Mazza e panella
Spazi e gestione degli impianti sportivi, si deve cambiare: prove "tecniche" di civile convivenza
Mazza e panella di Giovanni Ronco
martedì 19 novembre 2019
7.38
Davvero tante sono state le lamentele che ci hanno rivolto in questi mesi genitori di giovani atleti, addetti ai lavori e studenti. Oggetto del loro malumore è la ripartizione dei turni, dei tempi e degli spazi per lo svolgimento delle attività sportive sia per le fasi di allenamento, sia per quelle agonistiche del fine settimana, soprattutto per le prime.
Da quello che ci hanno raccontato genitori e addetti ai lavori, non è stata per nulla gradita la nuova impostazione che l'Amministrazione Bottaro aveva istituito quest'anno per la gestione delle strutture sportive, incaricando, come da nuovo bando, le stesse associazioni sportive, di stabilire turni, tempi e orari. A quel punto però si sarebbe creata una diversità di trattamento con società avvantaggiate ed altre penalizzate.
Il gruppo degli "scontenti" , in diverse riunioni, ha manifestato anche a Palazzo di Città e tramite i contatti con la stampa, il proprio malumore e le difficoltà incontrate dalle società penalizzate nella ripartizione di tempi, spazi, allenamenti. Un caso che si è trascinato per svariate settimane ed ha coinvolto diverse fasce di cittadini, tra i quali, alcuni, avrebbero intrapreso le vie legali.
A questo punto a Palazzo di Città si sta pensando ad una soluzione: sa nostre fonti abbiamo saputo che sarebbe imminente e rivedrebbe i criteri adottati fino ad ora. L'idea sarebbe quella di riscrivere un bando che possa ampliare il più possibile anche ad altri enti ( ecomomici o culturali, non dunque necessariamente sportivi) l'opportunità di accedere alla gestione delle strutture sportive comunali. Prevedendo magari modalità di gestione che scongiurino eventuali morosità, l'ente vincitore, vanterebbe in tal caso la forza del soggetto "super partes".
Si eviterebbero in tal caso rischi di conflitti in seno allo stesso ambito di appartenenza. Tranese o no, la "terzieta'" del soggetto garantirebbe quella " maggiore imparzialità" richiesta nel trattamento da genitori e ragazzi, meno reclami a Palazzo, ed una visione più equa che accontenti tutte le parti.
Prove tecniche di civile convivenza, specie in un settore che dovrebbe dare il buon esempio ai giovani, come quello sportivo.
Da quello che ci hanno raccontato genitori e addetti ai lavori, non è stata per nulla gradita la nuova impostazione che l'Amministrazione Bottaro aveva istituito quest'anno per la gestione delle strutture sportive, incaricando, come da nuovo bando, le stesse associazioni sportive, di stabilire turni, tempi e orari. A quel punto però si sarebbe creata una diversità di trattamento con società avvantaggiate ed altre penalizzate.
Il gruppo degli "scontenti" , in diverse riunioni, ha manifestato anche a Palazzo di Città e tramite i contatti con la stampa, il proprio malumore e le difficoltà incontrate dalle società penalizzate nella ripartizione di tempi, spazi, allenamenti. Un caso che si è trascinato per svariate settimane ed ha coinvolto diverse fasce di cittadini, tra i quali, alcuni, avrebbero intrapreso le vie legali.
A questo punto a Palazzo di Città si sta pensando ad una soluzione: sa nostre fonti abbiamo saputo che sarebbe imminente e rivedrebbe i criteri adottati fino ad ora. L'idea sarebbe quella di riscrivere un bando che possa ampliare il più possibile anche ad altri enti ( ecomomici o culturali, non dunque necessariamente sportivi) l'opportunità di accedere alla gestione delle strutture sportive comunali. Prevedendo magari modalità di gestione che scongiurino eventuali morosità, l'ente vincitore, vanterebbe in tal caso la forza del soggetto "super partes".
Si eviterebbero in tal caso rischi di conflitti in seno allo stesso ambito di appartenenza. Tranese o no, la "terzieta'" del soggetto garantirebbe quella " maggiore imparzialità" richiesta nel trattamento da genitori e ragazzi, meno reclami a Palazzo, ed una visione più equa che accontenti tutte le parti.
Prove tecniche di civile convivenza, specie in un settore che dovrebbe dare il buon esempio ai giovani, come quello sportivo.