Si gonfia la palla!

Tra i telecronisti calcistici più simpatici delle varie tv a pagamento, quello che ha imposto lo slogan più trascinante e "orecchiabile" è Gigi Auriemma, che segue le partite del Napoli. Ad ogni gol dei partenopei il buon Gigi, rigorosamente antijuventino e ancora più esilarante per questo, da sei anni a questa parte, urla nei microfoni: "Si gonfia la rete, si gonfia la rete, si gonfia la rete!". Se fossi al posto del buon Auriemma e dovessi commentare con una ideale telecronaca le fasi salienti della politica tranese, sostituirei lo slogan di cui sopra con un nuovo e roboante: "Si gonfia la palla!".

È notizia di qualche giorno fa: durante la riunione di un partito d'opposizione un consigliere, in barba a tutti gli appelli volti alla civiltà, alla legalità, al rispetto delle donne, si è così rivolto nei confronti di una consigliera, rea di invocare un nuovo corso nel centro – destra, volto al raggiungimento di una vera unità, senza porre veti su alcuno, magari cominciando ad aderire, come partecipanti, alla scuola di politica promossa dalla coppia Loconte – Sotero. A quel punto la donna si è sentita quindi rispondere dall'uomo: "Sei una cretina, hai rotto i coglioni, ho le palle piene". Vai Auriemma!

Per altri versi un "si gonfia la palla" devo dedicarlo a me stesso in quanto anche il sotto scritto sta subendo in questo periodo un serio riogonfiamento, con principio di lesione e rischio di rottura, con gravi possibili conseguenze e nocumento, per chi sta provocando il rischioso fenomeno. A tal proposito, per esempio, onde evitare una rottura definitiva, vorrei informare tutti quei politici e consiglieri comunali che avessero ancora intenzione di minacciare querele, che il sottoscritto, quando scrive qualche notizia, è ben munito di testimonianze audio o video o umane a seconda dei casi a supporto di quanto affermato negli articoli. Il tutto sempre "depositato" e vidimato dal direttore Antonio Quinto. Lo dico anche per amore d'informazione nei confronti d'un noto avvocato che nei giorni scorsi ha detto ai consiglieri: "Se qualcuno vuole far male a Ronco, offro il patrocinio gratuito per un eventuale causa". Ora i casi sono due: o l'avvocato in questione ha talmente fatto tanti soldi ultimamente tanto da potersi permettere di lavorare gratis. O, Dio non voglia, ha talmente poco lavoro, da abbisognare d'una qualche forma di pubblicità o comunque d'impegno lavorativo per dare un senso alla targhetta sotto il portone. Poi però bisogna anche avvisare che se qualche consigliere dovesse "abboccare" all'invito, proprio in virtù di quanto detto sopra (testimonianze audio/video/ umane a supporto), è vero che il patrocinio dell'avvocato non lo pagano, però poi con la mia controquerela per danno d'immagine e professionale, in quanto mi darebbero del falsario, una delle peggiori accuse per un giornalista, pagherebbero patrocinio, unguento per alleviare la bua, danni, spese e tutto il cucuzzaro.

Quindi prima di cominciare il gonfiaggio. Pensateci su. Evito di fare altri esempi di "gonfiaggio" nei confronti dei cittadini da parte delle amministrazioni di ieri e di oggi: lesioni importanti in merito alle solite piaghe da decubito per la città: Amet, Amiu, parcometri, varco ballerino, cocktail di manganese con vista sulla discarica e tanto altro che voi stessi potete aggiungere nei commenti a palla scoperta nella nuova versione civilizzata e corretta di Traniviva. Vai Auriemma!