Mazza e panella
Responsabilità è la mia parola preferita
Mazza e panella di Giovanni Ronco
martedì 17 settembre 2019
Mi stuzzica molto la parola chiave dei Dialoghi di Trani di quest'anno: responsabilità. Un atteggiamento oggi molto offuscato, anche in chi dovrebbe farne un perno del suo operato. Addirittura il termine, tra i miei preferiti, fu ridicolizzato qualche anno fa, in quel caso era utilizzato come aggettivo sostantivato, quando un gruppo di parlamentari italiani si unì per salvare il governo di Berluscone (parafrasando Maresco).
Scilipoti e Razzi, in veste di due salvatori della patria e di un governo berlusconiano, ormai una vita fa, si posero l'etichetta di Responsabili. Fu quello dunque il momento più basso nell'utilizzo del termine, almeno nella storia della nostra repubblica. Oggi s'inveisce contro il guazzabuglio giallorosso e la memoria corta degli italiani ha già dimenticato quella salsa in lifting permanente tra Responsabilità e berlusconismo spinto, poi franato in mezzo alle cosce della nipote di Mubarak.
Oggi la repubblica dei Dialoghi di Trani, prodotto culturale sempre più raffinato e completo dal punto di vista dell'offerta generale e dei contenuti, uno spicchio di sprovincializzazione per la cultura tranese, anche se per pochi giorni, ci vuole rendere edotti sul concetto di responsabilità.
Qui dovrebbe venir fuori un trattato o un mini saggio, altro che contenuto da rubrica sul web. Solo se volessimo declinare i tanti "scollamenti", passatemi il termine brutto, tra concetto di responsabilità ed i tranesi, ci vorrebbero una ventina di pagine come minimo. Tra classe dirigente non responsabile che non prende decisioni serie ( vedi il tracollo sul tema della Sanità) tra classe popolare sempre più sbracata ed impegnata nelle mattinate nei numerosi bar per sparlare e chattare ad capocchiam; tra cittadini ed istituzuoni incapaci di far decollare l'ormai vitale raccolta differenziata.
E dulcis in fundo, tra gentaglia che dopo la pulizia tanto declamata delle strade, due giorni dopo, precisamente in via Ancona, presso Colonna, tanto per fare un esempio, abbandona rifuti e stracci vecchi per la via, accanto ai bidoni della spazzatura. Di che responsabilità vogliamo parlare qui a Trani? Piuttosto definiamola una Città Irresponsabile per eccellenza ed andiamo ad ascoltare i Dialoghi, chissà rinsaviamo.
Scilipoti e Razzi, in veste di due salvatori della patria e di un governo berlusconiano, ormai una vita fa, si posero l'etichetta di Responsabili. Fu quello dunque il momento più basso nell'utilizzo del termine, almeno nella storia della nostra repubblica. Oggi s'inveisce contro il guazzabuglio giallorosso e la memoria corta degli italiani ha già dimenticato quella salsa in lifting permanente tra Responsabilità e berlusconismo spinto, poi franato in mezzo alle cosce della nipote di Mubarak.
Oggi la repubblica dei Dialoghi di Trani, prodotto culturale sempre più raffinato e completo dal punto di vista dell'offerta generale e dei contenuti, uno spicchio di sprovincializzazione per la cultura tranese, anche se per pochi giorni, ci vuole rendere edotti sul concetto di responsabilità.
Qui dovrebbe venir fuori un trattato o un mini saggio, altro che contenuto da rubrica sul web. Solo se volessimo declinare i tanti "scollamenti", passatemi il termine brutto, tra concetto di responsabilità ed i tranesi, ci vorrebbero una ventina di pagine come minimo. Tra classe dirigente non responsabile che non prende decisioni serie ( vedi il tracollo sul tema della Sanità) tra classe popolare sempre più sbracata ed impegnata nelle mattinate nei numerosi bar per sparlare e chattare ad capocchiam; tra cittadini ed istituzuoni incapaci di far decollare l'ormai vitale raccolta differenziata.
E dulcis in fundo, tra gentaglia che dopo la pulizia tanto declamata delle strade, due giorni dopo, precisamente in via Ancona, presso Colonna, tanto per fare un esempio, abbandona rifuti e stracci vecchi per la via, accanto ai bidoni della spazzatura. Di che responsabilità vogliamo parlare qui a Trani? Piuttosto definiamola una Città Irresponsabile per eccellenza ed andiamo ad ascoltare i Dialoghi, chissà rinsaviamo.