Salute d'asporto
Consigli alimentari nella difficoltà di deglutizione
Ce ne parla il biologo Labianca
sabato 4 marzo 2023
La disfagia, presente soprattutto negli anziani, comporta una difficoltà di deglutizione accompagnata molto spesso da dolore, tosse e sensazione di soffocamento. A seguito di questa problematica si ha una diminuzione dell'introito alimentare che può arrivare a compromettere lo stato di salute.
La scelta degli alimenti e della quota calorica da somministrare dipendente dal tipo e dal grado di disfagia e dipende principalmente dalla sicurezza del paziente e dal fabbisogno alimentare di quest'ultimo.
I cibi si dividono in:
– Liquidi: Comprendono le bevande: acqua, tè, camomilla, latte, caffè, ecc. Esistono anche i cosiddetti liquidi con scorie (così chiamati perché contengono piccole particelle di consistenza maggiore), tra i quali troviamo succhi di frutta, yogurt "da bere", sciroppi, brodi vegetali. I liquidi generalmente sono i più difficili da deglutire in quanto "sfuggono" distribuendosi nel cavo orale e per questo risultano difficilmente gestibili.
– Semiliquidi: gelati, creme, passati di verdure, frullati e omogeneizzati di frutta. Per questi alimenti è sufficiente una modesta preparazione orale in quanto non necessitano di masticazione.
– Semisolidi: Comprendono passati e frullati densi, omogeneizzati di carne e pesce, purè, uova strapazzate, formaggi morbidi e cremosi, budini. Tali alimenti necessitano di una preparazione orale leggermente più impegnativa della categoria precedente, ma non di masticazione.
– Solidi: Sono alimenti quali pasta ben cotta, uova sode, pesce (attentamente pulito dalle lische), verdure cotte non filacciose, frutta, pane, biscotti, ecc., che necessitano di un'accurata, attenta e prolungata preparazione orale, accompagnata poi da una masticazione efficace.
Come detto precedentemente la scelta alimentare dipende dal grado di disfagia, ma le diete più utilizzate per questa categoria di pazienti sono quelle semisolide e semiliquide, in quanto facilitano il processo di masticazione ed abbassano il rischio di soffocamento. In aggiunta a questa modalità di somministrazione del pasto è utile prediligere le piccole quantità di cibo. Inoltre molti pazienti non riescono ad assumere l'acqua e per tale ragione si ricorre all' acqua gelificata, ovvero bevande di consistenza semisolida.
Alimenti da evitare per la disfagia
Come già detto, la scelta alimentari da utilizzare e le loro caratteristiche devono essere personalizzate per ogni paziente, sotto stretto controllo medico.
In linea generale è utile evitare i seguenti alimenti:
Alimenti a doppia consistenza: zuppa di latte, la pastina in brodo, il minestrone con verdure a pezzi
Alimenti filanti: formaggi cotti, mozzarella, gomme da masticare.
Alimenti solidi di difficile gestione in bocca: caramelle, confetti (di qualsiasi formato e consistenza), riso, fette biscottate, legumi interi (piselli, fagioli, fave, lenticchie), carne asciutta.
Alcolici
Pane, Crackers e grissini
Frutta fresca (mirtilli, ribes, melagrane, more, lamponi) e Frutta secca
Gelati con pezzi di nocciole, scaglie di cioccolato, canditi.
La scelta degli alimenti e della quota calorica da somministrare dipendente dal tipo e dal grado di disfagia e dipende principalmente dalla sicurezza del paziente e dal fabbisogno alimentare di quest'ultimo.
I cibi si dividono in:
– Liquidi: Comprendono le bevande: acqua, tè, camomilla, latte, caffè, ecc. Esistono anche i cosiddetti liquidi con scorie (così chiamati perché contengono piccole particelle di consistenza maggiore), tra i quali troviamo succhi di frutta, yogurt "da bere", sciroppi, brodi vegetali. I liquidi generalmente sono i più difficili da deglutire in quanto "sfuggono" distribuendosi nel cavo orale e per questo risultano difficilmente gestibili.
– Semiliquidi: gelati, creme, passati di verdure, frullati e omogeneizzati di frutta. Per questi alimenti è sufficiente una modesta preparazione orale in quanto non necessitano di masticazione.
– Semisolidi: Comprendono passati e frullati densi, omogeneizzati di carne e pesce, purè, uova strapazzate, formaggi morbidi e cremosi, budini. Tali alimenti necessitano di una preparazione orale leggermente più impegnativa della categoria precedente, ma non di masticazione.
– Solidi: Sono alimenti quali pasta ben cotta, uova sode, pesce (attentamente pulito dalle lische), verdure cotte non filacciose, frutta, pane, biscotti, ecc., che necessitano di un'accurata, attenta e prolungata preparazione orale, accompagnata poi da una masticazione efficace.
Come detto precedentemente la scelta alimentare dipende dal grado di disfagia, ma le diete più utilizzate per questa categoria di pazienti sono quelle semisolide e semiliquide, in quanto facilitano il processo di masticazione ed abbassano il rischio di soffocamento. In aggiunta a questa modalità di somministrazione del pasto è utile prediligere le piccole quantità di cibo. Inoltre molti pazienti non riescono ad assumere l'acqua e per tale ragione si ricorre all' acqua gelificata, ovvero bevande di consistenza semisolida.
Alimenti da evitare per la disfagia
Come già detto, la scelta alimentari da utilizzare e le loro caratteristiche devono essere personalizzate per ogni paziente, sotto stretto controllo medico.
In linea generale è utile evitare i seguenti alimenti:
Alimenti a doppia consistenza: zuppa di latte, la pastina in brodo, il minestrone con verdure a pezzi
Alimenti filanti: formaggi cotti, mozzarella, gomme da masticare.
Alimenti solidi di difficile gestione in bocca: caramelle, confetti (di qualsiasi formato e consistenza), riso, fette biscottate, legumi interi (piselli, fagioli, fave, lenticchie), carne asciutta.
Alcolici
Pane, Crackers e grissini
Frutta fresca (mirtilli, ribes, melagrane, more, lamponi) e Frutta secca
Gelati con pezzi di nocciole, scaglie di cioccolato, canditi.