Mazza e panella
Rischio Trani 2020: nessun ricambio politico generazionale
Mazza e panella di Giovanni Ronco
martedì 4 febbraio 2020
3.09
Piu' si va delineando il quadro degli schieramenti politici in vista delle prossime elezioni 2020, piu' sale un sentimento di "rassegnazione": nemmeno stavolta avverra' quel ricambio generazionale, non tanto dal punto di vista anagrafico, quanto da quello sostanziale, nel modo d'intendere la politica. Al di la' di qualche giovane volenteroso che verra' utilizzato piu' come specchietto per le allodole e per gli allocchi, sullo sfondo restano piu' o meno sempre gli stessi personaggi, in modo trasversale e dediti alla concezione della politica come spartizione di poltrone o, peggio, come sistemazione dei fatti propri e personali.
Per non parlare dei regolamenti di conti gia' in atto, tra ex sodali, ex colleghi di partito, ex amici. Un fiume di personalismi e/o rancori che finisce per sfociare nell'alveo piu' deleterio possibile: il battibecco che nulla porta alla Citta'. In questo panorama grigio, ci avviciniamo senza grandi speranze alle prossime elezioni.
C'e' infine l'aggravante dell'attivismo da campagna elettorale dell'amministrazione Bottaro, che ha finito con l'innescare paradossalmente un meccanismo buono per gli oppositori: anni d'immobilismo, a fronte del frenetico "interventismo" attuale, offrono un'occasione: se, fatta una segnalazione, l'intervento risolutivo tarda ad arrivare, l'Amministrazione "se ne frega"; se l'intervento viene fatto subito, l'Amministrazione "e' in campagna elettorale e fa campagna elettorale un tanto al chilo". Una sana e puntuale "presenza" sin dal primo anno, avrebbe evitato questa ulteriore distorsione.
Per non parlare dei regolamenti di conti gia' in atto, tra ex sodali, ex colleghi di partito, ex amici. Un fiume di personalismi e/o rancori che finisce per sfociare nell'alveo piu' deleterio possibile: il battibecco che nulla porta alla Citta'. In questo panorama grigio, ci avviciniamo senza grandi speranze alle prossime elezioni.
C'e' infine l'aggravante dell'attivismo da campagna elettorale dell'amministrazione Bottaro, che ha finito con l'innescare paradossalmente un meccanismo buono per gli oppositori: anni d'immobilismo, a fronte del frenetico "interventismo" attuale, offrono un'occasione: se, fatta una segnalazione, l'intervento risolutivo tarda ad arrivare, l'Amministrazione "se ne frega"; se l'intervento viene fatto subito, l'Amministrazione "e' in campagna elettorale e fa campagna elettorale un tanto al chilo". Una sana e puntuale "presenza" sin dal primo anno, avrebbe evitato questa ulteriore distorsione.