Mazza e panella
Se nelle scuole si mangiasse sano lo farebbe anche la politica
Mazza e pagella di Giovanni Ronco
martedì 4 dicembre 2018
11.27
In una delle ultime interviste del sindaco in tv, è venuto fuori qualche retroscena su di un argomento che secondo me non ha avuto la giusta risonanza. Sto parlando dell'ecomiabile impegno di Irene Cornacchia, consigliere comunale del Partito Democratico, biologa nutrizionista nella vita quotidiana, che ha ricevuto dal sindaco l'incarico di occuparsi del menù nelle scuole. Ebbene, l'esperta, ricevuto il via libera, ha lavorato per intere notti, visto che avrebbe dovuto conciliare l'impegno con la sua professione, per realizzare un menù salutista.
La dottoressa ha giustamente incentrato la serie delle portate su porzioni ad hoc ma soprattutto basate sulla possibilità per i bambini, di consumare frutta e verdura. Ed ecco che è scattato uno dei grandi mali tipico della nostra comunità. Il pregiudizio. Fino all'anno scorso genitori e alunni si erano lamentati del menù monotono: pasta al sugo e cotoletta per lo più. Quest' anno la dottoressa porta in primo piano i vegetali e senza che avessero nemmeno assaggiato le porzioni, tra cui il risotto alla zucca, ecco lamentele e piatti rifiutati. Naturalmente, dopo un intervento personale di Irene che avrebbe spinto i bambini almeno ad assaggiare un piatto come quello sopraindicato, ecco il ritrovato consenso. Siamo con la dott.ssa Cornacchia in questa lotta contro il pregiudizio. Bisogna insistere perché ci sia un più largo consumo di frutta e verdura.
Sia a tavola, ma anche in politica: quante polemiche e perdite di tempo si risparmierebbero se molti politici non operasserro o rispondessero, col timore ed il pregiudizio che l'avversario o l'alleato o il giornalista ce l'abbiano con lui e che lo vogliano " fare fuori". Quanti atti politici in più ne guadagnerebbero, quante soluzioni in più sarebbero trovate in anticipo...
La dottoressa ha giustamente incentrato la serie delle portate su porzioni ad hoc ma soprattutto basate sulla possibilità per i bambini, di consumare frutta e verdura. Ed ecco che è scattato uno dei grandi mali tipico della nostra comunità. Il pregiudizio. Fino all'anno scorso genitori e alunni si erano lamentati del menù monotono: pasta al sugo e cotoletta per lo più. Quest' anno la dottoressa porta in primo piano i vegetali e senza che avessero nemmeno assaggiato le porzioni, tra cui il risotto alla zucca, ecco lamentele e piatti rifiutati. Naturalmente, dopo un intervento personale di Irene che avrebbe spinto i bambini almeno ad assaggiare un piatto come quello sopraindicato, ecco il ritrovato consenso. Siamo con la dott.ssa Cornacchia in questa lotta contro il pregiudizio. Bisogna insistere perché ci sia un più largo consumo di frutta e verdura.
Sia a tavola, ma anche in politica: quante polemiche e perdite di tempo si risparmierebbero se molti politici non operasserro o rispondessero, col timore ed il pregiudizio che l'avversario o l'alleato o il giornalista ce l'abbiano con lui e che lo vogliano " fare fuori". Quanti atti politici in più ne guadagnerebbero, quante soluzioni in più sarebbero trovate in anticipo...