Salute d'asporto
Come abbassare il colesterolo dopo le feste di Natale
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 8 gennaio 2022
10.04
Delle festività ormai resta qualche kg in più e valori di colesterolo e trigliceridi fuori norma. Il colesterolo è una molecola fisiologicamente presente nell'organismo, infatti entra in gioco nella formazione delle membrane cellulari, di alcuni ormoni, della vitamina D e dei Sali biliari. È una molecola importante per le funzioni fisiologiche, tanto da essere prodotta a livello endogeno, ma quando i livelli ematici diventano elevati allora si trasforma in un nemico per la salute, soprattutto per il rischio cardiovascolare.
Prima di capire la gestione dietetica, il punto inziale è conoscere le varie forme di colesterolo:
Colesterolo HDL (Buono): Sono lipoproteine ad alta intensità che trasportando il colesterolo dalle periferie al fegato ne riducono il deposito nelle arterie (fattore predisponente l'aterosclerosi). In pratica, fungono da "spazzino" del colesterolo.
Colesterolo LDL (Cattivo): Sono lipoproteine a bassa intensità che trasportando il colesterolo in direzione delle periferie e, se in eccesso, promuovendone il deposito nelle arterie (aumento del rischio di aterosclerosi) risultano potenzialmente nocive.
Un innalzamento dei livelli ematici di colesterolo è solitamente accompagnato da un aumento dei trigliceridi che costituiscono gran parte dei grassi contenuti negli alimenti e nell'organismo umano. Questo quadro viene definito con il termine dislipidemia, ovvero una alterazione della frazione lipidica nel sangue.
Sono numerosi gli studi che mettono in relazione il ruolo del colesterolo con l'incidenza di malattie cardiovascolari ed attualmente le linee guida consigliano una assunzione giornaliera massima di 300 mg/day di colesterolo per le persone sane e 200 mg/day per i pazienti affetti da dislipidemia.
Grazie ad una analisi del sangue è possibile valutare l'indice cardiovascolare, ovvero il rapporto che si ha tra colesterolo totale e colesterolo HDL. L'indice di rischio è considerato accettabile quando risulta inferiore a 5 nell'uomo e a 4,5 nella donna. Inoltre per garantire una protezione ottimale dalle malattie cardiovascolari è auspicabile mantenere bassi i livelli di colesterolo LDL contrapponendoli ad alti valori di colesterolo HDL. Per questo, i due valori possono essere messi in relazione per una stima immediata ed approssimativa del rischio cardiovascolare del paziente.
Come detto precedentemente, il colesterolo ha due vie di produzione, una endogena ed una esogena. In molti casi l'ipercolesterolemia risulta essere su base genetica, derivante da una alterazione dell'enzima che produce il colesterolo, ma, in altri risulta essere legata ad una alimentazione errata.
Una dieta sbilanciata ed una mancanza di attività fisica, quindi, sono i primi fattori da correggere per riportare i valori di colesterolo nella norma:
Preferire pesce e carni magre.
Eliminare l'alcol, bevande zuccherine e zuccheri semplici.
Eliminare/Ridurre il fumo di sigaretta.
Preferire l'utilizzo di cereali e farine integrali.
Accompagnare ogni pasto con una porzione di verdura.
Spostare l'introito di carboidrati nella prima parte della giornata.
Utilizzare frutta fresca e di stagione per garantire l'apporto antiossidante.
Ridurre fortemente i formaggi, sia freschi che stagionati.
Utilizzare frutta secca, soprattutto per gli spunti.
Eliminare i cibi confezionati e/o processati.
Ridurre gli insaccati.
Fare attività fisica.
In questa maniera permetterete al vostro organismo di assumere meno colesterolo alimentare, inoltre riducendo il carico glicemico ed i conseguenti picchi di glicemia, abbasserete l'attività endogena dell'enzima, facendo sì che il corpo produca meno colesterolo. Grazie all'attività fisica aumenterete il dispendio energetico e l'utilizzo del colesterolo per la sintesi di cellule ed ormoni.
Prima di capire la gestione dietetica, il punto inziale è conoscere le varie forme di colesterolo:
Colesterolo HDL (Buono): Sono lipoproteine ad alta intensità che trasportando il colesterolo dalle periferie al fegato ne riducono il deposito nelle arterie (fattore predisponente l'aterosclerosi). In pratica, fungono da "spazzino" del colesterolo.
Colesterolo LDL (Cattivo): Sono lipoproteine a bassa intensità che trasportando il colesterolo in direzione delle periferie e, se in eccesso, promuovendone il deposito nelle arterie (aumento del rischio di aterosclerosi) risultano potenzialmente nocive.
Un innalzamento dei livelli ematici di colesterolo è solitamente accompagnato da un aumento dei trigliceridi che costituiscono gran parte dei grassi contenuti negli alimenti e nell'organismo umano. Questo quadro viene definito con il termine dislipidemia, ovvero una alterazione della frazione lipidica nel sangue.
Sono numerosi gli studi che mettono in relazione il ruolo del colesterolo con l'incidenza di malattie cardiovascolari ed attualmente le linee guida consigliano una assunzione giornaliera massima di 300 mg/day di colesterolo per le persone sane e 200 mg/day per i pazienti affetti da dislipidemia.
Grazie ad una analisi del sangue è possibile valutare l'indice cardiovascolare, ovvero il rapporto che si ha tra colesterolo totale e colesterolo HDL. L'indice di rischio è considerato accettabile quando risulta inferiore a 5 nell'uomo e a 4,5 nella donna. Inoltre per garantire una protezione ottimale dalle malattie cardiovascolari è auspicabile mantenere bassi i livelli di colesterolo LDL contrapponendoli ad alti valori di colesterolo HDL. Per questo, i due valori possono essere messi in relazione per una stima immediata ed approssimativa del rischio cardiovascolare del paziente.
Come detto precedentemente, il colesterolo ha due vie di produzione, una endogena ed una esogena. In molti casi l'ipercolesterolemia risulta essere su base genetica, derivante da una alterazione dell'enzima che produce il colesterolo, ma, in altri risulta essere legata ad una alimentazione errata.
Una dieta sbilanciata ed una mancanza di attività fisica, quindi, sono i primi fattori da correggere per riportare i valori di colesterolo nella norma:
Preferire pesce e carni magre.
Eliminare l'alcol, bevande zuccherine e zuccheri semplici.
Eliminare/Ridurre il fumo di sigaretta.
Preferire l'utilizzo di cereali e farine integrali.
Accompagnare ogni pasto con una porzione di verdura.
Spostare l'introito di carboidrati nella prima parte della giornata.
Utilizzare frutta fresca e di stagione per garantire l'apporto antiossidante.
Ridurre fortemente i formaggi, sia freschi che stagionati.
Utilizzare frutta secca, soprattutto per gli spunti.
Eliminare i cibi confezionati e/o processati.
Ridurre gli insaccati.
Fare attività fisica.
In questa maniera permetterete al vostro organismo di assumere meno colesterolo alimentare, inoltre riducendo il carico glicemico ed i conseguenti picchi di glicemia, abbasserete l'attività endogena dell'enzima, facendo sì che il corpo produca meno colesterolo. Grazie all'attività fisica aumenterete il dispendio energetico e l'utilizzo del colesterolo per la sintesi di cellule ed ormoni.