Ogni cosa è illuminata
Dialoghi di Trani, atto primo
Questa mattina si è svolta la cerimonia inaugurale
venerdì 24 settembre 2010
Studenti, docenti e giornalisti hanno affollato il cortile centrale del Castello svevo di Trani nell'intensa mattinata di questa prima parte dei Dialoghi. In attesa dell'inaugurazione dell'evento dell'anno per gli intellettuali di tutta la Puglia, uno dei più importanti nel panorama italiano, che avrà conclusione nella serata di domenica 26 settembre con la conferenza del produttore cinematografico Domenico Procacci. Questa mattina si è tenuta, nella poetica cornice del Castello Svevo, l'inaugurazione della nona edizione dei "Dialoghi di Trani". Da oggi fino a domenica il Castello di Trani si apre alle "passioni" di scrittori, giornalisti, pensatori e lettori. La cerimonia di apertura dei "Dialoghi" si è svolta alla presenza di diversi rappresentanti delle istituzioni locali, per un parterre d'eccezione: erano presenti, oltre al sindaco della città di Trani, Giuseppe Tarantini e all'assessore comunale alla Cultura Andrea Lovato, l'assessore regionale al Mediterraneo Silvia Godelli, il vicepresidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani Nicola Giorgino , il prof. Pasquale Guaragnella, preside della facoltà di Lingue e Letterature straniere dell'Università di Bari e Margherita Pasquale, direttrice del Castello Svevo.
A introdurre gli ospiti è stata la prof. Lucia Perrone Capano, presidente dell'Associazione Culturale "La Maria del Porto", che da nove anni realizza questo festival con puntualità e una grande organizzazione. Il filo conduttore di quest'edizione sono le passioni, intese come amore e amore per la giustizia. «Tutti uniti in nome dello stupor mundi, di quel lungimirante Federico II, precursore della modernità, che ha fatto incontrare popoli e culture diverse in Puglia » - ha ricordato nel suo saluto il vicepresidente della BAT, Nicola Giorgino, intervenuto in luogo del presidente Francesco Ventola impegnato in una seduta del consiglio provinciale. Lo stesso Giorgino ha lanciato durante il suo discorso una proposta innovativa: realizzare un evento che studi l'evoluzione del quadro giuridico europeo, dalle tavole federiciane alla costituzione europea moderna.
Il primo intervento è stato dell'assessore Godelli, la quale ha ringraziato gli organizzatori dei Dialoghi visti come «inno agli esseri umani nelle loro utopie e nell'ispirazione etica ». Anche la Godelli ha insistito sull'importanza della città di Trani nella storia del diritto europeo, definendola come «capitale meridionale del diritto". L'organizzazione interna della manifestazione era rappresentata da Margherita Pasquale, la quale ha sottolineato la presenza costante e continua del castello svevo nella manifestazione a partire dal logo, e ha definito la parola "dialogo" un'ispirazione per la pace, e per vivere momenti di quiete, chiudendo con un accorato invito ai tranesi a vivere e amare il castello. Il professor Lovato ha sottolineato che «il dialogo porta alla giustizia, e la giustizia evoca passione », invitando a vivere le passioni come incontro e non scontro tra civiltà. Stesso ideale seguito dal professor Guaragnella (presente in rappresentanza dell'università di Bari) che ha citato Primo Levi quale «esempio di passione positiva », prendendo come spunto un passo del libro "Se questo è un uomo".
In chiusura del discorso di presentazione della manifestazione vi è stato l'intervento del sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, il quale ha espresso il suo compiacimento per quello che è diventato un appuntamento immancabile per la sua città, che ha voluto «sostenere con sincera liberalità, senza mai interferire con le scelte e le passioni degli organizzatori »; il sindaco non ha lesinato espressioni di ammirazione nei confronti dell''assessore regionale Silvia Godelli, incoronando Trani come «faro della cultura, della civiltà e del dialogo ». Tarantini ha successivemente espresso «l'orgoglio della Puglia per la passione culturale in un Paese dove i musei chiudono e gli artisti emigrano; la gloria di una terra che vanta il senso di una profonda passione per i diritti umani ». Il sindaco tranese ha concluso parlando del clima di crescita e interculturalità che eventi del genere portano in città.
Dopo la cerimonia ha preso possesso del palco il primo ospite, la giovane scrittrice Silvia Avallone, autrice del best-seller "Acciaio". La Avallone ha espresso le idee che erano alla base di questo best-seller, tanto contestato dagli abitanti di Piombino, città in cui il romanzo è ambientato. Dialoghi, quindi idee, confronti, passioni. Buone passioni a tutti!
A introdurre gli ospiti è stata la prof. Lucia Perrone Capano, presidente dell'Associazione Culturale "La Maria del Porto", che da nove anni realizza questo festival con puntualità e una grande organizzazione. Il filo conduttore di quest'edizione sono le passioni, intese come amore e amore per la giustizia. «Tutti uniti in nome dello stupor mundi, di quel lungimirante Federico II, precursore della modernità, che ha fatto incontrare popoli e culture diverse in Puglia » - ha ricordato nel suo saluto il vicepresidente della BAT, Nicola Giorgino, intervenuto in luogo del presidente Francesco Ventola impegnato in una seduta del consiglio provinciale. Lo stesso Giorgino ha lanciato durante il suo discorso una proposta innovativa: realizzare un evento che studi l'evoluzione del quadro giuridico europeo, dalle tavole federiciane alla costituzione europea moderna.
Il primo intervento è stato dell'assessore Godelli, la quale ha ringraziato gli organizzatori dei Dialoghi visti come «inno agli esseri umani nelle loro utopie e nell'ispirazione etica ». Anche la Godelli ha insistito sull'importanza della città di Trani nella storia del diritto europeo, definendola come «capitale meridionale del diritto". L'organizzazione interna della manifestazione era rappresentata da Margherita Pasquale, la quale ha sottolineato la presenza costante e continua del castello svevo nella manifestazione a partire dal logo, e ha definito la parola "dialogo" un'ispirazione per la pace, e per vivere momenti di quiete, chiudendo con un accorato invito ai tranesi a vivere e amare il castello. Il professor Lovato ha sottolineato che «il dialogo porta alla giustizia, e la giustizia evoca passione », invitando a vivere le passioni come incontro e non scontro tra civiltà. Stesso ideale seguito dal professor Guaragnella (presente in rappresentanza dell'università di Bari) che ha citato Primo Levi quale «esempio di passione positiva », prendendo come spunto un passo del libro "Se questo è un uomo".
In chiusura del discorso di presentazione della manifestazione vi è stato l'intervento del sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, il quale ha espresso il suo compiacimento per quello che è diventato un appuntamento immancabile per la sua città, che ha voluto «sostenere con sincera liberalità, senza mai interferire con le scelte e le passioni degli organizzatori »; il sindaco non ha lesinato espressioni di ammirazione nei confronti dell''assessore regionale Silvia Godelli, incoronando Trani come «faro della cultura, della civiltà e del dialogo ». Tarantini ha successivemente espresso «l'orgoglio della Puglia per la passione culturale in un Paese dove i musei chiudono e gli artisti emigrano; la gloria di una terra che vanta il senso di una profonda passione per i diritti umani ». Il sindaco tranese ha concluso parlando del clima di crescita e interculturalità che eventi del genere portano in città.
Dopo la cerimonia ha preso possesso del palco il primo ospite, la giovane scrittrice Silvia Avallone, autrice del best-seller "Acciaio". La Avallone ha espresso le idee che erano alla base di questo best-seller, tanto contestato dagli abitanti di Piombino, città in cui il romanzo è ambientato. Dialoghi, quindi idee, confronti, passioni. Buone passioni a tutti!