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Mazza e panella

Sciroccati sul web e punizioni esemplari

Mazza e panella di Giovanni Ronco


Ogni epoca ha avuto le sue mode ed i suoi tic. Quei momenti in cui il gregge dei conformisti sciroccati s'è messo dietro a qualcosa e lo ha seguito per un po'. Nel film Forrest Gump c'è un lungo episodio, molto significativo in tal senso: il protagonista decide di cominciare a correre dopo una cocente delusione. Forse un modo per sfogarsi (occhio a questo termine "spia"). A quel punto un numero sempre maggiore di gente anonima comincia a seguirlo nel sua folle corsa, in lungo e in largo per gli Stati Uniti. Ad un certo punto sempre il protagonista, un Tom Hanks da Oscar, si ferma improvvisamente, lasciando di stucco i suoi tanti seguaci e motivando la "resa" con una semplice frase: "Mi sento un po' stanchino".

La massa informe e sempre più sciroccata che popola i social network, mi ha fatto venire proprio in mente il gruppo/gruppone che seguiva Forrest. Poi, se non li ferma nessuno e se ci sono, dietro quel gregge, degenerazioni e messaggi su commissione ordinati da alcuni, spesso politici, per offendere nemici specifici, familiari, amanti fedifraghi, zitelle inacidite (vecchia espressione che utilizzava spesso il mio prof. di latino e greco, Nicola Pepe), il quadro diventa fosco e grottesco, trucido e squallido. Non li si ferma più. Questo è il problema; e le festività diventano momento di sfogatoio maximo.

Nelle sfumature delle degenerazioni del web, ci sono poi anche i forum di discussione, di cui in passato ci siamo occupati. Negli scorsi giorni è salito agli onori della cronaca un fatto che dovrebbe fare scuola e creare il giusto precedente per porre un argine alla "suburra" tracimante. Un utente – lettore di un forum che aveva insultato un rappresentante delle istituzioni, il Presidente del Consiglio comunale tranese Fabrizio Ferrante, nella fattispecie, è stato condannato e multato. La testata giornalistica interessata, nel darne notizia, ha giustamente, a mio avviso, girato il coltello nella piaga e riferito ai lettori che il condannato è persona vicina ad un consigliere. La notizia ci ha fatto piacere. La suburra deve essere fermata.

Sono anni che il sottoscritto si batte nella lotta contro gli insulti anonimi, di quella banda anonima di sconosciuti, bendati da tastiera e fazzolettini sporchi, pronti ad infangare chiunque, sia come cani sciolti bisognosi di sfogo da canile, sia come camerieri pronti a scrivere su commissione del padrone di turno. E con il sottoscritto anche rappresentanti politici e /o semplici cittadini. Ora il caso di Ferrante è stato facilitato dal fatto che questi, da avvocato, ha più facilmente potuto procedere con denuncia e iter annesso.

Ma quanta gente, pur insultata, rinuncia per tanti motivi a chiedere giustizia? Il problema va affrontato e risolto. In caso di offese e calunnie, andrebbero attivati dei canali facilitatori per le "vittime" che possano più facilmente agire, risalendo, con l'aiuto della redazione, al colpevole. La denuncia, il raggiungimento della Polizia Postale, sempre comunque attiva ed efficiente, presente anche nelle scuole per limitare e prevenire fenomeni come il cyber bullismo, costituiscono dei deterrenti. Questi ultimi, i deterrenti, dovrebbero essere creati contro i facinorosi del web.

Noi di Traniviva pensiamo di aver fatto un passo avanti in tal senso, eliminando il vecchio forum con anonimi e filtrato tutto da Facebook, in tal caso "utilizzato" come strumento di difesa e non come vuoto sfogatoio e accozzaglia di stupidaggini, come vediamo ogni giorno. Punirne uno ed educarne cento? Meglio tutti educati prima senza bisogno di punizioni e conseguenti figuracce per gli smascherati.
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