Mazza e panella
Politici a tutti i costi e accordi al ribasso
#Mazza e Panella di Giovanni Ronco
martedì 18 luglio 2017
E' un po' di tempo che mi chiedo perché ci siano persone che, una volta fatta l'esperienza politica e resesi conto che l'impegno non è affar loro, queste ultime si accaniscano a voler continuare a tutti i costi una delle attività più delicate, quella di rappresentare i cittadini.
Prendiamo Mimmo Santorsola: le sue dimissioni dalla giunta regionale sono una fisiologica conclusione di un'esperienza decisamente deludente: non ha inciso sulla linea delle politiche ambientali e per giunta, distolto dall'impegno istituzionale formalmente alto, ha dovuto tralasciare il rapporto col territorio, col suo territorio, quello che lo ha portato all'elezione. In ambito locale aveva pur trovato una sua dimensione: articoli, "condanne" contro il sistema (da consigliere comunale era all'opposizione"), post su fb di un certo effetto, un po' grillino, un po' comunista vecchia maniera. Poi alla corte di Michelone, l'imborghesimento istituzionale. Ora da consigliere regionale semplice vorrebbe tornare a fare quello che gli riusciva più congeniale. Che farà? Cosa potrà attaccare? Farà il pungolo alla stessa amministrazione Bottaro, già di per se malandata e visualizzabile come animale ferito che zoppica nella steppa dell'arida politica locale? Forse non l'hanno avvisato che nei giorni scorsi (fonte piddina) sembra che ci stato un incontro chiarificatore tra Bottaro ed Emiliano, nel quale il sindaco tranese avrebbe giustificato la sua mossa di allontanarsi dallo stesso governatore per avvicinarsi ad Orlando, in occasione delle Primarie nazionali, col fatto che Michelone a sua volta aveva avvicinato e assunto come suoi sostenitori quei consiglieri tranesi che "mi votavano contro in consiglio"; sembra che con questo alibi, quindi, AB avrebbe cercato il riavvicinamento ad Emiliano. "Se mi lasci non vale", insomma: se tu mi hai tradito con Stanlio e Ollio, io, con la valigia sul letto che è quella d'un lungo viaggio, me ne sono andato con Oralndo Valium.
L'operazione sarebbe di largo respiro: un generale "volemose bene" da ammucchiata larga, che porterà, con altrettanto accordo largo nel PD tranese, alla riconferma dell'attuale segretario Nicola Kamasutra Amoruso (ora farà la posizione del missionario, nel senso che dirà probabilmente che, sacrificandosi per la causa del Pd, imporrà a se stesso la nuova missione di far continuare a vivacchiare il suo sindaco). In sintesi Amoruso dovrà ad AB , con la benedizione delle varie anime in pena del suo partito, la regia di questo accordone che porta alla sua riconferma, cercando di tirare dentro gli ex dissidenti, tranne Tommy L, che cercheranno d'isolare (sempre fonte piddina). Quest'ultimo, cioè Tommaso L. avrebbe avuto, secondo fonti di Palazzo, ambizioni di piazzare qualche suo uomo in cima alla segreteria – un'ambizione lecita-. Un accordo al ribasso dunque, sulla pelle d'una città priva di qualsiasi programmazione e slancio, privata d'ogni mente politica che potesse programmare un vero rilancio. Io faccio riconfermare te, tu aiuti me, tenendo tutti sotto controllo ed isolando i rompiballe.
Tra accordi al ribasso e politici che non si rendono conto che la gestione della cosa pubblica "non è affar loro" , la città affonda nei rifiuti, nel malcontento generale (anche di vari consiglieri di maggioranza, che si rendono conto che più si va avanti, più il loro consenso calerà e già molti sono quasi certi di non essere rieletti, di qui l'attuale incollamento, comunque sia, alla poltrona) nell'assenza d'idee.
Una consigliera di maggioranza ha detto ad un suo collega nei corridoi di Palazzo: " Se va avanti così la prossima volta sto dall'altra parte".
Andiamo bene … Intanto molti consiglieri, incattiviti dal pasticcio del mancato finanziamento alla Festa Patronale, sono già sul piede di guerra e pronti a censurare e "fare casino" (fonte iscritto PD) in caso di nuovi finanziamenti ad altri enti o iniziative. A buoni intenditor, poche parole … Dopo la promessa di coprire il debito dell'anno scorso, sembrava che poi per quest'anno il Comitato ce l'avrebbe fatta e su questa mezza certezza Bottaro si era esposto con un post su fb (la festa si farà) poi frettolosamente rimosso. Pessimo raccordo anche tra Comitato e Comune dunque, nel "mulinello" di questa estate che "risucchia" la Festa.
Tra municipalizzate che non rispondono alle esigenze dei cittadini (anzi) e rimpasto di giunta che aleggia un giorno sì ed un giorno no sulle teste dei possibili tromabati, che a loro volta (ci chiedono l'anonimato) si scagliano contro l'inefficienza dei dirigenti, traballa il governo di centro – sinistra sotto i colpi di una gestione improvvisata e troppo schiava delle individualità e delle loro esigenze di incarichi ed economiche. Due anni sono tanti: se si vede che non è affar loro, i politici si dimettono per chiudere con questa esperienza, non per vivacchiare, continuando a rovinare una Città. Anche il sindaco, coi suoi colleghi, dovrebbe dirlo a se stesso e non andare da Emiliano … Loro vivacchiano, la Città tira le cuoia. Ora si parla di rimpasto subito, ma dice AB ai consiglieri, "le soluzioni dovete darmele voi". Aspetta la manna, Amen deo. Aspetta comodo …
Prendiamo Mimmo Santorsola: le sue dimissioni dalla giunta regionale sono una fisiologica conclusione di un'esperienza decisamente deludente: non ha inciso sulla linea delle politiche ambientali e per giunta, distolto dall'impegno istituzionale formalmente alto, ha dovuto tralasciare il rapporto col territorio, col suo territorio, quello che lo ha portato all'elezione. In ambito locale aveva pur trovato una sua dimensione: articoli, "condanne" contro il sistema (da consigliere comunale era all'opposizione"), post su fb di un certo effetto, un po' grillino, un po' comunista vecchia maniera. Poi alla corte di Michelone, l'imborghesimento istituzionale. Ora da consigliere regionale semplice vorrebbe tornare a fare quello che gli riusciva più congeniale. Che farà? Cosa potrà attaccare? Farà il pungolo alla stessa amministrazione Bottaro, già di per se malandata e visualizzabile come animale ferito che zoppica nella steppa dell'arida politica locale? Forse non l'hanno avvisato che nei giorni scorsi (fonte piddina) sembra che ci stato un incontro chiarificatore tra Bottaro ed Emiliano, nel quale il sindaco tranese avrebbe giustificato la sua mossa di allontanarsi dallo stesso governatore per avvicinarsi ad Orlando, in occasione delle Primarie nazionali, col fatto che Michelone a sua volta aveva avvicinato e assunto come suoi sostenitori quei consiglieri tranesi che "mi votavano contro in consiglio"; sembra che con questo alibi, quindi, AB avrebbe cercato il riavvicinamento ad Emiliano. "Se mi lasci non vale", insomma: se tu mi hai tradito con Stanlio e Ollio, io, con la valigia sul letto che è quella d'un lungo viaggio, me ne sono andato con Oralndo Valium.
L'operazione sarebbe di largo respiro: un generale "volemose bene" da ammucchiata larga, che porterà, con altrettanto accordo largo nel PD tranese, alla riconferma dell'attuale segretario Nicola Kamasutra Amoruso (ora farà la posizione del missionario, nel senso che dirà probabilmente che, sacrificandosi per la causa del Pd, imporrà a se stesso la nuova missione di far continuare a vivacchiare il suo sindaco). In sintesi Amoruso dovrà ad AB , con la benedizione delle varie anime in pena del suo partito, la regia di questo accordone che porta alla sua riconferma, cercando di tirare dentro gli ex dissidenti, tranne Tommy L, che cercheranno d'isolare (sempre fonte piddina). Quest'ultimo, cioè Tommaso L. avrebbe avuto, secondo fonti di Palazzo, ambizioni di piazzare qualche suo uomo in cima alla segreteria – un'ambizione lecita-. Un accordo al ribasso dunque, sulla pelle d'una città priva di qualsiasi programmazione e slancio, privata d'ogni mente politica che potesse programmare un vero rilancio. Io faccio riconfermare te, tu aiuti me, tenendo tutti sotto controllo ed isolando i rompiballe.
Tra accordi al ribasso e politici che non si rendono conto che la gestione della cosa pubblica "non è affar loro" , la città affonda nei rifiuti, nel malcontento generale (anche di vari consiglieri di maggioranza, che si rendono conto che più si va avanti, più il loro consenso calerà e già molti sono quasi certi di non essere rieletti, di qui l'attuale incollamento, comunque sia, alla poltrona) nell'assenza d'idee.
Una consigliera di maggioranza ha detto ad un suo collega nei corridoi di Palazzo: " Se va avanti così la prossima volta sto dall'altra parte".
Andiamo bene … Intanto molti consiglieri, incattiviti dal pasticcio del mancato finanziamento alla Festa Patronale, sono già sul piede di guerra e pronti a censurare e "fare casino" (fonte iscritto PD) in caso di nuovi finanziamenti ad altri enti o iniziative. A buoni intenditor, poche parole … Dopo la promessa di coprire il debito dell'anno scorso, sembrava che poi per quest'anno il Comitato ce l'avrebbe fatta e su questa mezza certezza Bottaro si era esposto con un post su fb (la festa si farà) poi frettolosamente rimosso. Pessimo raccordo anche tra Comitato e Comune dunque, nel "mulinello" di questa estate che "risucchia" la Festa.
Tra municipalizzate che non rispondono alle esigenze dei cittadini (anzi) e rimpasto di giunta che aleggia un giorno sì ed un giorno no sulle teste dei possibili tromabati, che a loro volta (ci chiedono l'anonimato) si scagliano contro l'inefficienza dei dirigenti, traballa il governo di centro – sinistra sotto i colpi di una gestione improvvisata e troppo schiava delle individualità e delle loro esigenze di incarichi ed economiche. Due anni sono tanti: se si vede che non è affar loro, i politici si dimettono per chiudere con questa esperienza, non per vivacchiare, continuando a rovinare una Città. Anche il sindaco, coi suoi colleghi, dovrebbe dirlo a se stesso e non andare da Emiliano … Loro vivacchiano, la Città tira le cuoia. Ora si parla di rimpasto subito, ma dice AB ai consiglieri, "le soluzioni dovete darmele voi". Aspetta la manna, Amen deo. Aspetta comodo …