Mondi Lontanissimi
Penti, atmosfere acquarellate tra colonne sonore e psichedelia
Isdiri Misti Sini esordio felice per il cantautore tranese, in attesa del prossimo lavoro
lunedì 31 marzo 2014
10.59
Una piccola introduzione è d'obbligo per presentare questo nuovo appuntamento del "lunedì mattina". Si chiama "Mondi Lontanissimi", la nuova rubrica di TraniViva.it ideata e realizzata da uno dei nostri nuovi collaboratori, Vincenzo Membola, giovane tranese appassionato, tra le altre cose, di giornalismo e musica. Si tratta di un viaggio musicale intorno al pianeta. Lasciandoci trasportare dalle note, conosceremo i progetti degli artisti tranesi, pugliesi e non solo. Scopriremo le nuove mode e le realtà affermate, vecchie glorie e giovani promesse della musica. Una rubrica interattiva, che vi permetterà di leggere, ascoltare e guardare. Proprio come negli universi paralleli del titolo.
Un progetto nato per caso, grazie ad una tastierina nanokey della Korg. I primi file che circolano, che piacciono, che spingono a continuare. La sperimentazione strumentale è avvenuta per gioco, mentre si registrava il secondo disco di una delle band di Trani più conosciute negli ultimi anni, i Gardenya. Disco mai uscito, ma che invece ha dato i natali al progetto Penti.
Marco Porcelli è un ragazzo di Trani, 36 anni, impegnato negli anni in tanti progetti musicali (i sopracitati Gardenya, i Paipers) e nel lavoro di promozione con la Porp Promotion. Ha fatto tesoro delle colonne sonore della sua vita per produrne di proprie, a partire da Brian Eno che lo accompagnava durante gli esami di Analisi. Poi i Tortoise da Chicago, post rock con mille influenze diverse. La conoscenza approfondita di compositori italiani della stregua di Piero Piccioni e Armando Trovajoli. Un primo lavoro d'approccio l'ha compiuto nel lavoro alla colonna sonora di "Nicola lo scienziato" di Mario Bucci. Il prodotto finale è stato il primo album firmato Penti, dal titolo "Isdiri Misti Sini".
Un lavoro prodotto in completa autonomia, con l'ausilio di qualche amico fidato dove non poteva arrivare, come la batteria di Natale Capurso in più della metà dei brani. Dodici tracce da colonna sonora, come vengono definite dal loro autore, che si inseriscono in un filone indie e ambient. La stessa scena che può vantare nomi, seppur con indirizzi differenti, come i Julie's Haircut (ri)visti ultimamente da queste parti, come Bologna Violenta e JoyCut. Interessante è anche l'utilizzo della parola fatto, con litanie a volte difficilmente comprensibili ma al tempo stesso super ricevibili. Una sorta di mantra istantaneo.
Dal vivo le atmosfere si fanno più nitide, il supporto dei visual curate dallo stesso Penti rafforzano l'idea dell'immaginario in cui l'ascolto trascina. Entro giugno è prevista la pre-produzione sul prossimo disco di questo progetto, con un videoclip da registrare in estate e il primo singolo tra ottobre e novembre. Gennaio 2015 vorrebbe dire, a questo punto, secondo album. Sperando che Marco mantenga tutte le promesse. Anche perché, girando e leggendo per il web, molte recensioni attendono un seguito per chiudere il cerchio. Per confermare i buoni spunti realizzati.
Mondi Lontanissimi vi da' appuntamento alla settimana prossima, con un nuovo progetto da conoscere o da riascoltare. A proposito, qui di seguito trovate il link per l'ascolto e quello per i video.
Guarda il canale YouTube, con interviste, videoclip e trailer
Clicca, ascolta e scarica (gratuitamente, se vuoi) i brani di Penti
Un progetto nato per caso, grazie ad una tastierina nanokey della Korg. I primi file che circolano, che piacciono, che spingono a continuare. La sperimentazione strumentale è avvenuta per gioco, mentre si registrava il secondo disco di una delle band di Trani più conosciute negli ultimi anni, i Gardenya. Disco mai uscito, ma che invece ha dato i natali al progetto Penti.
Marco Porcelli è un ragazzo di Trani, 36 anni, impegnato negli anni in tanti progetti musicali (i sopracitati Gardenya, i Paipers) e nel lavoro di promozione con la Porp Promotion. Ha fatto tesoro delle colonne sonore della sua vita per produrne di proprie, a partire da Brian Eno che lo accompagnava durante gli esami di Analisi. Poi i Tortoise da Chicago, post rock con mille influenze diverse. La conoscenza approfondita di compositori italiani della stregua di Piero Piccioni e Armando Trovajoli. Un primo lavoro d'approccio l'ha compiuto nel lavoro alla colonna sonora di "Nicola lo scienziato" di Mario Bucci. Il prodotto finale è stato il primo album firmato Penti, dal titolo "Isdiri Misti Sini".
Un lavoro prodotto in completa autonomia, con l'ausilio di qualche amico fidato dove non poteva arrivare, come la batteria di Natale Capurso in più della metà dei brani. Dodici tracce da colonna sonora, come vengono definite dal loro autore, che si inseriscono in un filone indie e ambient. La stessa scena che può vantare nomi, seppur con indirizzi differenti, come i Julie's Haircut (ri)visti ultimamente da queste parti, come Bologna Violenta e JoyCut. Interessante è anche l'utilizzo della parola fatto, con litanie a volte difficilmente comprensibili ma al tempo stesso super ricevibili. Una sorta di mantra istantaneo.
Dal vivo le atmosfere si fanno più nitide, il supporto dei visual curate dallo stesso Penti rafforzano l'idea dell'immaginario in cui l'ascolto trascina. Entro giugno è prevista la pre-produzione sul prossimo disco di questo progetto, con un videoclip da registrare in estate e il primo singolo tra ottobre e novembre. Gennaio 2015 vorrebbe dire, a questo punto, secondo album. Sperando che Marco mantenga tutte le promesse. Anche perché, girando e leggendo per il web, molte recensioni attendono un seguito per chiudere il cerchio. Per confermare i buoni spunti realizzati.
Mondi Lontanissimi vi da' appuntamento alla settimana prossima, con un nuovo progetto da conoscere o da riascoltare. A proposito, qui di seguito trovate il link per l'ascolto e quello per i video.
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Clicca, ascolta e scarica (gratuitamente, se vuoi) i brani di Penti