Mazza e panella
Per Amet e Amiu l’un contro l’altro armati
Un altro mattoncino per Gargiuolo. Mazza e panella di Giovanni Ronco
martedì 13 febbraio 2018
6.36
La bacchettata di Francesca Zitoli contro i vertici Amet non è passata inosservata nel panorama politico. Un esponente del centro–sinistra ci ha fatto notare nel frattempo come, in sostanza, quasi nessuno della maggioranza, tranne poche eccezioni, tra l'altro in privato, abbiano dato il loro appoggio, almeno morale, alla segnalazione della consigliera. Un fatto che potrebbe avere ripercussioni a breve e medio termine. E' tornato infatti qualcuno a farsi sentire col sindaco, perché magari operasse in una direzione simile a quella adottata con la Barresi ("sei fuori"), ma da fonti ben informate sappiamo che il primo cittadino si sia espresso in modo sfavorevole a qualsiasi tipo di azione contro Zitoli. Almeno per ora. Sapete com'è: in tempo di campagna elettorale, certe operazioni potrebbero essere davvero letali.
Lo stesso presidente dell'Amet, frutto di una nomina prettamente politica, quindi attento, dal suo punto di vista, ai rapporti di equilibrio tra le varie parti, sembra che a sua volta non abbia affatto gradito la sortita fuori programma della Zitoli. Ci saranno sviluppi sulla questione? La richiesta di accesso agli atti della giovane consigliera non promette certo nulla di buono. Vi ricordiamo che la questione riguardava la disparità di trattamento - secondo l'accusa - in seno agli aumenti al personale. Da voci di Palazzo, al di là dell'ordine "pacifista" del sindaco nei confronti di possibile fuoco amico contro, la consigliera, avrebbe vissuto con la stessa qualche momento di tensione; nemmeno lui avrebbe gradito la sortita contro un elemento organico alla maggioranza (ossia lo stesso Mazzilli): pare che ci sia stata qualche difficoltà nell'ora di ricevimento di Bottaro quando la consigliera gli ha chiesto udienza.
Il mancato incontro, pare con diniego dello stesso primo cittadino, causa altri impegni, avrebbe amareggiato, a dir poco, la consigliera. Il mancato appoggio di altri consiglieri alla Zitoli sulla questione, potrebbe suscitare un effetto "domino": molti consiglieri hanno interessi particolari e persone di riferimento nelle municipalizzate e dalla miccia accesa dalla Zitoli, potrebbe accendersi un falò che non sappiamo dove possa portare, soprattutto alla luce della molto precaria situazione "giudiziaria" inerente l'ambito Amiu. Un fuoco incrociato che si intreccia col caso Caracciolo: il gruppo che fa riferimento al politico barlettano sembra diviso tra diversi sentimenti: certezza dell'innocenza, paura per eventuali, negativi risvolti dell'inchiesta e pensierino, da parte già di qualcuno, di abbandonare la nave.
Nel centro-destra la nomina a segretario cittadino di Noi con L'Italia da parte di Roberto Gargiuolo rappresenta un altro piccolo passo avanti in quel progetto che potrebbe portare l'imprenditore tranese a candidarsi a sindaco o comunque a diventare un punto di riferimento forte per l'area moderata. Tutto questo al di là di qualche ambizioso futuro candidato che pare sia già stato da lui a chiedergli la benedizione (data, naturalmente, ma con nessuna intenzione di mollare la propria, di ambizione) e con l'idea di non fare lo stesso errore che gli capitò nell'era Riserbato, quando diventò subalterno di un gruppo dirigente che piano piano lo abbandonò. Fino alle baruffe dell'era Bottaro. Se Gargiuolo deve diventare un punto di riferimento, penso debba farlo da una posizione di forza e non di subalternità. Poi dovrà lavorare per aggregare tutti, opera già in parte avviata. O si segue questo percorso, o la destra resterà sempre dilaniata e attorcigliata intorno ai singoli protagonismi ed egoismi.
E Bottaro potrà, come si vocifera, tornare a candidarsi. Ultim'ora: Mimmo De Laurentis starebbe per lasciare il Pd per aggregarsi a Liberi e Uguali. Gli eventuali prossimi sviluppi nei prossimi giorni.
Lo stesso presidente dell'Amet, frutto di una nomina prettamente politica, quindi attento, dal suo punto di vista, ai rapporti di equilibrio tra le varie parti, sembra che a sua volta non abbia affatto gradito la sortita fuori programma della Zitoli. Ci saranno sviluppi sulla questione? La richiesta di accesso agli atti della giovane consigliera non promette certo nulla di buono. Vi ricordiamo che la questione riguardava la disparità di trattamento - secondo l'accusa - in seno agli aumenti al personale. Da voci di Palazzo, al di là dell'ordine "pacifista" del sindaco nei confronti di possibile fuoco amico contro, la consigliera, avrebbe vissuto con la stessa qualche momento di tensione; nemmeno lui avrebbe gradito la sortita contro un elemento organico alla maggioranza (ossia lo stesso Mazzilli): pare che ci sia stata qualche difficoltà nell'ora di ricevimento di Bottaro quando la consigliera gli ha chiesto udienza.
Il mancato incontro, pare con diniego dello stesso primo cittadino, causa altri impegni, avrebbe amareggiato, a dir poco, la consigliera. Il mancato appoggio di altri consiglieri alla Zitoli sulla questione, potrebbe suscitare un effetto "domino": molti consiglieri hanno interessi particolari e persone di riferimento nelle municipalizzate e dalla miccia accesa dalla Zitoli, potrebbe accendersi un falò che non sappiamo dove possa portare, soprattutto alla luce della molto precaria situazione "giudiziaria" inerente l'ambito Amiu. Un fuoco incrociato che si intreccia col caso Caracciolo: il gruppo che fa riferimento al politico barlettano sembra diviso tra diversi sentimenti: certezza dell'innocenza, paura per eventuali, negativi risvolti dell'inchiesta e pensierino, da parte già di qualcuno, di abbandonare la nave.
Nel centro-destra la nomina a segretario cittadino di Noi con L'Italia da parte di Roberto Gargiuolo rappresenta un altro piccolo passo avanti in quel progetto che potrebbe portare l'imprenditore tranese a candidarsi a sindaco o comunque a diventare un punto di riferimento forte per l'area moderata. Tutto questo al di là di qualche ambizioso futuro candidato che pare sia già stato da lui a chiedergli la benedizione (data, naturalmente, ma con nessuna intenzione di mollare la propria, di ambizione) e con l'idea di non fare lo stesso errore che gli capitò nell'era Riserbato, quando diventò subalterno di un gruppo dirigente che piano piano lo abbandonò. Fino alle baruffe dell'era Bottaro. Se Gargiuolo deve diventare un punto di riferimento, penso debba farlo da una posizione di forza e non di subalternità. Poi dovrà lavorare per aggregare tutti, opera già in parte avviata. O si segue questo percorso, o la destra resterà sempre dilaniata e attorcigliata intorno ai singoli protagonismi ed egoismi.
E Bottaro potrà, come si vocifera, tornare a candidarsi. Ultim'ora: Mimmo De Laurentis starebbe per lasciare il Pd per aggregarsi a Liberi e Uguali. Gli eventuali prossimi sviluppi nei prossimi giorni.