueranno ad ingoiare tutto?
Renzi è un leader inascoltato. Sempre a Trani. Mi è capitato di assistere ad una diatriba dialettica tra un sostenitore della mozione Emiliano-(Caracciolo) ed uno ricollegabile a quella Orlando (Bottaro): le due parti contendevano sulla questione dei finanziamenti per la costa: il "caracciolano" rivendicava l'impegno di quest'ultimo a far arrivare soldi anche a Trani, il "bottariano" a sua volta rilanciava che il gruzzolo riservato a Trani era inferiore a tutte le altre città, Margherita di Savoia compresa, ed era grazie alla sonora incazzatura di Bottaro che si era riusciti a passare dal milioncino e mezzo riservato da Caracciolo, ai tre milioni strappati dal "suo" sindaco. Un PD unitissimo dunque direi…
Renzi è un leader inascoltato. Pure il vecchio gruppetto che all'inizio dell'avventura amministrativa, faceva capo, politicamente, al cosentino d'adozione, ha raffreddato parecchio i suoi ardori per il cugino calabrese. Come Oronzo Canà toglieva a malincuore dal campo Aristoteles e faceva entrare Crisantemo, così pure il nostro mister Calabria, dopo "l'uscita" di MaNeCo, sembra che abbia fatto entrare dalla panchina la consigliera indipendente, libera dunque di seguire qualsiasi Direzione voglia in campo, miss maglietta Trani, Cosenza, Bari, a seconda della partita … A proposito, tanto per gradire e per la cronaca: in direzione nazionale PD non ci vanno i sedicenti renziani tranesi della prima ora, ma gli ultimi saliti sul bus, vedi Mennea. Vabbè era chiaro, con il ducetto di Rignano non si scherza, mica siamo su "Trani a parte", pardon "Scherzi a parte".
Quindi come recitava Frank Underwood nella famosa serie "House of Cards" in uno degli episodi memorabili: "Ribellione su tutti i fronti". Altro che unità. Peccato che però, come ad uno schioccare di dita, l'incubo finisca. Si minaccia di tutto, si fa opposizione su Fb, da ottimi leoni da tastiera, ma quando si va in consiglio, si vota tutti a favore, tutti più o meno compatti. I leoni e le iene da post, in consiglio, o si astengono o votano a favore, con l'appoggio pure immancabile, di qualche oppositore all'acqua di rose, pronto ad un finto attacco, che poi si tramuta subito in innocua melina, floscio tiki taka, che si estrinseca in qualche astensione o qualche innocuo discorso d'opposizione in stile commedia dell'arte. "Oppositori apicaaaali", come avrebbe detto il vecchio Giggino.
Fabrizio Sotero vice coordinatore provinciale del movimento di Quagliarello, Idea. Il nome mi ricorda Enrico Beruschi che al Drive in, quando s'imbatteva in Carmen Russo, allora icona sexy con grandi tette, sussurrava al pubblico: "Carmen Russo … mi piacciono le sue idee"- e per idee si capiva a cosa si riferisse. Ma Quagliarello io lo avevo lasciato tra le braccia di Beppe Conrad, ormai personaggio letterario e non più politico, spesso evocato con nomignoli poco simpatici non più dal sottoscritto (quelli erano bei tempi) ma da cosiddetti ex riserbatiani. Ora me lo ritrovo, il Quaglia, a concedere nomine a Fabrizio "Sotterro", che stavolta, appunto, sotterra, metaforicamente, il vecchio Corrado. Lima e Todisco invitati e presenti alla performance di Idea ma con il commissario Raimondo Basettone che, stando alle sue parole, non può allearsi con chi, non eletto in consiglio, continua a sparare a zero sugli attuali consiglieri del centro – destra (cfr riferimenti, già più volte esplicitati, contro lo stesso Sotterro e Antonio Loconte – a proposito Antò, ma che "sfaccimm" di fine ha fatto Riva Destra?) L'utilitaria, con ambizioni di trasformarsi in fuori serie, messa su dalla coppia Loconte – Sotero dovrebbe tentare nel prossimo futuro elettorale un doppio colpo: Tolomeo candidato sindaco e Pinuccio Tarantini al Parlamento, chicche a metà tra il sogno e la realtà, sempre meglio comunque di un nome al mese tirato fuori dagli ambienti stessi del centro – destra, come futuro candidato sindaco. In un gioco al massacro interno che fa bene solo alle lunghe leve bottarine.
Meteo assessori: se Tommaso L. dovesse continuare a sbattere i piedi sulla balera bottariana, non solo rischierebbe di non avere la metà della poltrona di PdC, segata a metà, ma potrebbe pure perdere l'assessore di riferimento. In un rimpasto largo, che potrebbe finire nel tunnel dell'azzeramento totale e reset integrale, si andrebbe verso i 5 assessori al Pd (tutti a rischio di non riconferma gli attuali) – Di Lernia e De Michele premono da un po' per lasciare di propria volontà, causa impegni professionali- uno ai verdi (si parla di un possibile avvicendamento tra Di Gregorio e Barbara Ricci – ottima nell'ultima performance elettorale-) uno a Centro Democratico, uno a PIU' Trani, uno a Prima di tutto Trani (continuerebbe a sponsorizzare Anna Curci). Possibile non riconferma come già detto, per Bologna (sto Piano Coste aspetta a te), Ciliento, D'Agostino. Su Di Gifico, posizione interlocutoria: il nome di Curci non convincerebbe, ma al momento dovrebbe essere "rimossa" anche l'assessora dal sorriso orientaleggiante. Ottime possibilità per Vito Santoro di diventare assessore alla Cultura. Tutto dopo il consuntivo però … Nel frattempo continueranno ad ingoiare tutto?