Salute d'asporto
Chili di troppo dopo le vacanze: cosa accade al nostro corpo?
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 4 settembre 2021
Siamo a Settembre, si riparte, il torrido caldo estivo inizia ad appartenere al passato, così come le vacanze, di cui possediamo ricordi, souvenir, ma anche kg di troppo.
A sottolinearlo è un' indagine condotta dall'Università della Georgia e pubblicata sulla rivista Physicology and Behavior: in una sola settimana di vacanza si possono prendere dai 500 grammi ai tre chili e mezzo in più.
Il peso è aumentato, ma cosa accade al vostro corpo?
Il corpo umano può essere suddiviso in compartimenti:
Massa Magra (FFM)
Massa Grassa (FM)
Acqua Totale (TBW) Nella FFM troviamo tutte le componenti corporee (liquidi, proteine, glicogeno, tessuto muscolare e scheletrico etc.) ad eccezione del grasso, che rientra appunto nella FM. Mentre la TBW rappresenta l'acqua intracellulare (ICW) ben compartimentalizzata nelle strutture corporee, e l'acqua extracellulare (ECW), molto spesso indicata con l'appellativo di ritenzione idrica.
Un sovraccarico dietetico determina un aumento dell'infiammazione sistemica, evidenziabile sia con i sintomi, sonnolenza, gonfiore addominale e generalizzato, feci scomposte, astenia; che con gli esami bioimpedenziometrici, che rilevano un aumento dell'acqua extracellulare e, di conseguenza un aumento di peso. In questo caso basterà diminuire l' introito alimentare nei 2/3 giorni successivi e si avrà un rientro dell'infiammazione e anche dell'acqua extracellulare, che porteranno la bilancia ad un valore minore.
L'altra strada prevede l'aumento del glicogeno muscolare (riserva di glucosio del muscolo): il carboidrato introdotto con la dieta viene immagazzinato nel muscolo, esso induce un aumento della idratazione muscolare e di conseguenza un aumento del volume e del peso di quest'ultimo. Questo movimento, visibile soprattutto con la bioimpedenziometria, ma valutabile anche attraverso la palpazione, indica un buono stato metabolico ed una buona risposta ad un carico e scarico di carboidrati.
L'ultima opzione, la più dolente, è che i carboidrati introdotti con la dieta entrino nel processo di De novo lipogenesi, ovvero subiscano a livello epatico una conversione in acidi grassi e vengano immagazzinati nel tessuto adiposo.
Indipendentemente dal processo che ha portato ad aumentare il peso, la cosa giusta da fare è riprendere uno stile alimentare adeguato ed anche l'attività fisica.
A sottolinearlo è un' indagine condotta dall'Università della Georgia e pubblicata sulla rivista Physicology and Behavior: in una sola settimana di vacanza si possono prendere dai 500 grammi ai tre chili e mezzo in più.
Il peso è aumentato, ma cosa accade al vostro corpo?
Il corpo umano può essere suddiviso in compartimenti:
Massa Magra (FFM)
Massa Grassa (FM)
Acqua Totale (TBW) Nella FFM troviamo tutte le componenti corporee (liquidi, proteine, glicogeno, tessuto muscolare e scheletrico etc.) ad eccezione del grasso, che rientra appunto nella FM. Mentre la TBW rappresenta l'acqua intracellulare (ICW) ben compartimentalizzata nelle strutture corporee, e l'acqua extracellulare (ECW), molto spesso indicata con l'appellativo di ritenzione idrica.
Un sovraccarico dietetico determina un aumento dell'infiammazione sistemica, evidenziabile sia con i sintomi, sonnolenza, gonfiore addominale e generalizzato, feci scomposte, astenia; che con gli esami bioimpedenziometrici, che rilevano un aumento dell'acqua extracellulare e, di conseguenza un aumento di peso. In questo caso basterà diminuire l' introito alimentare nei 2/3 giorni successivi e si avrà un rientro dell'infiammazione e anche dell'acqua extracellulare, che porteranno la bilancia ad un valore minore.
L'altra strada prevede l'aumento del glicogeno muscolare (riserva di glucosio del muscolo): il carboidrato introdotto con la dieta viene immagazzinato nel muscolo, esso induce un aumento della idratazione muscolare e di conseguenza un aumento del volume e del peso di quest'ultimo. Questo movimento, visibile soprattutto con la bioimpedenziometria, ma valutabile anche attraverso la palpazione, indica un buono stato metabolico ed una buona risposta ad un carico e scarico di carboidrati.
L'ultima opzione, la più dolente, è che i carboidrati introdotti con la dieta entrino nel processo di De novo lipogenesi, ovvero subiscano a livello epatico una conversione in acidi grassi e vengano immagazzinati nel tessuto adiposo.
Indipendentemente dal processo che ha portato ad aumentare il peso, la cosa giusta da fare è riprendere uno stile alimentare adeguato ed anche l'attività fisica.