Riscoprendo Trani
Trani, Ognissanti ed i templari
C’è chi contesta questo legame
martedì 19 aprile 2011
«La Chiesa di Ognissanti di Trani non fu templare». A dirlo (o meglio: a scriverlo) è Vito Ricci, studioso di storia medievale dell'Università di Bari. Ricci, attraverso una serie di ricerche (consultabili all'indirizzo http://www.mondimedievali.net/Medioevotemplare/indice.htm), è giunto alla conclusione che non esisterebbe alcun legame tra la chiesa tranese di Ognissanti ed i templari. Sul sito (diretto da Raffaele Licinio, professore ordinario di storie medievale all'Università di Bari) Ricci mette dunque in discussione un significativo spaccato della nostra tradizione «in quanto - dice - palesemente erronea e fuorviante».
A supporto della sua tesi, Ricci evidenzia come non vi sia alcun documento attualmente noto dal quale emergerebbe un legame tra l'abbazia tranese e l'Ordine monastico-cavalleresco. A pensarla come Ricci è anche Fulvio Bramato, autore di numerose pubblicazioni sui templari. Se nei suoi primi studi Bramato aveva condiviso quella teoria di pensiero che ipotizzava l'edificazione della chiesa di Ognissanti da parte dei templari, successivamente lo stesso scrittore pose dei dubbi sulla circostanza, dubbi legati ad una più attenta analisi dei fatti storici.
Per Bramato, intorno alla metà del XII secolo i templari non possedevano in Puglia (e, quindi, a Trani) un patrimonio così cospicuo da consentire la costruzione di un complesso vasto e articolato come Ognissanti, costituito dalla chiesa con l'annesso ospedale. Non solo: a quel tempo i templari d'Italia non avevano mai dimostrato di possedere in campo architettonico delle capacità progettuali così profonde e raffinate da permettere la realizzazione di una chiesa come quella tranese. «Ammesso che i templari avessero edificato una propria chiesa a Trani - scrive Bramato - molto probabilmente l'avrebbero intitolata a Santa Maria de Templo come risulta documentato per altre domus in Italia ed in Europa».
A tali motivazioni, Vito Ricci ne aggiunge un'altra: «Se i templari avessero avuto un patrimonio così cospicuo l'avrebbero impiegato per finanziare gli insediamenti in prima linea in terra Santa».
La presenza templare a Trani (intorno al 1142) è invece testimoniata nella Historia Traslationis Sancti Nicolai Peregriini. Secondo alcune fonti, l'ipotesi che Ognissanti fu chiesa templare troverebbe conferma dalla datazione dell'epigrafe in prossimità dell'accesso secondario destro del sito. L'epigrafe (successiva al 1139) contiene la seguente iscrizione in latino: «Hic requiescit Costantinus abbas et medicus orate pro anima eius (Qui riposa Costantino Medio e Abate, pregate per la sua anima).
A supporto della sua tesi, Ricci evidenzia come non vi sia alcun documento attualmente noto dal quale emergerebbe un legame tra l'abbazia tranese e l'Ordine monastico-cavalleresco. A pensarla come Ricci è anche Fulvio Bramato, autore di numerose pubblicazioni sui templari. Se nei suoi primi studi Bramato aveva condiviso quella teoria di pensiero che ipotizzava l'edificazione della chiesa di Ognissanti da parte dei templari, successivamente lo stesso scrittore pose dei dubbi sulla circostanza, dubbi legati ad una più attenta analisi dei fatti storici.
Per Bramato, intorno alla metà del XII secolo i templari non possedevano in Puglia (e, quindi, a Trani) un patrimonio così cospicuo da consentire la costruzione di un complesso vasto e articolato come Ognissanti, costituito dalla chiesa con l'annesso ospedale. Non solo: a quel tempo i templari d'Italia non avevano mai dimostrato di possedere in campo architettonico delle capacità progettuali così profonde e raffinate da permettere la realizzazione di una chiesa come quella tranese. «Ammesso che i templari avessero edificato una propria chiesa a Trani - scrive Bramato - molto probabilmente l'avrebbero intitolata a Santa Maria de Templo come risulta documentato per altre domus in Italia ed in Europa».
A tali motivazioni, Vito Ricci ne aggiunge un'altra: «Se i templari avessero avuto un patrimonio così cospicuo l'avrebbero impiegato per finanziare gli insediamenti in prima linea in terra Santa».
La presenza templare a Trani (intorno al 1142) è invece testimoniata nella Historia Traslationis Sancti Nicolai Peregriini. Secondo alcune fonti, l'ipotesi che Ognissanti fu chiesa templare troverebbe conferma dalla datazione dell'epigrafe in prossimità dell'accesso secondario destro del sito. L'epigrafe (successiva al 1139) contiene la seguente iscrizione in latino: «Hic requiescit Costantinus abbas et medicus orate pro anima eius (Qui riposa Costantino Medio e Abate, pregate per la sua anima).