Mazza e panella
Se ri–sboccia Rosa Uva…
Mazza e panella, #4
martedì 4 ottobre 2016
8.15
Nel panorama frastagliato e alquanto nebuloso del centro – destra a Trani, sembra che ci sia qualche tentativo di mettere un punto fermo da qualche parte, un "nero su bianco", per cominciare a pensare ad una ricostruzione di una parte politica che, visti i quarti di luna attuali, dovrebbe cominciare ad "attrezzarsi" e riorganizzarsi, per costruire una proposta alternativa di governo. E in questa direzione sembra andare il nuovo progetto di Rosa Uva, che nei prossimi giorni inaugurerà l'associazione "Impegno e Buongoverno". L'anticipazione, in esclusiva, ci arriva proprio dalla fondatrice di un'associazione "movimentista", come ci piacerebbe definirla fin d'ora, che abbiamo l'impressione che voglia ripartire dal "basso", "dalla gente che in passato e nel presente, si riconosce e si sia ide nel lavoro e nella persona di Rosa Uva. Nel nome dell'associazione c'è già esposto l'obiettivo finale della nostra: proporre, costruendola, fin d'ora, una proposta di nuovo governo da dare alla città. Ambizione titanica, di questi tempi, ma che non possiamo non benedire anche noi, in quanto il panorama politico si sta progressivamente depauperando e sinceramente abbiamo il timore di restare disoccupati nei prossimi anni. Scherzi (e provocazioni) a parte, questi, per chi si propone e per chi, come noi, deve "osservare" in nome dei cittadini, sono i momenti più facili e motivanti, in cui l'entusiasmo c'è e si vede (tra qualche giorno Rosa Uva convocherà una conferenza stampa di presentazione ufficiale) e non possiamo che incoraggiare, come abbiamo "incoraggiato" in passato altri candidati sindaco, senza avere preconcetti o pregiudizi. E' chiaro che qualunque sia il percorso di Rosa Uva, l'attenderemo sempre all'eventuale prova dei fatti. Auguri.
Parliamo ancora di donne in politica. La consigliera d'opposizione Maria Grazia Cinquepalmi ha "denunciato" dal suo profilo FB, espressioni del Sindaco al suo indirizzo, che la stessa avrebbe ritenuto offensive. Ci sono due motivi per cui questa cosa mi dispiacerebbe: il primo è che intravedo nel modo di fare dell'attuale primo cittadino, delle "scivolate" inerenti il bon ton, accomunabili con alcune di quelle dell'ultimo Gigi Riserbato, suo predecessore, qualche mese prima di chiudere anzitempo l'esperienza di governo (memorabile il "rimbrotto" a Giuseppe Tortosa). Nulla di che, ma nella perdita del controllo e del bon ton, della freddezza, ci sono quei segnali di cedimento che un politico, a maggior ragione un sindaco, non dovrebbe mai avere, in quanto,a nostro avviso, mostrerebbe una forma di "vulnerabilità". Il secondo motivo del dispiacere – e qui faccio una rivelazione inedita – è che Maria Grazia Cinquepalmi è una mia parente. Tranquilli, non mi preparo a chiedere per lei una consulenza. Scherzi a parte: se stavolta posso far valere anch'io un piccolo "conflitto", dirò che non fa per nulla piacere vedere una pro cugina "maltrattata" non solo politicamente, ma anche professionalmente (il "rimbrotto" del sindaco si riferisce al riconoscimento d'un aspetto procedurale – burocratico e Maria Grazia è un avvocato che in ogni modo ha poi saputo prontamente controreplicare – vedi tutto sul profilo FB dell'interessata).
Maretta alla riunione ANCI per l'elezione dei giovani consiglieri comunali. Il gruppo tranese avrebbe lamentato ai vertici, già colpiti dalle "invettive" di SEL, Movimento 5 Stelle e civiche contro un'ipotesi di lista "ammucchiata" con accordone fra destra e sinsitra (motivo per cui sarebbe saltata l'assemblea dei giorni scorsi e rinviata), il mancato coinvolgimento del gruppo tranese. In verità anche altre realtà sarebbero state ignorate come Canosa e Spinazzola. In tale bailamme Trani sarebbe stata snobbata, tanto per cambiare, ed il gruppo dei giovani consiglieri (più assessore D'Agostino), ossia Nenna, Di Tondo, Marinaro, Lovecchio, Tolomeo, avrebbe "informalmente" fatto giungere le proprie "rimostranze" per non essere stati contattati dai vertici. Ciò avrebbe precluso la "proposta" d'un candidato tranese. Sapevamo già chi fosse, ma l'interessata ci ha invitato ad aspettare nel fare il suo nome in quanto la situazione "è in forte evoluzione" e nulla è sicuro.. Entro questa settimana ne sapremo di più. Non che c'interessi l'Anci più di tanto, ma questo sta a dimostrare il "peso" specifico pari allo zero della politica tranese, anche per operazioni come queste.
Come da noi anticipato anche altri pezzi della segreteria PD di Trani se ne vanno. Nei giorni scorsi è stata la volta di Luca Scagliarini. Anch'esso deluso dal modo di fare politica attuale: "notificavamo solo ordini presi dall'alto" e dalla mancata condivisione tra sfere alte e base politica, tra consiglieri e iscritti al partito e componenti della stessa segreteria. Un partito, il PD, che perde i pezzi e che, ciò che è peggio, tarda a compiere un esame di coscienza serio e completo, che gli permetta di resettare tutto e di salvare il salvabile. Se è ancora possibile.
Parliamo ancora di donne in politica. La consigliera d'opposizione Maria Grazia Cinquepalmi ha "denunciato" dal suo profilo FB, espressioni del Sindaco al suo indirizzo, che la stessa avrebbe ritenuto offensive. Ci sono due motivi per cui questa cosa mi dispiacerebbe: il primo è che intravedo nel modo di fare dell'attuale primo cittadino, delle "scivolate" inerenti il bon ton, accomunabili con alcune di quelle dell'ultimo Gigi Riserbato, suo predecessore, qualche mese prima di chiudere anzitempo l'esperienza di governo (memorabile il "rimbrotto" a Giuseppe Tortosa). Nulla di che, ma nella perdita del controllo e del bon ton, della freddezza, ci sono quei segnali di cedimento che un politico, a maggior ragione un sindaco, non dovrebbe mai avere, in quanto,a nostro avviso, mostrerebbe una forma di "vulnerabilità". Il secondo motivo del dispiacere – e qui faccio una rivelazione inedita – è che Maria Grazia Cinquepalmi è una mia parente. Tranquilli, non mi preparo a chiedere per lei una consulenza. Scherzi a parte: se stavolta posso far valere anch'io un piccolo "conflitto", dirò che non fa per nulla piacere vedere una pro cugina "maltrattata" non solo politicamente, ma anche professionalmente (il "rimbrotto" del sindaco si riferisce al riconoscimento d'un aspetto procedurale – burocratico e Maria Grazia è un avvocato che in ogni modo ha poi saputo prontamente controreplicare – vedi tutto sul profilo FB dell'interessata).
Maretta alla riunione ANCI per l'elezione dei giovani consiglieri comunali. Il gruppo tranese avrebbe lamentato ai vertici, già colpiti dalle "invettive" di SEL, Movimento 5 Stelle e civiche contro un'ipotesi di lista "ammucchiata" con accordone fra destra e sinsitra (motivo per cui sarebbe saltata l'assemblea dei giorni scorsi e rinviata), il mancato coinvolgimento del gruppo tranese. In verità anche altre realtà sarebbero state ignorate come Canosa e Spinazzola. In tale bailamme Trani sarebbe stata snobbata, tanto per cambiare, ed il gruppo dei giovani consiglieri (più assessore D'Agostino), ossia Nenna, Di Tondo, Marinaro, Lovecchio, Tolomeo, avrebbe "informalmente" fatto giungere le proprie "rimostranze" per non essere stati contattati dai vertici. Ciò avrebbe precluso la "proposta" d'un candidato tranese. Sapevamo già chi fosse, ma l'interessata ci ha invitato ad aspettare nel fare il suo nome in quanto la situazione "è in forte evoluzione" e nulla è sicuro.. Entro questa settimana ne sapremo di più. Non che c'interessi l'Anci più di tanto, ma questo sta a dimostrare il "peso" specifico pari allo zero della politica tranese, anche per operazioni come queste.
Come da noi anticipato anche altri pezzi della segreteria PD di Trani se ne vanno. Nei giorni scorsi è stata la volta di Luca Scagliarini. Anch'esso deluso dal modo di fare politica attuale: "notificavamo solo ordini presi dall'alto" e dalla mancata condivisione tra sfere alte e base politica, tra consiglieri e iscritti al partito e componenti della stessa segreteria. Un partito, il PD, che perde i pezzi e che, ciò che è peggio, tarda a compiere un esame di coscienza serio e completo, che gli permetta di resettare tutto e di salvare il salvabile. Se è ancora possibile.