Mazza e panella
Un matrimonio, quattro velobox e un funerale (della città)
Con incluso racconto: “La (s)cavalcata della sposa” (vietato ai minori)
martedì 6 giugno 2017
E Leo Cuocci fu. Come in questa rubrica anticipato da diversi giorni, il comandante Cuocci rileva l'area 1 e 5 del Comune di Trani nei panni di dirigente. Conobbi il comandante qualche anno fa in occasione di una delle tante videointerviste organizzate da Traniviva e subito il Nostro mi diede l'impressione di un personaggio immerso nella "giungla" burocratica, ma capace con calma e semplicità, di spiegare ogni problema e dipanare ogni matassa gli si presentasse dinanzi. L'umiltà e la signorilità sono merce ormai rarissima nella giungla politico – burocratica: se penso che il panorama è tristemente popolato di buzzurri/e di varia schiatta, che tolgono il saluto o aggrediscono verbalmente attraverso i vari canali a disposizione, appena appare una critica o un problema, è certo che stavolta la scelta del Sindaco appare giusta e gratificante nei confronti di una risorsa che ha lavorato egregiamente in questi anni. A proposito, anche la valorizzazione delle risorse interne a varie realtà socio – politiche sono merce rara, quindi ben venga, doppiamente, questa scelta.
Già nell'arco delle prime 48 ore, dopo la nomina di Leo Cuocci, nella nostra obbiettività, ci tocca però segnalare una prima contraddizione comparsa ieri, in un certo lasso di tempo, nel corso del pomeriggio. In via Falcone è andato in scena ancora una volta lo psicodramma della velocità dissuasa. Escludendo che fosse stato organizzato un G7 improvviso da quelle parti, abbiamo visto che oltre ai discussi velobox, è stato installato un autovelox. Dopo la segnalazione pervenutaci, abbiamo verificato di persona: 5 velobox, 4 vigili ed un autovelox, ad un certo punto del tardo pomeriggio. E' dunque partita la dietrologia da velobox vuoto: "se hanno messo pure l'autovelox, vuol dire che effettivamente i velobox non sono funzionanti": questa è stata la conclusione che moltissimi cittadini hanno tirato, escludendo sempre che ci fosse un G7 nei paraggi. Forse, ci domandiamo, Leo Cuocci, volendo effettivamente cominciare a fare verbali veri, ha piazzato l'Autovelox verace? Primo mistero nebuloso all'indomani della nuova nomina. Siamo sicuri che il Nostro, con la consueta pazienza, saprà spiegarci il perché, seppur per poche ore, della contraddittoria convivenza. Oltre ai 4 vigili 4 da noi adocchiati. Più che rilevamento velocità, un posto di blocco per terroristi: che avessero preso sul serio l'allarme lanciato a suo tempo da mister San Ferdinando Briguglio?
Altro capitolo: la sposa che monta, pardon che scavalca con tutto il velo l'ingresso secondario della villa non si poteva vedere. Era il 2 giugno e si era da poco concluso il rito civile in villa. Prossima meta per sposi e invitati, un locale adiacente l'ingresso secondario. La trovata della scavalcata finisce per essere più un atto di protesta contro l'amministrazione. Un gesto plateale, per ricordarLe che se si vuole ingranare davvero col cosiddetto "turismo matrimoniale", sfruttando bellezze assolute come la villa o il fortino, non si può continuare a tenere ingressi chiusi, scritte vandaliche con spray non rimosse, (per mesi la "pinga" sul Fortino, alle spalle di sindaco e Tom Laurora ha campeggiato nelle foto pubblicata dalle redazioni), ruggine sulle inferriate dello stesso fortino o, peggio ancora, come segnalatoci da un addetto ai lavori, impiegati comunali che s'improvvisano guardiani per aprire i cancelli laterali (il quale impiegato, dopo aver aperto il cancello proprio il giorno della successiva "scavalcata" matrimoniale, dovette andare via richiudendolo, per cui all'uscita sposi e invitati – che avevano pagato 500 euro cash al nostro Comune per stare lì- si sono ritrovati con l'uscita a loro più comoda, tristemente chiusa). Tra l'altro era pure il 2 giugno, giorno di festa e affluenza massima, e sarebbe stata cosa buona provvedere che quell'ingresso, almeno per quella data , fosse tenuto aperto. Inoltre il sottoscritto ha beccato nei giorni scorsi un fanciullo che urinava in un'aiuola davanti ai genitori, nei pressi dell'orchestra, oltre ad aver visto l'ingresso di una vespa nella villa stessa (abbiamo poi saputo che si trattava di operai che andavano verso il fortino per effettuare un sopralluogo in vista dei lavori di rifacimento – a giugno, pensa un po').
Più sorveglianza, più cura, meno indifferenza per una città che potrebbe campare di rendita grazie alla sue bellezze. Questo chiedono i cittadini. Non luna nel pozzo o posti per assessori nullafacenti. Crediamo che i cittadini meritino più ascolto e cura di tanti consiglieri mercanti, regolarmente ricevuti e ascoltati (purtroppo per noi) dal Sindaco per le contrattazioni a favore degli assessori in capo a loro e sulle palle e tasche nostre. Scusate il finale populista. Ma ci sta.
Già nell'arco delle prime 48 ore, dopo la nomina di Leo Cuocci, nella nostra obbiettività, ci tocca però segnalare una prima contraddizione comparsa ieri, in un certo lasso di tempo, nel corso del pomeriggio. In via Falcone è andato in scena ancora una volta lo psicodramma della velocità dissuasa. Escludendo che fosse stato organizzato un G7 improvviso da quelle parti, abbiamo visto che oltre ai discussi velobox, è stato installato un autovelox. Dopo la segnalazione pervenutaci, abbiamo verificato di persona: 5 velobox, 4 vigili ed un autovelox, ad un certo punto del tardo pomeriggio. E' dunque partita la dietrologia da velobox vuoto: "se hanno messo pure l'autovelox, vuol dire che effettivamente i velobox non sono funzionanti": questa è stata la conclusione che moltissimi cittadini hanno tirato, escludendo sempre che ci fosse un G7 nei paraggi. Forse, ci domandiamo, Leo Cuocci, volendo effettivamente cominciare a fare verbali veri, ha piazzato l'Autovelox verace? Primo mistero nebuloso all'indomani della nuova nomina. Siamo sicuri che il Nostro, con la consueta pazienza, saprà spiegarci il perché, seppur per poche ore, della contraddittoria convivenza. Oltre ai 4 vigili 4 da noi adocchiati. Più che rilevamento velocità, un posto di blocco per terroristi: che avessero preso sul serio l'allarme lanciato a suo tempo da mister San Ferdinando Briguglio?
Altro capitolo: la sposa che monta, pardon che scavalca con tutto il velo l'ingresso secondario della villa non si poteva vedere. Era il 2 giugno e si era da poco concluso il rito civile in villa. Prossima meta per sposi e invitati, un locale adiacente l'ingresso secondario. La trovata della scavalcata finisce per essere più un atto di protesta contro l'amministrazione. Un gesto plateale, per ricordarLe che se si vuole ingranare davvero col cosiddetto "turismo matrimoniale", sfruttando bellezze assolute come la villa o il fortino, non si può continuare a tenere ingressi chiusi, scritte vandaliche con spray non rimosse, (per mesi la "pinga" sul Fortino, alle spalle di sindaco e Tom Laurora ha campeggiato nelle foto pubblicata dalle redazioni), ruggine sulle inferriate dello stesso fortino o, peggio ancora, come segnalatoci da un addetto ai lavori, impiegati comunali che s'improvvisano guardiani per aprire i cancelli laterali (il quale impiegato, dopo aver aperto il cancello proprio il giorno della successiva "scavalcata" matrimoniale, dovette andare via richiudendolo, per cui all'uscita sposi e invitati – che avevano pagato 500 euro cash al nostro Comune per stare lì- si sono ritrovati con l'uscita a loro più comoda, tristemente chiusa). Tra l'altro era pure il 2 giugno, giorno di festa e affluenza massima, e sarebbe stata cosa buona provvedere che quell'ingresso, almeno per quella data , fosse tenuto aperto. Inoltre il sottoscritto ha beccato nei giorni scorsi un fanciullo che urinava in un'aiuola davanti ai genitori, nei pressi dell'orchestra, oltre ad aver visto l'ingresso di una vespa nella villa stessa (abbiamo poi saputo che si trattava di operai che andavano verso il fortino per effettuare un sopralluogo in vista dei lavori di rifacimento – a giugno, pensa un po').
Più sorveglianza, più cura, meno indifferenza per una città che potrebbe campare di rendita grazie alla sue bellezze. Questo chiedono i cittadini. Non luna nel pozzo o posti per assessori nullafacenti. Crediamo che i cittadini meritino più ascolto e cura di tanti consiglieri mercanti, regolarmente ricevuti e ascoltati (purtroppo per noi) dal Sindaco per le contrattazioni a favore degli assessori in capo a loro e sulle palle e tasche nostre. Scusate il finale populista. Ma ci sta.