Mazza e panella
Piccole rese dei conti e lista "Trani Tristezza"
Mazza e panella di Giovanni Ronco
martedì 5 marzo 2019
0.24
Dunque Debora Ciliento va in assemblea nazionale PD come unica tranese, dopo l'ottima performance elettorale da primarie piddine della sua lista, Piazza Grande, correlata a Zingaretti. Come già anticipammo, buona la strategia del gruppo Bottaro che, già in fase di preparazione delle liste, riuscì a trattare con Boccia in modo tale che la tranese fosse capolista.
Niente da fare per l'altra tranese Marina Nenna nella lista Puglia per Zingaretti, con riferimento al gruppo Caracciolo, pur avendo, almeno sulla carta, il supporto di un folto gruppo di consiglieri tranesi, più tre assessori che a loro volta rappresentano un'area politica che sta cercando di prendere le distanze dal sindaco Bottaro (vedi miei articoli della scorsa settimana). L'analisi dunque è impietosa: se questo gruppo anti Bottaro ha in mente di muoversi nei prossimi mesi con degli obiettivi specifici, come ad esempio far cadere l'amministrazione, non ci sembra che la deludente performance all'interno del "gioco" delle Primarie ( 169 voti con quello che doveva essere il supporto di 8 consiglieri e tre assessori anti Bottaro) rappresenti un inizio incoraggiante.
Nell'Armata Brancaleone insomma, c'è un'anti Armatina Sbracata, velleitaria e inconcludente che parte puntualmente lancia in resta, minacciando sfracelli o svolte decisive per le sorti di Trani, ma puntualmente si ritrova con un pugno di mosche in mano.
Siamo al classico "armiamoci e partite" anche in piccole esperienze dimostrative come queste primarie. Stavolta é partita la Nenna, ma in pochi si sono "armati" per lei. E Bottaro resta sempre al suo posto tenendo il banco e continuando a servire le carte. In tutto questo l'opposizione resta muta. In tutto questo continuano a sussistere contraddizioni politiche nei termini e nelle persone: gli assessori sono espressioni fiduciarie del sindaco e, se vogliono opporsi a quest'ultimo, dovrebbero dimettersi ancor prima dei consiglieri che fanno fronda. Se no non si è credibili, come invece apparvero a suo tempo Tempesta e De Biase.
Diceva bene, paradossalmente, quel consigliere comunale nel cui studio nei giorni scorsi fu riunito un consesso carbonaro, ossia segreto, ma non per noi: "Prima s' hann' dimett l'assessor e po' facimm la conferenza". Sembra che il consiglio non sia stato ascoltato ed il consigliere si sia affrettato a prendere le distanze dai piccoli carbonari. Dissidenti : meno uno. Poi la piccola grande catastrofe primarie ha fatto il resto. Mi sa che la conferenza é rimandata a data da destinarsi o direttamente nel 2020 per annunciare le nuove (vecchie) candidature e le future liste civiche, altra forma di paraculata per i cittadini: togli l'involucro del nome di partito, la sostanza all'interno non cambia; come i regali di Natale riciclati. Un suggerimento per una nuova lista civica: Trani Tristezza. Senza padrini forestieri e senza signorotti da cui ricevere benedizioni. Che i signorotti di benedizioni ne avranno mandate in queste ore ai vassalli tranesi di riferimento...
Niente da fare per l'altra tranese Marina Nenna nella lista Puglia per Zingaretti, con riferimento al gruppo Caracciolo, pur avendo, almeno sulla carta, il supporto di un folto gruppo di consiglieri tranesi, più tre assessori che a loro volta rappresentano un'area politica che sta cercando di prendere le distanze dal sindaco Bottaro (vedi miei articoli della scorsa settimana). L'analisi dunque è impietosa: se questo gruppo anti Bottaro ha in mente di muoversi nei prossimi mesi con degli obiettivi specifici, come ad esempio far cadere l'amministrazione, non ci sembra che la deludente performance all'interno del "gioco" delle Primarie ( 169 voti con quello che doveva essere il supporto di 8 consiglieri e tre assessori anti Bottaro) rappresenti un inizio incoraggiante.
Nell'Armata Brancaleone insomma, c'è un'anti Armatina Sbracata, velleitaria e inconcludente che parte puntualmente lancia in resta, minacciando sfracelli o svolte decisive per le sorti di Trani, ma puntualmente si ritrova con un pugno di mosche in mano.
Siamo al classico "armiamoci e partite" anche in piccole esperienze dimostrative come queste primarie. Stavolta é partita la Nenna, ma in pochi si sono "armati" per lei. E Bottaro resta sempre al suo posto tenendo il banco e continuando a servire le carte. In tutto questo l'opposizione resta muta. In tutto questo continuano a sussistere contraddizioni politiche nei termini e nelle persone: gli assessori sono espressioni fiduciarie del sindaco e, se vogliono opporsi a quest'ultimo, dovrebbero dimettersi ancor prima dei consiglieri che fanno fronda. Se no non si è credibili, come invece apparvero a suo tempo Tempesta e De Biase.
Diceva bene, paradossalmente, quel consigliere comunale nel cui studio nei giorni scorsi fu riunito un consesso carbonaro, ossia segreto, ma non per noi: "Prima s' hann' dimett l'assessor e po' facimm la conferenza". Sembra che il consiglio non sia stato ascoltato ed il consigliere si sia affrettato a prendere le distanze dai piccoli carbonari. Dissidenti : meno uno. Poi la piccola grande catastrofe primarie ha fatto il resto. Mi sa che la conferenza é rimandata a data da destinarsi o direttamente nel 2020 per annunciare le nuove (vecchie) candidature e le future liste civiche, altra forma di paraculata per i cittadini: togli l'involucro del nome di partito, la sostanza all'interno non cambia; come i regali di Natale riciclati. Un suggerimento per una nuova lista civica: Trani Tristezza. Senza padrini forestieri e senza signorotti da cui ricevere benedizioni. Che i signorotti di benedizioni ne avranno mandate in queste ore ai vassalli tranesi di riferimento...