Mazza e panella
Quell'ennesima presa in giro sulla parità di genere
Mazza e panella di Giovanni Ronco
martedì 28 luglio 2020
5.51
Allora occhio alle accoppiate "uomo donna" in vista delle elezioni amministrative. In verità rischia di essere l'ennesimo specchietto per le allodole, una presa in giro, un aggiramento in piena regola, rispetto al principio che si vorrebbe tutelare: la parità di genere. Che già detto così inquieta. Già detto così ti fa pensare alle donne come una specie da tutelare (formalmente) creando una riserva protetta artificiale ed artificiosa.
L'accoppiamento " omo- donna- omo- donna- omo- donna", per dirla alla Verdone, porta una distorsione, una contraddizione. Stiamo infatti assistendo all'accoppiamento di alcuni candidati con più candidate, anche tre, quattro, cinque. Più pacchetti che però porterebbero frutto solo agli uomini. Se infatti l'elettore vota espressamente per il singolo nome della donna (nell'accoppiata) il voto è solo della donna. Se l'elettore scrive entrambi i nomi, cioè la coppia, il voto andrebbe all'uomo, all'interno della coppia ed anche alla donna.
Ed è qui che l'uomo, o meglio il candidato "maschio", sceglie di candidare più donne e non solo una. Perché puntare su una donna sola è da Uomini, puntare su più donne è da maschi.
Eh sì, meglio candidare più donne, perché se non si candidassero porterebbero solo 3,4, o 5 voti al "consigliere maschio"; candidandosi invece almeno porterebbero il "pacchetto della famiglia"! Ecco perché tutti cercano più donne con una "famiglia larga" alle spalle. Così almeno 20 o 30 voti in più sono assicurati nella somma totale per il maschio a caccia di donne nella "riserva protetta". Il vulnus è quindi nell'accoppiata del singolo con più donne, come più soprammobili, più trofei, più addendi.
Ricordate quando cercavano la quota rosa per la Giunta? Andavano in giro chiedendo: " La tiin' na' femm'n?". Ora potrebbero aggirarsi chiedendo: " L' tiin quatt' o cing' femm'n?" I furbetti, finti rispettosi della parità di genere, vessillo sventolato, buono per il popolo bue, che fanno? Si "accoppiano" con più donne, in modo tale che dalla somma totale di eventuali espressioni di preferenze per entrambi i nomi, faranno una bella "cresta", una raccolta di voti sulla "pelle" della componente femminile.
Non ho ancora letto nessuna lamentela di donne in politica, paladine- maestrine baluardo, all'occorrenza, della difesa dei diritti delle donne o parità varie. Dinanzi al maschio alfa tutte mute. Vi devo crescere e vi devo perdere.
L'accoppiamento " omo- donna- omo- donna- omo- donna", per dirla alla Verdone, porta una distorsione, una contraddizione. Stiamo infatti assistendo all'accoppiamento di alcuni candidati con più candidate, anche tre, quattro, cinque. Più pacchetti che però porterebbero frutto solo agli uomini. Se infatti l'elettore vota espressamente per il singolo nome della donna (nell'accoppiata) il voto è solo della donna. Se l'elettore scrive entrambi i nomi, cioè la coppia, il voto andrebbe all'uomo, all'interno della coppia ed anche alla donna.
Ed è qui che l'uomo, o meglio il candidato "maschio", sceglie di candidare più donne e non solo una. Perché puntare su una donna sola è da Uomini, puntare su più donne è da maschi.
Eh sì, meglio candidare più donne, perché se non si candidassero porterebbero solo 3,4, o 5 voti al "consigliere maschio"; candidandosi invece almeno porterebbero il "pacchetto della famiglia"! Ecco perché tutti cercano più donne con una "famiglia larga" alle spalle. Così almeno 20 o 30 voti in più sono assicurati nella somma totale per il maschio a caccia di donne nella "riserva protetta". Il vulnus è quindi nell'accoppiata del singolo con più donne, come più soprammobili, più trofei, più addendi.
Ricordate quando cercavano la quota rosa per la Giunta? Andavano in giro chiedendo: " La tiin' na' femm'n?". Ora potrebbero aggirarsi chiedendo: " L' tiin quatt' o cing' femm'n?" I furbetti, finti rispettosi della parità di genere, vessillo sventolato, buono per il popolo bue, che fanno? Si "accoppiano" con più donne, in modo tale che dalla somma totale di eventuali espressioni di preferenze per entrambi i nomi, faranno una bella "cresta", una raccolta di voti sulla "pelle" della componente femminile.
Non ho ancora letto nessuna lamentela di donne in politica, paladine- maestrine baluardo, all'occorrenza, della difesa dei diritti delle donne o parità varie. Dinanzi al maschio alfa tutte mute. Vi devo crescere e vi devo perdere.