Mazza e panella
"Ragazzi ascoltateci, per favore": un nostro appello rafforzato dalle parole del cardiologo Maurizio Turturo
Mazza e panella di Giovanni Ronco
martedì 10 marzo 2020
7.38
Questa settimana voglio rivolgermi in special modo ai ragazzi, ai quali non intendo fare "cazziatoni", ma come faccio sempre con i miei studenti e con mio figlio, appellarmi e rifarmi alla loro intelligenza, che e' sempre viva e va stimolata, nonstante atteggiamenti di apparente rifiuto delle regole. Ragazzi, non fate un insulto alla vostra intelligenza, continuando ad uscire e ad affollare locali, come se nulla fosse. Per rafforzare il richiamo, richiamo, questa settimana voglio dare la parola ad un medico, un noto e preparato cardiologo, Maurizio Turturo che sa dialogare e farsi ascoltare, ( sta anche promuovendo un percorso di "medicina narrativa").
Ragazzi, ascoltateci, ascoltatelo:
"In questi giorni molti tra coloro che lavorano negli ospedali, prendendosi cura dei i malati ed esponendo se stessi e i loro cari al rischio di contagio, hanno ricevuto manifestazioni di solidarietà e ringraziamento da parte di tanti. Affinché non restino solo parole, sebbene sincere, il modo più opportuno per ringraziare davvero sarebbe rispettare le raccomandazioni date per contenere il contagio. Non le ripeto, ormai tutti le conoscono, molti però non le praticano. Quello che forse non tutti sanno è invece il motivo per cui vanno seguite e che non è solo e semplicemente facendo attenzione a non ammalarsi ma anche a non fare ammalare gli altri. È ben esposto nella immagine che allego. Facciamo in modo che i contagi rimangano al di sotto della linea tratteggiata ritardando il picco delle persone contagiate altrimenti in Ospedale non ci saranno posti letto sufficienti (in primis in Rianimazione) ed il sistema sanitario collasserà. Si arriverà presto a dover scegliere quali pazienti ricoverare e quali no. Questo si traduce in un aumento dei morti. È il momento di pensare agli altri...perché gli altri siamo noi"
Ragazzi, ascoltateci, ascoltatelo:
"In questi giorni molti tra coloro che lavorano negli ospedali, prendendosi cura dei i malati ed esponendo se stessi e i loro cari al rischio di contagio, hanno ricevuto manifestazioni di solidarietà e ringraziamento da parte di tanti. Affinché non restino solo parole, sebbene sincere, il modo più opportuno per ringraziare davvero sarebbe rispettare le raccomandazioni date per contenere il contagio. Non le ripeto, ormai tutti le conoscono, molti però non le praticano. Quello che forse non tutti sanno è invece il motivo per cui vanno seguite e che non è solo e semplicemente facendo attenzione a non ammalarsi ma anche a non fare ammalare gli altri. È ben esposto nella immagine che allego. Facciamo in modo che i contagi rimangano al di sotto della linea tratteggiata ritardando il picco delle persone contagiate altrimenti in Ospedale non ci saranno posti letto sufficienti (in primis in Rianimazione) ed il sistema sanitario collasserà. Si arriverà presto a dover scegliere quali pazienti ricoverare e quali no. Questo si traduce in un aumento dei morti. È il momento di pensare agli altri...perché gli altri siamo noi"