Mazza e panella
Teniamo botta o... ultima botta (a Trani)
Mazza e panella di Giovanni Ronco
martedì 30 giugno 2020
06.00
Chi ha realizzato il nuovo manifesto elettorale per Amedeo Bottaro è un buontempone consapevole o inconsapevole. Il 6x3 visibile nei pressi dello stadio ritrae un "avatar" da social di Amedeo B., ma soprattutto gioca sul cognome dello stesso ("teniamo botta"), che nel presupposto e nell'intenzione buona, ci spingerebbe a tenere botta, quindi a resistere, a non mollare, tenedoci, quindi riconfermando Bottaro.
Peccato che il tranese malpensante, un topos della società contemporanea, tenda a dirottare il significato dello slogan ( Daniele Silvestri cantava che lo slogan è fascista di natura) su di un versante cattivo, su di un'interpretazione malevola, ma condivisa dai detrattori del sindaco, non certo dai lecchini, pochi ma deleteri, per il sindaco stesso.
L'ultima botta, interpretazione del teniamo botta, potrebbe essere il colpo di grazia che il sindaco potrebbe infliggere alla Città con sua eventuale rielezione o, peggio ancora, la "botta e via" che potrebbero dare alla Città i cortigiani dello stesso Bottaro, pronti, grazie alla sua rielezione, a rivivere l'orgasmo di un rapporto ravvicinato col potere, sotto forma di accaparramento alle nuove, agognate poltrone.
Trani, spesso e giustamente paragonata ad una bella donna, si concederà anche stavolta per una "botta e via"? Agli elettori, ai tranesi, ai cittadini spetta decidere. O vorranno una "botta" anche loro?
Peccato che il tranese malpensante, un topos della società contemporanea, tenda a dirottare il significato dello slogan ( Daniele Silvestri cantava che lo slogan è fascista di natura) su di un versante cattivo, su di un'interpretazione malevola, ma condivisa dai detrattori del sindaco, non certo dai lecchini, pochi ma deleteri, per il sindaco stesso.
L'ultima botta, interpretazione del teniamo botta, potrebbe essere il colpo di grazia che il sindaco potrebbe infliggere alla Città con sua eventuale rielezione o, peggio ancora, la "botta e via" che potrebbero dare alla Città i cortigiani dello stesso Bottaro, pronti, grazie alla sua rielezione, a rivivere l'orgasmo di un rapporto ravvicinato col potere, sotto forma di accaparramento alle nuove, agognate poltrone.
Trani, spesso e giustamente paragonata ad una bella donna, si concederà anche stavolta per una "botta e via"? Agli elettori, ai tranesi, ai cittadini spetta decidere. O vorranno una "botta" anche loro?