Mazza e panella
Se affonda pure la scialuppa di Amedeo
MAZZA E PANELLA di Giovanni Ronco
martedì 4 luglio 2017
12.00
L'estate di solito era una specie di zona franca per le amministrazioni martoriate da ricatti o inconcludenza o incapacità latente. Era un passaggio dalla nave sempre più ricca di falle, ad un giro, almeno per un paio di mesi, su di una scialuppa che serviva a far tirare il fiato a governanti in debito d'ossigeno ed autorevolezza. Un po' il mare, un po' il sole, un po' le partenze, un po' le serate sotto le stelle, un po' l'arsura ed una sessantina o poco più di giorni volavano al meglio. Ora no. L'estate è una scialuppa altrettanto piena di falle e d'insidie per l'attuale amministrazione tranese. Già si naviga a vista da un bel po,' con la nave ufficiale sgangherata. Se poi hai nell'equipaggio pure Stanlio e Ollio (ormai i loro film in bianco e nero non li mandano più, ma a Trani c'è una versione solo per noi) è finita. Ricordate i due quante ne combinavano in quegli episodi che tanto ci divertivano? Macchine scassate, barche affondate, schiaffoni presi e dati. Ora nell'equipaggio in disarmo di Amedeo Buster Keaton – guardate le foto, assomiglia pure - tra tira e molla su quando fare il rimpasto o l'azzeramento dei già azzerati assessori (grazie alla vetrina mal sfruttata e/o all'impalpabilità di alcuni) ed il rischio di non avere soldi per organizzare la Festa Patronale, con depauperamento della stessa, a causa dell'anticipo di due eventi che almeno avrebbero a questo punto potuto coincidere con la stessa (Gnam, nome che è tutto un programma e festival dei fuochi), Stanlio e Ollio ci stanno alla grande.
Nelle scenette in bianco e nero che vedevano la zuffa continua tra i due comici e qualche autorità, che fosse una guardia o uno sceriffo o un presidente, finiva sempre con un ricomponimento della situazione. Qui a Trani finisce che mentre i comici politici fanno la zuffa, la città rischia di continuare a perdere tutto, festa patronale compresa. Il gruppetto ormai risicato di quelli che un tempo furono indebitamente chiamati dissidenti, ormai sono in 4 al massimo, -con gli altri rabboniti/e dalle promesse di Buster Amedeo- vorrebbe il rimpasto ad ottobre, anche per dare la possibilità ai propri assessori di rifermento di mantenersi a galla. Gli assessori ad personam sono stati l'ennesimo autogol di un sindaco con poca personalità.
Il sindaco ora sembra volere un rovesciamento del tavolo, senza aspettare oltre e chiudendo il discorso rimpasto o azzeramento prima di San Nicola. Sembra che Amen deo sia stato chiaro, da quanto trapela da voci di palazzo; sembra abbia parlato in modo diretto: "O mi date subito soluzioni valide per un progetto politico di tre anni, senza tergiversare oltre e andiamo con un azzeramento subitaneo, o procedo solo con la sostituzione degli assessori che da tempo hanno manifestato il desiderio di concludere l'esperienza, per vari motivi e vado avanti con quelli che ci sono fino alla fine". In una delle ultime riunioni di maggioranza il sindaco pare abbia detto: "Allora ditemi, volete rimpasto o azzeramento? (Ma alle sue condizioni qui sopra esposte)". Mi sono ricordato di una famosa canzone interpretata da Domenico Modugno, "Io, mammeta e tu", in cui la coppia di fidanzati veniva fatta accompagnare, per volere della futura suocera, dalla bambina di famiglia. E quando uscivano, lui chiedeva alla bambina: "Vuoi coppetta o vuoi spumone?" E la piccola: "Quella che costa di chiù!".
L'aggravamento dei rapporti tra Buster e Stanlio e Ollio è anche peggiorato dopo l'anticipo di Gnam e Festival dei Botti; se fosse coinciso il tutto, sarebbe risaltato di meno il fondo cassa vuoto in vista della Festa Patronale (35.000 euro di arretrati dell'anno scorso come ci raccontava ieri la nostra Martina Tortosa e ce ne vorrebbero altrettanti per la festa di quest'anno): ma chi di dovere non aveva avvisato Buster B. che non c'erano soldi per la festa? Mentre quello, ignaro e gioioso, si faceva il giro sulla ruota panoramica, gli bucavano la scialuppa ben bene. Tra Natalino e la ruota, tra il caldo ed i dissidenti rabboniti con qualche coccola, sembrava fatta. Niente invece. Gli schiaffoni a questo governo non mancano mai. Però pure il Buster B, comandante della scialuppa, sembra poco previdente e prudente. Quando meno se l'aspetta, ecco che gliela fanno. Come per la STP, ora gira il nome come possibile nuovo presidente di tale Savino Lasorsa, vecchia conoscenza dell'entourage di AB, quando invece quest'ultimo avrebbe puntato a segnalare l'Ad. Ma uno dei componenti dell'attuale CDA ci sussurra: "Col cacchio che a Bottaro gli daranno l'AD, può aspettare comodo". E tra inchieste e comunicati stampa al vetriolo tra PD locale e Gargiuoolo, Trani perde sempre più credibilità.
Pure a proposito dell'ultimo comunicato a firma Nicola Amoruso contro il finale della STP governata da Gargy, c'è la rivolta (nascosta) di alcuni suoi tesserati: "E com'è? Quando le facem noi l cominicat' l'ama' condivid co id'…. Id (Amoruso) pubblica l''comunicat' senza condividere con noi?" Tra l'altro la risposta piccata di Gargy ha anche portato all'evocazione del nome del dirigente STP "uscente" Piazza. Un ulteriore segnale di guerra contro l'attuale gruppo di governo tranese: un "tutti contro tutti" a cui la città assiste impotente e passiva, questo un male, aspettando che passi l'ennesima nottata. E oggi più che mai: Amen… deo.
Nelle scenette in bianco e nero che vedevano la zuffa continua tra i due comici e qualche autorità, che fosse una guardia o uno sceriffo o un presidente, finiva sempre con un ricomponimento della situazione. Qui a Trani finisce che mentre i comici politici fanno la zuffa, la città rischia di continuare a perdere tutto, festa patronale compresa. Il gruppetto ormai risicato di quelli che un tempo furono indebitamente chiamati dissidenti, ormai sono in 4 al massimo, -con gli altri rabboniti/e dalle promesse di Buster Amedeo- vorrebbe il rimpasto ad ottobre, anche per dare la possibilità ai propri assessori di rifermento di mantenersi a galla. Gli assessori ad personam sono stati l'ennesimo autogol di un sindaco con poca personalità.
Il sindaco ora sembra volere un rovesciamento del tavolo, senza aspettare oltre e chiudendo il discorso rimpasto o azzeramento prima di San Nicola. Sembra che Amen deo sia stato chiaro, da quanto trapela da voci di palazzo; sembra abbia parlato in modo diretto: "O mi date subito soluzioni valide per un progetto politico di tre anni, senza tergiversare oltre e andiamo con un azzeramento subitaneo, o procedo solo con la sostituzione degli assessori che da tempo hanno manifestato il desiderio di concludere l'esperienza, per vari motivi e vado avanti con quelli che ci sono fino alla fine". In una delle ultime riunioni di maggioranza il sindaco pare abbia detto: "Allora ditemi, volete rimpasto o azzeramento? (Ma alle sue condizioni qui sopra esposte)". Mi sono ricordato di una famosa canzone interpretata da Domenico Modugno, "Io, mammeta e tu", in cui la coppia di fidanzati veniva fatta accompagnare, per volere della futura suocera, dalla bambina di famiglia. E quando uscivano, lui chiedeva alla bambina: "Vuoi coppetta o vuoi spumone?" E la piccola: "Quella che costa di chiù!".
L'aggravamento dei rapporti tra Buster e Stanlio e Ollio è anche peggiorato dopo l'anticipo di Gnam e Festival dei Botti; se fosse coinciso il tutto, sarebbe risaltato di meno il fondo cassa vuoto in vista della Festa Patronale (35.000 euro di arretrati dell'anno scorso come ci raccontava ieri la nostra Martina Tortosa e ce ne vorrebbero altrettanti per la festa di quest'anno): ma chi di dovere non aveva avvisato Buster B. che non c'erano soldi per la festa? Mentre quello, ignaro e gioioso, si faceva il giro sulla ruota panoramica, gli bucavano la scialuppa ben bene. Tra Natalino e la ruota, tra il caldo ed i dissidenti rabboniti con qualche coccola, sembrava fatta. Niente invece. Gli schiaffoni a questo governo non mancano mai. Però pure il Buster B, comandante della scialuppa, sembra poco previdente e prudente. Quando meno se l'aspetta, ecco che gliela fanno. Come per la STP, ora gira il nome come possibile nuovo presidente di tale Savino Lasorsa, vecchia conoscenza dell'entourage di AB, quando invece quest'ultimo avrebbe puntato a segnalare l'Ad. Ma uno dei componenti dell'attuale CDA ci sussurra: "Col cacchio che a Bottaro gli daranno l'AD, può aspettare comodo". E tra inchieste e comunicati stampa al vetriolo tra PD locale e Gargiuoolo, Trani perde sempre più credibilità.
Pure a proposito dell'ultimo comunicato a firma Nicola Amoruso contro il finale della STP governata da Gargy, c'è la rivolta (nascosta) di alcuni suoi tesserati: "E com'è? Quando le facem noi l cominicat' l'ama' condivid co id'…. Id (Amoruso) pubblica l''comunicat' senza condividere con noi?" Tra l'altro la risposta piccata di Gargy ha anche portato all'evocazione del nome del dirigente STP "uscente" Piazza. Un ulteriore segnale di guerra contro l'attuale gruppo di governo tranese: un "tutti contro tutti" a cui la città assiste impotente e passiva, questo un male, aspettando che passi l'ennesima nottata. E oggi più che mai: Amen… deo.