Salute d'asporto
Come la dieta impatta sul tumore
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
lunedì 13 febbraio 2023
Il modo attraverso il quale le cellule cancerogene utilizzano i nutrienti per supportare la loro crescita e proliferazione è determinato da numerosi fattori, tra i quali l'interazione con l'ambiente esterno e la dieta. Ad oggi si conoscono alcuni nutrienti chiave per il metabolismo tumorale, come ad esempio glucosio e glutammina, attraverso i quali la tumorigenesi è supportata, ma uno degli obiettivi più difficili è sicuramente capire quali sono le interazioni tra un determinato tipo di tumore ed il macro e microambiente tumorale, in modo da scoprire le vulnerabilità tumorali.
Molti studi epidemiologici hanno indicato come fattori di rischio per lo sviluppo di un tumore l'obesità e l'eccesso calorico, mentre diete con un apporto più basso di carboidrati, di grassi e, come conseguenza, di calorie sono associate ad un rischio più basso di sviluppare un tumore.
La dieta può avere effetti sulla crescita e progressione tumorale attraverso vari meccanismi; variazioni dietetiche determinano variazioni di micronutrienti a livello del plasma, con conseguente cambiamento del microambiente tumorale, oltre che determinano un potenziamento della terapia farmacologica.
Differenti diete possono inibire o accelerare la tumorigenesi; la dieta Low-carb, così come la restrizione calorica o la chetogenica tendono ad inibire e/o rallentare la crescita tumorale in molti tipi di cancro. Una restrizione calorica, ovvero un decremento di circa 30-40% delle calorie totali, di solito attraverso una limitazione del carboidrato, ha mostrato rallentare fortemente la crescita di numerosi tumori, tra cui il tumore del seno, del polmone, della prostata, del cervello, del pancreas e del colon-retto. Al contrario una dieta ad alto tenore di grassi (HFD), che è ben diversa da una chetogenica, incrementa la crescita tumorale, soprattutto nel carcinoma del colon-retto, del pancreas, della prostata, della mammella e dell'epatocarcinoma, aumentando anche la formazione di metastasi.
Sebbene la restrizione calorica induce un rallentamento della crescita tumorale, non sempre tutti i tumori rispondono allo stesso modo a questa tipologia dietetica. La variabilità di risposta dipende da alcuni fattori, quali il genotipo tumorale, il tessuto di origine o la posizione del tumore.
Sebbene la letteratura scientifica non abbia messo in evidenza specifici protocolli dietetici in determinate condizioni tumorali, la dieta rimane un importante supporto alle terapie.
Molti studi epidemiologici hanno indicato come fattori di rischio per lo sviluppo di un tumore l'obesità e l'eccesso calorico, mentre diete con un apporto più basso di carboidrati, di grassi e, come conseguenza, di calorie sono associate ad un rischio più basso di sviluppare un tumore.
La dieta può avere effetti sulla crescita e progressione tumorale attraverso vari meccanismi; variazioni dietetiche determinano variazioni di micronutrienti a livello del plasma, con conseguente cambiamento del microambiente tumorale, oltre che determinano un potenziamento della terapia farmacologica.
Differenti diete possono inibire o accelerare la tumorigenesi; la dieta Low-carb, così come la restrizione calorica o la chetogenica tendono ad inibire e/o rallentare la crescita tumorale in molti tipi di cancro. Una restrizione calorica, ovvero un decremento di circa 30-40% delle calorie totali, di solito attraverso una limitazione del carboidrato, ha mostrato rallentare fortemente la crescita di numerosi tumori, tra cui il tumore del seno, del polmone, della prostata, del cervello, del pancreas e del colon-retto. Al contrario una dieta ad alto tenore di grassi (HFD), che è ben diversa da una chetogenica, incrementa la crescita tumorale, soprattutto nel carcinoma del colon-retto, del pancreas, della prostata, della mammella e dell'epatocarcinoma, aumentando anche la formazione di metastasi.
Sebbene la restrizione calorica induce un rallentamento della crescita tumorale, non sempre tutti i tumori rispondono allo stesso modo a questa tipologia dietetica. La variabilità di risposta dipende da alcuni fattori, quali il genotipo tumorale, il tessuto di origine o la posizione del tumore.
Sebbene la letteratura scientifica non abbia messo in evidenza specifici protocolli dietetici in determinate condizioni tumorali, la dieta rimane un importante supporto alle terapie.