Dormire, sonno
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Salute d'asporto

Alterazioni del sonno e obesità

Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca

Stato di salute e qualità del sonno rappresentano un binomio molto spesso sottovalutato; infatti l'alterazione dei ritmi sonno/veglia non comporta soltanto una stato di stanchezza/affaticamento, ma ha conseguenze molto importanti sulla salute, sulla vita familiare e sociale. I dati statistici dicono che in Italia sono presenti 4 milioni di persone che soffrono di insonnia, ma complessivamente 9 milioni affetti da disturbi del sonno. Secondo uno studio pubblicato su PNAS, sarebbero le donne a soffrirne maggiormente. Gli scienziati hanno osservato che l'orologio biologico femminile differisce da quello maschile, in quanto le donne tendono ad addormentarsi e a svegliarsi prima rispetto agli uomini, e durante la notte tendono ad essere meno vigili rispetto agli uomini.

Il ciclo circadiano è il processo fisiologico che regola le funzionalità biologiche nell'arco delle 24 ore, ed è influenzato dai ritmi sonno-veglia, buio-luce. In questo processo si hanno variazione della secrezione ormonale, per esempio durante il sonno si abbassano i livelli di adrenalina e cortisolo (legati alla fase di veglia) e ciò fa sì che l'organismo possa sfruttare i più elevati livelli di ormone della crescita (GH) prodotto nelle fasi notturne. Mentre al risveglio si hanno picchi di cortisolo e testosterone, responsabile negli uomini delle erezioni mattutine.

Un altro ormone importante per la salute del ritmo sonno-veglia è la melatonina, dipendente dal buio/luce, infatti il buio determina la produzione di melatonina che porta un segnale all'organismo che rallenta le sue attività e si prepara al sonno.

Quanto dormire?
Non esiste una regola precisa sulla quantità ottimale di sonno, infatti ogni persona può essere legata ad un cronotipo diverso. Il cronotipo indica il rapporto tra funzionamento dell'orologio biologico e l'orario esterno. Normalmente si dovrebbe avere un riposo notturno, ma ci sono soggetti che presentano dei ritmi diversi e sono definiti "gufi" o notturni e "allodole" o mattutini. Per riuscire a capire il cronotipo sono disponibili questionari che prendono in esame le abitudini di vita.

I benefici che apporta una buona qualità del sonno sono:
Il mantenimento del metabolismo del cervello
Il bilanciamento del metabolismo del glucosio
La produzione di un maggior numero di anticorpi
Una detossificazione più efficace
Il risposo del sistema cardiovascolare
Il rafforzamento della memoria

Un disturbo del sonno è associato allo sviluppo di Sindrome Metabolica, ovvero sovrappeso/obesità, ipertensione, dislipidemia e alterata glicemia a digiuno. In primo luogo questo avviene perché mancando il sonno aumentano i livelli di cortisolo (ormone dello stress), che causa l'innalzamento della glicemia e diminuzione della tolleranza al glucosio. Inoltre stando svegli diviene più semplice ricercare e consumare cibo.

In secondo luogo nella posizione sdraiata avviene un micro-collasso delle prime vie respiratorie determinando fenomeni di apnee notturne (OSAS), che peggiorano nel soggetto in sovrappeso/obesità. Questa condizione determina una alterazione della sfera comportamentale con astenia, sonnolenza diurna, irritabilità deficit di memoria, colpi di sonno; e determinano un quadro di alterazione endocrino-metabolica con ipercortisolismo, obesità, ipertensione, insulino-resistenza; in pratica una condizione infiammatoria sistemica che favorisce la Sindrome Metabolica
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