
Salute d'asporto
Alga Nori: proprietà e benefici
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
lunedì 13 dicembre 2021
Nel 2021 non risulta strano parlare dei benefici delle alghe e del loro uso alimentare, infatti questo articolo potrà essere utile a chi apprezza l'hosomaki, un tipo di sushi giapponese, in cui un roll di riso è avvolto nell'alga nori e contiene un altro ingrediente a scelta, come ad esempio il salmone.
L'alga Nori, è un' alga rossa appartenente al genere Porphyra (Bangiophyceae). Attualmente, le coltivazioni di Porphyra sono oggetto di una delle più grandi industrie di acquacoltura in Giappone, Corea e Cina.
L'alga Nori è tra le macroalghe più nutrienti, con un contenuto proteico del 25-40%, è ricca di iodio (100-300 µg per grammo) e povera di grassi e carboidrati ed è nota per la ricchezza in minerali e vitamine A (sotto forma di Beta-Carotene), niacina, vitamina C, vitamina B12 ed acido folico.
Purtroppo i processi di essicazione a cui è sottoposta riducono notevolmente il contenuto delle vitamine termolabili, come ad esempio la C, originariamente presente in concentrazione superiore a quella delle arance. Dal punto di vista amminoacidico, l'amminoacido più rappresentato è l'arginina, mentre la spiccata sapidità del prodotto, oltre al contenuto non certo trascurabile di sodio, che però diminuisce notevolmente con la cottura, è legata alla presenza di tre amminoacidi: alanina, glicina ed acido glutammico. Quest'ultimo, unito al sodio, forma il glutammato monosodico, un noto esaltatore di sapidità che stimola dei particolari recettori del gusto: l'umami. L'alga Nori è digeribile per circa il 75% del suo peso, in quanto la rimanente percentuale è rappresentata da fibre, soprattutto solubili.
Nell'alga Nori sono presenti anche l'amminoacido taurina che contribuisce, insieme alle fibre solubili, a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, oltre a regolarizzare l'attività epatica, ed il pigmento rosso fluorescente r-ficoeritrina, utilizzato come marker in diagnostica. Il contenuto di betaina contribuisce a ridurre il rischio cardiovascolare associato ad alti livelli plasmatici di omocisteina, tipici di chi segue una dieta ricca di carne e povera di ortaggi e frutta di stagione.
Numerosi sono i benefici salutistici ascrivibili al regolare consumo di alga Nori, legati all'abbondante presenza di nutrienti amici per la salute (tra cui iodio, selenio, beta carotene, vitamine antiossidanti, betaina, alginati, ferro ed acidi grassi omega tre, in particolare EPA). Il consumo di alga Nori può essere utile ai pazienti che soffrono di ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, pre-diabete, trombosi, ulcera peptica, malnutrizione, stress e difficoltà di concentrazione, stitichezza, ipotiroidismo da carenza iodica, malattie infiammatorie, sovrappeso ed obesità, oltre a giocare un possibile ruolo preventivo nello sviluppo di cardiopatie ed alcuni tipi di cancro, come quello al colon e alla mammella.
La controindicazione più grande al consumo di alga nori è legata alla presenza di iodio che potrebbe peggiorare i sintomi dell'ipertiroidismo. Proprio per questo il consiglio è di consumarne massimo 5 grammi al giorno.
L'alga Nori, è un' alga rossa appartenente al genere Porphyra (Bangiophyceae). Attualmente, le coltivazioni di Porphyra sono oggetto di una delle più grandi industrie di acquacoltura in Giappone, Corea e Cina.
L'alga Nori è tra le macroalghe più nutrienti, con un contenuto proteico del 25-40%, è ricca di iodio (100-300 µg per grammo) e povera di grassi e carboidrati ed è nota per la ricchezza in minerali e vitamine A (sotto forma di Beta-Carotene), niacina, vitamina C, vitamina B12 ed acido folico.
Purtroppo i processi di essicazione a cui è sottoposta riducono notevolmente il contenuto delle vitamine termolabili, come ad esempio la C, originariamente presente in concentrazione superiore a quella delle arance. Dal punto di vista amminoacidico, l'amminoacido più rappresentato è l'arginina, mentre la spiccata sapidità del prodotto, oltre al contenuto non certo trascurabile di sodio, che però diminuisce notevolmente con la cottura, è legata alla presenza di tre amminoacidi: alanina, glicina ed acido glutammico. Quest'ultimo, unito al sodio, forma il glutammato monosodico, un noto esaltatore di sapidità che stimola dei particolari recettori del gusto: l'umami. L'alga Nori è digeribile per circa il 75% del suo peso, in quanto la rimanente percentuale è rappresentata da fibre, soprattutto solubili.
Nell'alga Nori sono presenti anche l'amminoacido taurina che contribuisce, insieme alle fibre solubili, a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, oltre a regolarizzare l'attività epatica, ed il pigmento rosso fluorescente r-ficoeritrina, utilizzato come marker in diagnostica. Il contenuto di betaina contribuisce a ridurre il rischio cardiovascolare associato ad alti livelli plasmatici di omocisteina, tipici di chi segue una dieta ricca di carne e povera di ortaggi e frutta di stagione.
Numerosi sono i benefici salutistici ascrivibili al regolare consumo di alga Nori, legati all'abbondante presenza di nutrienti amici per la salute (tra cui iodio, selenio, beta carotene, vitamine antiossidanti, betaina, alginati, ferro ed acidi grassi omega tre, in particolare EPA). Il consumo di alga Nori può essere utile ai pazienti che soffrono di ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, pre-diabete, trombosi, ulcera peptica, malnutrizione, stress e difficoltà di concentrazione, stitichezza, ipotiroidismo da carenza iodica, malattie infiammatorie, sovrappeso ed obesità, oltre a giocare un possibile ruolo preventivo nello sviluppo di cardiopatie ed alcuni tipi di cancro, come quello al colon e alla mammella.
La controindicazione più grande al consumo di alga nori è legata alla presenza di iodio che potrebbe peggiorare i sintomi dell'ipertiroidismo. Proprio per questo il consiglio è di consumarne massimo 5 grammi al giorno.