Mondi Lontanissimi
Mai Personal Mood, indie pop pugliese d'esportazione in salsa elettronica
Una demo, due EP e un album all'attivo per cinque ragazzi da Canosa...e Cerignola
lunedì 7 aprile 2014
2.08
Secondo numero di Mondi Lontanissimi, subito una premessa: non parleremo solo dei talenti tranesi, ma anche di quelli pugliesi, con una capatina ogni tanto fuori dal tacco d'Italia. Quindi non disperate, ne sentiremo delle belle!
Quando, esattamente sette anni fa, si sono formati, probabilmente non avevano considerato che sarebbe diventato tutto più complicato. Matteo vive a Cerignola, Andrea e Michele a Roma. Aldo lavora a Firenze e Francesco si è trasferito a Bologna ma prima era di casa a Lecce. Il punto d'incontro, o di partenza meglio, è Canosa di Puglia. Qui nascono i Mai Personal Mood: una band che personalmente ho amato fin dal primo live, di cui potrebbe innamorarsi chiunque.
Della prima demo hanno fatto perdere le tracce, quando li ho scoperti le copie erano terminate. Peccato, perché la tag che capeggia sulla pagina di RockIt indica "noise" e questo mi incuriosisce parecchio. La strada comincia nel 2009, attraverso un sodalizio con la piccola etichetta indipendente fiorentina Forears. Nasce "L'Heure dEPart", un Ep di cinque tracce, di cui una strumentale e quattro piccoli gioiellini. Corso Trieste è una ballata per coppie innamorata, Valigie Aperte un piccolo inno scritto per tutti gli under30, ContractAct diventa inarrestabile dal vivo (soprattutto quando si portano dietro un po' di maracas e robe simili con cui coinvolgere attivamente il pubblico) e infine Bluette, primo brano del disco che con due note ti cattura e con due strofe non ti lascia più: «portami a giocare / in posti dove urlare». Da quest'ultima traccia viene estratto anche il primo video ufficiale della band, immagini animate che ritraggono il senso di liberazione che la musica cerca di trasmettere.
Vincono la terza edizione del Festival Fuori dal Comune e la seconda edizione del Premio Maggio, suonano al Giovinazzo Rock Festival, al Cube Festival, al Frequenze Mediterranee e al MEI. Macinano chilometri e date, fino alla tappa successiva: il primo album. "Cactus" è una creatura nata con il sostegno di Puglia Sounds, composta da dieci tracce di cui loro stesso hanno tracciato un profilo perfetto. Mi limito a indicare una mia personale selezione, forse anche aiutata dai tanti video realizzati tra balconi e piscine: Paul, Boom Cornelius, Guadalupe, Fobie, Senza Costume, Noi, di notte, gli errori.
Conclude la discografia attuale dei Mai Personal Mood il "Re|Worked EP", in cui vengono riarrangiati in chiave più elettronica tre pezzi dei precedenti lavori più la cover di Una torta in cielo di Diego Mancino. Piccola chiusa finale dedicata allo spettacolo che questi cinque ragazzi mettono sù dal vivo: si scambiano di "ruolo", in paio di pezzi utilizzano il theremin, a volte girano scalzi tra il pubblico, altre si avvalgono del supporto di altri amici musicisti per condividere la gioia di suonare (come Molla, cantautore barese di cui sentiremo parlare). Un piacere della condivisione che risulta evidente anche dal loro blog, ora non più molto attivo ma comunque da menzionare per lo spirito con cui era scritto.
I link stavolta li ho sparsi per tutta la pagina, chiudo con quello di BandCamp per un motivo: la musica, quando piace, si acquista! Ci vediamo settimana prossima, usciremo dai confini regionali in attesa di tornare nella nostra Trani...e c'è un motivo. Nell'uovo gli artisti tranesi si stanno attrezzando per farci trovare qualche nuovo disco!
Quando, esattamente sette anni fa, si sono formati, probabilmente non avevano considerato che sarebbe diventato tutto più complicato. Matteo vive a Cerignola, Andrea e Michele a Roma. Aldo lavora a Firenze e Francesco si è trasferito a Bologna ma prima era di casa a Lecce. Il punto d'incontro, o di partenza meglio, è Canosa di Puglia. Qui nascono i Mai Personal Mood: una band che personalmente ho amato fin dal primo live, di cui potrebbe innamorarsi chiunque.
Della prima demo hanno fatto perdere le tracce, quando li ho scoperti le copie erano terminate. Peccato, perché la tag che capeggia sulla pagina di RockIt indica "noise" e questo mi incuriosisce parecchio. La strada comincia nel 2009, attraverso un sodalizio con la piccola etichetta indipendente fiorentina Forears. Nasce "L'Heure dEPart", un Ep di cinque tracce, di cui una strumentale e quattro piccoli gioiellini. Corso Trieste è una ballata per coppie innamorata, Valigie Aperte un piccolo inno scritto per tutti gli under30, ContractAct diventa inarrestabile dal vivo (soprattutto quando si portano dietro un po' di maracas e robe simili con cui coinvolgere attivamente il pubblico) e infine Bluette, primo brano del disco che con due note ti cattura e con due strofe non ti lascia più: «portami a giocare / in posti dove urlare». Da quest'ultima traccia viene estratto anche il primo video ufficiale della band, immagini animate che ritraggono il senso di liberazione che la musica cerca di trasmettere.
Vincono la terza edizione del Festival Fuori dal Comune e la seconda edizione del Premio Maggio, suonano al Giovinazzo Rock Festival, al Cube Festival, al Frequenze Mediterranee e al MEI. Macinano chilometri e date, fino alla tappa successiva: il primo album. "Cactus" è una creatura nata con il sostegno di Puglia Sounds, composta da dieci tracce di cui loro stesso hanno tracciato un profilo perfetto. Mi limito a indicare una mia personale selezione, forse anche aiutata dai tanti video realizzati tra balconi e piscine: Paul, Boom Cornelius, Guadalupe, Fobie, Senza Costume, Noi, di notte, gli errori.
Conclude la discografia attuale dei Mai Personal Mood il "Re|Worked EP", in cui vengono riarrangiati in chiave più elettronica tre pezzi dei precedenti lavori più la cover di Una torta in cielo di Diego Mancino. Piccola chiusa finale dedicata allo spettacolo che questi cinque ragazzi mettono sù dal vivo: si scambiano di "ruolo", in paio di pezzi utilizzano il theremin, a volte girano scalzi tra il pubblico, altre si avvalgono del supporto di altri amici musicisti per condividere la gioia di suonare (come Molla, cantautore barese di cui sentiremo parlare). Un piacere della condivisione che risulta evidente anche dal loro blog, ora non più molto attivo ma comunque da menzionare per lo spirito con cui era scritto.
I link stavolta li ho sparsi per tutta la pagina, chiudo con quello di BandCamp per un motivo: la musica, quando piace, si acquista! Ci vediamo settimana prossima, usciremo dai confini regionali in attesa di tornare nella nostra Trani...e c'è un motivo. Nell'uovo gli artisti tranesi si stanno attrezzando per farci trovare qualche nuovo disco!