Salute d'asporto
Aminoacidi e proteine, che differenza c'è?
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 24 giugno 2023
Sia in ambito sportivo che in ambito clinico vengono utilizzati preparati a base proteica o di aminoacidi essenziali. Entrambe le sostanze sono nutrienti con proprietà anaboliche, ovvero che stimolano la crescita cellulare e che possono aumentare la massa muscolare o attenuare la perdita muscolare durante l'immobilizzazione e l'invecchiamento, tramite la stimolazione della sintesi proteica muscolare.
Per spiegare meglio le prime differenze tra i composti, gli aminoacidi sono paragonabili a lettere dell'alfabeto che insieme compongono la parola, ovvero la proteina, quindi, quando utilizzare gli uni e le altre?
Partiamo col dire che le proteine apportano calorie alla dieta, infatti possono essere usate nel momento in cui si ha difficolta nel consumare cibo solido, sia per natura logistica sia per natura clinico-funzionale; infatti le proteine trovano largo impiego in alcune condizioni cliniche legate alla disfagia o nei remimi alimentari vegani/vegetariani. Gli aminoacidi sono da preferire nel momento in cui, fissato l'apporto proteico, si ha necessità di uno stimolo di crescita/riparatorio nel momento o si hanno delle compromissioni d'organo, come ad esempio un interessamento renale o epatico.
Da un ulteriore punto di vista clinico gli aminoacidi possono essere classificati in essenziali e non essenziale, ovvero i primi devono essere necessariamente introdotti con la dieta, mentre i secondi no. Le proteine alimentari hanno un rapporto aminoacidi essenziali/aminoacidi non essenziali a favore dei non essenziali; è stato visto come una miscela di non essenziali determini un aumento delle condizioni infiammatorie e sia assorbibile da linee di cellule tumorali.
Una differenza importante tra aminoacidi e proteine è legata alla velocità di assorbimento, in quanto gli aminoacidi essenziali risultano essere assorbiti molto più velocemente poiché non soggetti a metabolismo di primo passaggio. La lentezza, o la velocità, sono così importanti perché secondo le ricerche scientifiche dopo un allenamento esiste una cosiddetta finestra anabolica di 30-45 minuti in cui il muscolo è particolarmente adattato ad assorbire nutrienti, e si ha un grande bisogno di sfruttare questa tempistica.
Un altro importante punto da considerare è che le proteine sono direttamente correlate all'aumento dell'acido urico e dell'azotemia, che determinano un maggior impegno renale ed epatico; mentre gli aminoacidi essenziali vengono direttamente metabolizzati e possono essere utilizzati anche nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica.
È stato ripetutamente dimostrato che la sintesi proteica muscolare (MPS) postprandiale dopo una sessione di allenamento di resistenza migliora in seguito all'ingestione di aminoacidi essenziali rispetto ad una miscela di proteine, mentre in condizioni di immobilità muscolare, il consumo acuto di proteine alimentari non permette di stimolare al massimo la sintesi proteica muscolare postprandiale, rispetto agli aminoacidi. Da questi dati è facile comprendere come l'utilizzo degli aminoacidi sia più utile e appropriato nei soggetti sarcopenici o allettati.
Per spiegare meglio le prime differenze tra i composti, gli aminoacidi sono paragonabili a lettere dell'alfabeto che insieme compongono la parola, ovvero la proteina, quindi, quando utilizzare gli uni e le altre?
Partiamo col dire che le proteine apportano calorie alla dieta, infatti possono essere usate nel momento in cui si ha difficolta nel consumare cibo solido, sia per natura logistica sia per natura clinico-funzionale; infatti le proteine trovano largo impiego in alcune condizioni cliniche legate alla disfagia o nei remimi alimentari vegani/vegetariani. Gli aminoacidi sono da preferire nel momento in cui, fissato l'apporto proteico, si ha necessità di uno stimolo di crescita/riparatorio nel momento o si hanno delle compromissioni d'organo, come ad esempio un interessamento renale o epatico.
Da un ulteriore punto di vista clinico gli aminoacidi possono essere classificati in essenziali e non essenziale, ovvero i primi devono essere necessariamente introdotti con la dieta, mentre i secondi no. Le proteine alimentari hanno un rapporto aminoacidi essenziali/aminoacidi non essenziali a favore dei non essenziali; è stato visto come una miscela di non essenziali determini un aumento delle condizioni infiammatorie e sia assorbibile da linee di cellule tumorali.
Una differenza importante tra aminoacidi e proteine è legata alla velocità di assorbimento, in quanto gli aminoacidi essenziali risultano essere assorbiti molto più velocemente poiché non soggetti a metabolismo di primo passaggio. La lentezza, o la velocità, sono così importanti perché secondo le ricerche scientifiche dopo un allenamento esiste una cosiddetta finestra anabolica di 30-45 minuti in cui il muscolo è particolarmente adattato ad assorbire nutrienti, e si ha un grande bisogno di sfruttare questa tempistica.
Un altro importante punto da considerare è che le proteine sono direttamente correlate all'aumento dell'acido urico e dell'azotemia, che determinano un maggior impegno renale ed epatico; mentre gli aminoacidi essenziali vengono direttamente metabolizzati e possono essere utilizzati anche nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica.
È stato ripetutamente dimostrato che la sintesi proteica muscolare (MPS) postprandiale dopo una sessione di allenamento di resistenza migliora in seguito all'ingestione di aminoacidi essenziali rispetto ad una miscela di proteine, mentre in condizioni di immobilità muscolare, il consumo acuto di proteine alimentari non permette di stimolare al massimo la sintesi proteica muscolare postprandiale, rispetto agli aminoacidi. Da questi dati è facile comprendere come l'utilizzo degli aminoacidi sia più utile e appropriato nei soggetti sarcopenici o allettati.