Mazza e panella
Una Trani che non ha più nulla da dire
Mazza e panella di Giovanni Ronco
martedì 5 maggio 2020
6.44
L'appuntamento di qualche settimana fa su Rai 5 con un noto programma culturale in cui Trani era protagonista, aveva creato molta attesa. I giorni della quarantena ci hanno offerto l'occasione per una riflessione su noi stessi e su quello che siamo diventati: i social sono stati un po' il "diario" di quelle riflessioni, anche da parte della gente comune, oltre che da parte di rappresentanti delle istituzioni. Ma la resa e' stata deludente: in quel programma culturale le persone piu' qualificate si sono ripiegate sul passato e su illustri ricordi; nulla sulla Trani di oggi. Fra gli altri restanti interpellati non abbiamo ascoltato nulla che caratterizzasse Trani, nulla che rimanesse nella mente della platea degli spettatori.
I social "diario", altra occasione persa, hanno rappresentato, ancor piu' di prima, un campionario di pettegolezzi, attacchi gratuiti tra politici o aspiranti tali, ancora piu' incattiviti forse dal rinvio delle elezioni, banalita', vuoti pensieri ripetuti fino alla noia. Nei vari strati di questa Trani che parla e che appare, che discetta e che sproloquia, non cogliamo ne' sostanza, ne' profindita', ne' progetti, ne' visioni. E' una citta' che non ha piu' nulla da dire.
I social "diario", altra occasione persa, hanno rappresentato, ancor piu' di prima, un campionario di pettegolezzi, attacchi gratuiti tra politici o aspiranti tali, ancora piu' incattiviti forse dal rinvio delle elezioni, banalita', vuoti pensieri ripetuti fino alla noia. Nei vari strati di questa Trani che parla e che appare, che discetta e che sproloquia, non cogliamo ne' sostanza, ne' profindita', ne' progetti, ne' visioni. E' una citta' che non ha piu' nulla da dire.