Salute d'asporto
Dieta e calcoli renali
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 10 settembre 2022
L'urolitiasi o semplicemente calcolosi renale, è dovuta alla presenza a livello renale di formazioni solide. I più comuni calcoli renali sono:
Ossalato di calcio 67%
Fosfato di calcio 17%
Acido urico (8%)
Struvite e cistina (4%)
Il processo che porta alla formazione dei calcoli è multifattoriale, possono contribuire squilibri metabolici, fattori genetici, anomalie anatomiche e funzionali, per cui l'alimentazione gioca un ruolo cruciale.
Un basso volume di urina causato da un consumo insufficiente di liquidi o da un'eccessiva perdita di liquidi è uno dei fattori di rischio più cruciali per la formazione di calcoli renali. Per questa ragione la misura nutrizionale più importante per prevenire la recidiva dei calcoli renali, indipendentemente dalla composizione dei calcoli e dai fattori di rischio individuali, è valutare lo stato di idratazione ed avere un'adeguata assunzione di liquidi. L'assunzione di una quantità adeguata di liquidi aumenta la diluizione delle urine, riducendo così la concentrazione di costituenti litogeni e favorendo l'espulsione dei cristalli.
Secondo le linee guida sull'urolitiasi, per la maggior parte dei calcoli si raccomanda un'abbondante assunzione di liquidi per mantenere un volume di urina di almeno 2,0-2,5 L/24 h, quindi praticamente bisognerebbe bere almeno 2L di acqua al giorno, ma questa indicazione dipende dalla composizione corporea individuale. La composizione dell'acqua potabile varia ampiamente tra le diverse regioni geografiche e, per questo motivo, è consigliabile acquistare acque minimamente mineralizzate, ovvero aventi un basso residuo fisso e basse concentrazioni di ioni e sali.
Le bevande sconsigliate sono caffè, tè, bevande gassate e succhi di frutta, in quanto sono ricche di ossalati, mentre il succo di limone o una limonata fatta in casa essere utilizzata. Un altro metodo per fronteggiare l'idratazione e consentire la diuresi è l'utilizzo della cottura in brodo, che sia essa di carne o pesce.
Una dieta ricca di fonti proteiche favorisce la formazione di calcoli renali, infatti le linee guida raccomandano l'assunzione 0,8 - 1,0 g di proteine per kg di peso corporeo normale al giorno. Ciò avviene per più fattori, il carico acido fornito da un elevato apporto proteico abbassa il pH urinario e può aumentare l'eliminazione del calcio urinario e ridurre l'escrezione di citrato, che permette la lisi del materiale cristallino. Inoltre nel momento in cui c'è una predisposizione alla formazione di calcoli di acido urico e/o la presenza di questi ultimi è bene eliminare gli alimenti con un forte quantitativo di purine, da cui deriva l'acido urico: acciughe, sardine, cozze, sgombri, frattaglie, selvaggina, crostacei.
Sono diversi gli alimenti che contengono ossalati, ma quelli più ricchi andrebbero eliminati, come spinaci, cavoli, bietola, barbabietola, patata dolce, prezzemolo, cioccolato, frutta secca.
Ciò causerà una netta diminuzione delle scelte alimentari, con possibili stati carenziali, quindi prima di fare scelte autonome rivolgetevi al vostro medico e al nutrizionista.
Ossalato di calcio 67%
Fosfato di calcio 17%
Acido urico (8%)
Struvite e cistina (4%)
Il processo che porta alla formazione dei calcoli è multifattoriale, possono contribuire squilibri metabolici, fattori genetici, anomalie anatomiche e funzionali, per cui l'alimentazione gioca un ruolo cruciale.
Un basso volume di urina causato da un consumo insufficiente di liquidi o da un'eccessiva perdita di liquidi è uno dei fattori di rischio più cruciali per la formazione di calcoli renali. Per questa ragione la misura nutrizionale più importante per prevenire la recidiva dei calcoli renali, indipendentemente dalla composizione dei calcoli e dai fattori di rischio individuali, è valutare lo stato di idratazione ed avere un'adeguata assunzione di liquidi. L'assunzione di una quantità adeguata di liquidi aumenta la diluizione delle urine, riducendo così la concentrazione di costituenti litogeni e favorendo l'espulsione dei cristalli.
Secondo le linee guida sull'urolitiasi, per la maggior parte dei calcoli si raccomanda un'abbondante assunzione di liquidi per mantenere un volume di urina di almeno 2,0-2,5 L/24 h, quindi praticamente bisognerebbe bere almeno 2L di acqua al giorno, ma questa indicazione dipende dalla composizione corporea individuale. La composizione dell'acqua potabile varia ampiamente tra le diverse regioni geografiche e, per questo motivo, è consigliabile acquistare acque minimamente mineralizzate, ovvero aventi un basso residuo fisso e basse concentrazioni di ioni e sali.
Le bevande sconsigliate sono caffè, tè, bevande gassate e succhi di frutta, in quanto sono ricche di ossalati, mentre il succo di limone o una limonata fatta in casa essere utilizzata. Un altro metodo per fronteggiare l'idratazione e consentire la diuresi è l'utilizzo della cottura in brodo, che sia essa di carne o pesce.
Una dieta ricca di fonti proteiche favorisce la formazione di calcoli renali, infatti le linee guida raccomandano l'assunzione 0,8 - 1,0 g di proteine per kg di peso corporeo normale al giorno. Ciò avviene per più fattori, il carico acido fornito da un elevato apporto proteico abbassa il pH urinario e può aumentare l'eliminazione del calcio urinario e ridurre l'escrezione di citrato, che permette la lisi del materiale cristallino. Inoltre nel momento in cui c'è una predisposizione alla formazione di calcoli di acido urico e/o la presenza di questi ultimi è bene eliminare gli alimenti con un forte quantitativo di purine, da cui deriva l'acido urico: acciughe, sardine, cozze, sgombri, frattaglie, selvaggina, crostacei.
Sono diversi gli alimenti che contengono ossalati, ma quelli più ricchi andrebbero eliminati, come spinaci, cavoli, bietola, barbabietola, patata dolce, prezzemolo, cioccolato, frutta secca.
Ciò causerà una netta diminuzione delle scelte alimentari, con possibili stati carenziali, quindi prima di fare scelte autonome rivolgetevi al vostro medico e al nutrizionista.